Disoccupato denuncia lo Stato - Cronaca - il Mattino di Padova
la lettera
Disoccupato denuncia lo Stato
Ravazzolo: «Comportamenti vessatori e istigazione al suicidio»
Una lettera disperata, una denuncia nero su bianco ai carabinieri di Ponte San Nicolò contro «tutte le istituzioni politiche, pubbliche e private, aventi funzioni pubbliche, locali e nazionali, nelle persone dei loro dirigenti e funzionari con poteri strategico decisionali» per “comportamenti vessatori, incostituzionali e istigazione al suicidio”. A scrivere è Loris Ravazzolo, 60 anni, padovano e disoccupato dopo 40 anni di lavoro.
«Solo la ragione, fino ad oggi, ha contenuto la disperazione di vedermi incapace a reperire quel lavoro che mi consenta un reddito sufficiente a rendermi una vita dignitosa e a essere presente e puntuale nell’onorare i miei impegni sociali; oppresso da una burocrazia arrogante, ossessiva, ignorante e una ingiusta ed insostenibile tassazione, il tutto fuori dai dettami della nostra Costituzione», accusa l’uomo, che dalla vita si aspettava un futuro di serenità e che invece si ritrova a trascorrere «interminabili, lunghe e travagliate notti insonni».
Una denuncia che si conclude con parole durissime. Se nessuno interverrà «è possibile possa accadere che altri sorrisi vengano a spegnersi, ma non sarà l’ennesimo suicidio, ma un vero e proprio omicidio di Stato».
«Una lettera che ha poco di istituzionale, ma molto di umano. Leggendola si percepisce la frustrazione quotidiana di questi lavoratori, incapaci di sopravvivere nella quotidianità, chiamati a proteggersi da quello Stato che dovrebbe essere schierato in prima linea per difenderli», dice Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti.
(a.f.)