Il capo economista di Morgan Stanley, Charles White, ha scritto ieri che i nuovi occupati in ambito non agricolo dovrebbero superare di poco quota 600.000, più o meno il livello di maggio. Le persone dovrebbero tornare in massa a lavorare in settembre, mese della (probabile) riapertura delle scuole e della fine dei super sussidi statali alla disoccupazione che in questi mesi hanno tenuto a casa molti cittadini in età da lavoro. E’ possibile che il dato di giugno, ma anche quello di agosto, non abbiano effetti sui mercati, in quanto la Federal Reserve dovrebbe aver già deciso le prossime mosse, indipendentemente da quella che sarà l’evoluzione dell’occupazione. L’annuncio della fine della stagione dell’emergenza, coincidente con la rimodulazione degli acquisti di obbligazioni, dovrebbe arrivare alla fine di agosto, nel corso del convegno di Jackson Hole. Per le borse, tutto ciò potrebbe voler dire altre 8 settimane di tassi (artificiosamente) bassi e condizioni ideali per le azioni. A questo proposito, è da segnalare il trentacinquesimo record del 2021 dell’S&P500, ieri in rialzo dello 0,5%. La pandemia è ovviamente un elemento in grado di perturbare questo scenario, ma le rassicurazioni sull’efficacia del vaccino di Johnson&Johnson anche contro le varianti più contagiose del virus, dovrebbero contribuire a stemperare eventuali preoccupazioni. L’annuncio della casa farmaceutica sulla risultanze di una ricerca condotta su persone alle quali era stato somministrato il suo vaccino monodose, è di stanotte.