Maurizio Sarlo
22 SETTEMBRE 2018
Eppur si muove...nel giorno delle molte critiche (dichiarate e sommesse) apro il Vangelo del Giorno e scopro la “casualità” dell’interazione fra ciò che stiamo promuovendo e ciò che rimarrà eterno nel tempo dei tempi. Ripeto a tutti: ho esperienze e scenari insegnatemi in tempi non sospetti.
Oramai abbiamo già vinto: oramai ci sono “semi” di grande forza in tutta Italia; quella massa critica richiesta sin dal primo salotto solidale,
che ha convinto molti dei “Signori dei Mercati e delle Istituzioni”.
“Signori” bene informati che questo “bailamme del paradigma capitalistico” non ha più alcuna prospettiva di crescita (se non nella schiavitù dei molti e nell’abbodanza di troppi pochi).
Serve un cambio di paradigma sulla visione dello stare in Comunità nel rispetto di ogni singolo e della eticità che serve a dare equilibrio a tutta la Comunità. Servono sagge regole e riforme di alto valore creativo. Noi, umilissimi “buoni semi”, lo abbiamo diffuso con credo e serietà. Anche coniando dal nuovo una frase compiuta: “eticrazia”: ovvero un piano ove la maggioranza di una Comunità sappia individuare suoi simili, saggi e creativi, da far sedere attorno ad un tavolo per un programma etico della POLIS. Eticrazia: dalle parole etica (quella dei più grandi pensatori della filosofia e della Storia) e “crazia” (ovvero: potere. Il potere dell’erica e non del furbo che parla alla pancia per realizzare i suoi soli istinti egoistici assoluti).
Dalle ore 11 dell’11/11/“11” si apre un “portale” di straordinario salto quantico.
Gli stolti si immagineranno chissà quale profezia! I saggi sapranno far tesoro delle tante parabole consegnateci da altri Esseri Umani come noi, ma sicuramente superiori nel credo della trascendenza: una energia superiore che molti, come me, amano denominare mediante le parabole promosse da Cristo Gesù! Gli Esseri Umani sono destinati a evolvere. Rimanendo materia saranno soppiantati da tanti Robot e pochi Idioti ai vertici!
A tal proposito, risuona proprio bene il Vangelo di oggi. Leggerlo ogni giorno non costa nulla, ma riempie di energia vitale.
“Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 8,4-15.”
In quel tempo, poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola:
«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono.
Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità.
Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono.
Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».
I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola.
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perchè vedendo non vedano e udendo non intendano.
Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio.
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati.
Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno.
Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione.
Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza».
Traduzione liturgica della Bibbia
Vedi l'allegato 488359