Posso chiedere agli esperti tributaristi online
cosa vuol dire, concretamente, inversione dell'onere della prova, di cui parla Di Maio quest'oggi (*)?
Vuole per caso dire che, se un commerciante che dichiara 5mila euro all'anno e si permette un'auto da 100mila euro, una villa da un milione di euro e una fotocamera da 10mila euro rischia solo se non viene colto in flagrante mancata emissione di uno scontrino fiscale?
Ovvero: l'Italia del Cambiamento può scegliere se tenere fisso un addetto della Guardia di Finanza in ogni singolo esercizio commerciale (boom occupazionale!), oppure se legalizzare l'evasione?
(*)
Già, ma perché poi ne parla Di Maio, il Ministro del Lavoro dello Sviluppo Economico?
Le riforme fiscali non dovrebbero essere prerogativa del Ministro dell'Economia e delle Finanze?
E poi, perché ne parla? Visto che
- la campagna elettorale è finita
- esiste un'ampia maggioranza parlamentare
- esiste un Governo
come mai, anziché parlare, non scrivono e fanno comparire nella Gazzetta Ufficiale questi innovativi e salvifici provvedimenti finalizzati a risolvere i problemi del Paese?
Ma poi: di quale Paese?
Ops! Mi sono scappate troppe domande.
Su Twitter ho appreso che, di questi tempi, chi si fa delle domande non merita risposte, bensì solo l'appellativo di rosicone.
Vado a rosicare la cena.
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