Obbligazioni indicizzate inflazione Carcabar: Btp, Etf, Bond, commenti liberi sugli investimenti (1 Viewer)

Magician

Forumer attivo
Aloha, come al solito quando manco io si accende la feste.

La liquidità è li che scalpita, ma non potendo seguire non intendo impiegarla.
Tra le varie cose l'unica che fa male è unicredit azione, il resto o per entità o per durata non mi preoccupa (anzi, meglio avere scelta per la liquidità).

L'unico veramente colpito male è la ''legione perduta'' all in sul 2042 greco, che tuttavia voglio portare a marzo ormai, dimenticandomene.

Secondo me vista l'artificialità della cosa, se con la pistola alla testa fossi obbligato a pescare qualcosa direi petrolio duro e puro, long e in leva.

In tutto questo direi che avere un 5\10% di oro fisico non sarebbe male.



...seguendo la tua analisi della pistola alla testa direi anche per trading lento platino e gas (magari in leva 2)
 

luzzogno

Forumer storico
Ciao Luzzo

Forse i mali non vengono per nuocere.

Potrebbe essere il via libera per il qe europeo.

Certo però che il crude oil a picco (-20%) e il recupero del Gold non sono bei presagi.

Tengo d'occhio i btp lunghi per entrare a piccole dosi.
Buon dì e un :ciao::ciao:belli,bekki&brutti
ciauuuu grande(TeomondoScrofolo)sappi che li pagheresti cari:rolleyes:ad ogni modo stamattina ho avuto culo:eeh: prendere PSA33 A 99,5.Ero indeciso se incrementare il porto 37 e ho deciso x la 33:D.Lunedì altro bel cedolone del porto 4,95.Nel 2013 ho preso la decisione di non prendere +in considerazione qualsiasi etf e valuta straniera li ho letteralmente tolti dalla lista decisione saggissima x la mia pesona.


M5S:up:
 

luzzogno

Forumer storico
Il mercato è andato a verificare le carte in mano alla Banca centrale europea, la cosiddetta put Draghi, e ha scoperto il bluff. Non è solo della Bce la colpa delle forti vendite che hanno interessato i mercati europei nelle ultime sedute ma sapere che il governatore dell’Istituto centrale ha le mani legate dalla Germania è un bel passo indietro rispetto alla famosa promessa di essere pronti a fare qualsiasi cosa si renda necessaria.

Uno stallo forzato che coinvolge attualmente anche le relazioni tra Germania da una parte, Francia e Italia dall’altra e che, secondo Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets, non si risolverà nel breve termine. “Ovviamente la Grecia è una preoccupazione per molti investitori – spiega lo strategist - con l’incertezza creata dalla volontà di uscire anticipatamente dalla tutela della troika che sta innervosendo un po’ tutti e ha spinto al rialzo il rendimento dei titoli di Stato del Paese. Anche i bond di Italia e Spagna sono finiti sotto pressione. Se devo essere sincero i livelli a cui quotavano questi asset erano irrealistici, troppo bassi e credo che ora riflettano la condizione di questi Paesi semplicemente perché c’è tanta incertezza sugli ulteriori passi che la Bce potrebbe intraprendere per far ripartire l’Eurozona”.

In altri termini stiamo vedendo una fotografia dei tre Paesi senza la coperta della put Draghi. La Bce potrebbe essere spinta a intervenire in maniera straordinaria da questa nuova tempesta? “Se la Banca centrale europea fosse libera di agire – spiega Hewson – lo avrebbe già fatto ma sfortunatamente le mani del governatore Draghi sono legate dalle posizioni della Germania”. Non è solo la Germania a essere rigida: “Matteo Renzi ha avviato alcune riforme ma è veramente difficile capire se potranno accontentare la Germania mentre la Francia a mostrato di non essere disposta a compromessi sul suo budget. Anche qui le posizioni rimangono distanti e il problema non mi sembra facilmente risolvibile nel breve termine”.

Un ulteriore elemento di incertezza sui mercati è l’attesa per i risultati dell’Asset quality review. Non a caso il comparto bancario è stato uno dei più venduti e c’è chi ha visto in questo una possibilità di acquisto. Fortemente sconsigliata da Hewson: “Acquistare banche ora significherebbe prendersi un rischio molto alto. Finché non avremo i risultati dell’Aqr e non capiremo quali passi dovranno fare le banche bocciate per raccogliere nuovi capitali e ristrutturarsi eviterei di avvicinarmi al settore”.
 

luzzogno

Forumer storico
Buon dì e un grossissimo :ciao::ciao:belli,bekki&brutti
Movers/EuroMot



+trattati
t. fisso
+trattati
t. var.
migliori peggiori
Descrizione var% prezzo ora GGB FB25 SC EUR
-4,16 60,37 10.13 GGB FB32 SC EUR
-4,07 50,01 9.40. GGB FB33 SC EUR
-3,63 50,50 10.10 GGB FB31 SC EUR
-3,38 51,50 10.07 GGB FB38 SC EUR
-2,94 50,85 10.05 GGB FB26 SC EUR
-2,72 59,00 10.11 GGB FB34 SC EUR
-2,45 50,98 10.11 GGB FB24 SC EUR
-2,22 65,50 10.13 REGNO BELGIO TF 5% M
-1,97 147,91 9.02. GGB FB42 SC EUR
-1,92 51,00 10.10 REGNO OLANDA TF 2.5%
-1,91 114,92 10.00 OAT OCT32 EUR 5,75
-1,77 157,57 9.00. REGNO BELGIO TF 4% M
-1,65 130,21 9.05.
M5S
 
Ultima modifica:

luzzogno

Forumer storico
[FONT=&quot]MILANO (MF-DJ)--Lo spread a 10 anni tra Btp e Bund si attesta a 174,12 pb, dopo il sell-off di ieri sul debito periferico, ma nel breve è attesa una fase di consolidamento. [/FONT]
[FONT=&quot]I fixed-income strategist di Unicredit, spiegano che il differenziale dovrebbe tenersi sui livelli attuali, quelli di agosto, "dopo il sell-off sulla periferia degli ultimi due giorni. Il movimento - spiegano - è stato molto violento e non basato su un deterioramento dei fondamentali macro". Gli esperti sottolineano anche che "ci sono ancora le condizioni per un restringimento degli spread". Il rendimento dei Btp decennali è al 2,58% e quello dei Bund allo 0,83%. [/FONT]
[FONT=&quot]In giornata "il Tesoro annuncerá la cedola minima del nuovo Btp Italia a ottobre 2020 che collocherá la prossima settimana", ricordano ancora da Unicredit. "Il livello del rendimento reale del Btp Italia ad aprile 2020 rappresenta il punto di riferimento per il nuovo bond, ma il recente allargamento potrebbe non essere riflesso a pieno nel Btp Italia a ottobre 2020". [/FONT]
[FONT=&quot]In giornata non verranno diffusi dati macro rilevanti nell'Eurozona, mentre negli Usa sono attesi l'avvio di cantieri e i permessi per costruzioni di settembre e la fiducia dei consumatori di ottobre. Il focus sarà però sui discorsi dei diversi esponenti delle Banche centrali globali. Alle 11h00 parlerà Jens Weidmann, mentre nel primo pomeriggio il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, terrá un discorso sulle disuguaglianze dell'economia. [/FONT]
[FONT=&quot]I mercati piú che altro, sottolineano gli economisti di Societe Generale, cercheranno conforto nelle parole del numero uno della Fed dopo il tracollo dei mercati di questa settimana. Yellen infatti continua a mostrarsi fiduciosa sulla ripresa degli Stati Uniti, nonostante il rallentamento della crescita mondiale e la volatilitá sui listini. [/FONT]
[FONT=&quot]Nell'attesa i Treasury a 10 anni pagano il 2,13%. Quanto al resto della periferia dell'Eurozona, i bond ellenici rendono il 9%, quelli spagnoli il 2,22% e quelli portoghesi il 3,51%. [/FONT]
[FONT=&quot]Infine è da notare che oggi Moody's aggiornerá la valutazione sul rating della Spagna. Gli strategist di Rabobank, ricordano che attualmente il merito di credito assegnato è a Baa2 con outlook positivo. [/FONT]
[FONT=&quot]Secondo gli esperti, l'agenzia dovrebbe mantenere il giudizio invariato per ora, "nonostante l'outlook relativamente forte rispetto al resto dell'Eurozona". Nello specifico, "ci sono ancora diverse incertezze all'orizzonte, inclusa la Catalogna e il risultato della valutazione della Bce sulle banche iberiche". Nell'aggiornamento di Moody's giocheranno un ruolo anche il recente allargamento degli spread associato con il generale sell-off sui mercati, concludono da Rabo. [/FONT]
[FONT=&quot]eli [/FONT]
[FONT=&quot][email protected] [/FONT]
[FONT=&quot] [/FONT]
[FONT=&quot](END) Dow Jones Newswires[/FONT]
[FONT=&quot]October 17, 2014 03:48 ET (07:48 GMT)[/FONT]
[FONT=&quot]* Binck non è responsabile delle informazioni fornite da terzi.
[/FONT]
[FONT=&quot]M5S:up:
[/FONT]
 

Hank

Contengo Solfiti
Aloha, come al solito quando manco io si accende la feste.

Secondo me vista l'artificialità della cosa, se con la pistola alla testa fossi obbligato a pescare qualcosa direi petrolio duro e puro, long e in leva.
.

Al crude oil ho pensato anch'io.

Secondo me però il prezzo non è sceso solo per il "ridimensionamento della crescita mondiale".
I pezzi da 90 potrebbero speculare in chiave anti-Putin.

Fino a quando?
fino a dove?
 

Setteteo

Mind the Global Cucumber
Anche secondo me, i produttori che ''pare'' siano sotto il prezzo desiderato (o necessario?) iniziano ad essere tanti.

Ovviamente certezza sul prezzo di break even è impossibile averne, senza essere superesperti del settore (che immagino siano vincolati da accordi di non speculazione blablablabla).

Una teoria potrebbe essere fatto tot percento di portafoglio, taglio in 3 la parte desiderata, ingressi a 80, 65, 40 (tanto per dare due numeri).
Ai tempi con l'oro feci così e limitai le perdite.

Alternativa: taglio in 2, prima a 80, e (qui è difficile) la seconda parte fa trading sui ribassi, entrando e uscendo. Così l'ho fatto in venezuela e ho limitato il rischio portando a casa dei trade che facevano uscire le minus che servivano a non pagare altro.

Ovvio, di qui o di la, se schiantasse malissimo l'investimento va storto e fine della storia

@luzzo psa sotto 100... finalmente! peccato essermela persa. Interessante anche la grecia 2019 secondo me, ha dentro di se tanto rateo

@luzzo bis: minerario... conosco pochissimo il settore e il materiale e la ditta, quindi servirebbe un po' di studio per dire qualcosa di sensato
 

il carcarlo

only etf
Al crude oil ho pensato anch'io.

Secondo me però il prezzo non è sceso solo per il "ridimensionamento della crescita mondiale".
I pezzi da 90 potrebbero speculare in chiave anti-Putin.

Fino a quando?
fino a dove?

stai distante dal crudo....su focus economia stavano ipotizzando un tracollo fino a 60 usd....

ufficialmente gli usa sono quasi autosufficienti di petrolio buono per fare distillato...

l' arabia saudita ufficialmente vuole abbassare il prezzo del crudo affinche' sia controproducente per gli USA estrarlo, ma ipoteticamente vi e' una guerra economica con la russia di putin, la quale avrebbe dei problemi economici gravissimi se perdurasse per molto tempo il prezzo sotto 80 USD ,colpendo dal di dentro lo stesso putin.....:rolleyes:

per me sono cose molto piu' grandi di noi, e quindi giro alla larga....

poi ad ognuno il suo....:ciao:
 

luzzogno

Forumer storico
stai distante dal crudo....su focus economia stavano ipotizzando un tracollo fino a 60 usd....

ufficialmente gli usa sono quasi autosufficienti di petrolio buono per fare distillato...

l' arabia saudita ufficialmente vuole abbassare il prezzo del crudo affinche' sia controproducente per gli USA estrarlo, ma ipoteticamente vi e' una guerra economica con la russia di putin, la quale avrebbe dei problemi economici gravissimi se perdurasse per molto tempo il prezzo sotto 80 USD ,colpendo dal di dentro lo stesso putin.....:rolleyes:

per me sono cose molto piu' grandi di noi, e quindi giro alla larga....

poi ad ognuno il suo....:ciao:
Buon giorno e un :ciao::ciao:belli,bekkibrutti
eccome se giro alla larga:D:D:D

[FONT=&quot]Incredibile ma vero, il Venezuela importa petrolio. E il default si avvicina[/FONT]
Il Venezuela per la prima volta nella storia sta importando petrolio. Un evento che sembra incredibile, visto che il Paese latinoamericano – storico e agguerrito membro dell'Opec – racchiude nel suo sottosuolo le riserve più ricche del mondo: ben 298,3 miliardi di barili di greggio secondo i dati dati Bp, contro i 265,9 miliardi dell'Arabia Saudita e i 174,3 del Canada (nonostante il clamore sullo shale oil, gli Usa ne hanno appena 44,2 miliardi). Eppure non si tratta di una bufala, ma di una vera notizia, che la dice lunga sulle difficoltà dell'industria petrolifera venezuelana e mette un ulteriore chiodo sul feretro della sua agonizzante economia.
I destini di Caracas sono del resto strettamente legati a quelli del petrolio, che rappresenta il 96% delle sue esportazioni, anche se rende la metà di quanto potrebbe: su 2,7 milioni di barili estratti, solo la metà fruttano qualcosa, perché il resto è regalato a Cuba e altri Paesi amici, inviato in Cina per ripagarla di finanziamenti di miliardi di dollari oppure autoconsumato.
Il default è ormai solo questione di tempo per il Venezuela, che ha un debito sovrano di 35,4 miliardi di $ più altri 32 miliardi in capo alla compagnia petrolifera statale Pdvsa. Il rendimento dei titoli di Stato è già salito oltre il 18%, peggio dell'Ucraina o dell'Argentina, che ha appena fatto default.
Il crollo delle quotazioni del barile – oltre il 20% in tre mesi – sta danneggiando molti produttori di petrolio: anche la Russia vacilla e secondo Deutsche Bank la Nigeria rischia di svuotare le casse dello Stato in meno di un anno se il barile non si riprenderà. Ma nessuno è in pericolo quanto il Venezuela, che già stava soffrendo in mille modi: gli scaffali dei negozi sono vuoti, l'inflazione al 63% è la più alta del mondo, le riserve di valuta pregiata si sono ridotte a meno di 20 miliardi di dollari.
Il presidente Nicolas Maduro, entrato in carica 18 mesi fa alla morte del carismatico Hugo Chavez, per arginare i danni ha già fatto in modo, manovrando la disponibilità di dollari, di ridurre di un terzo le importazioni venezuelane e non ha molte altre leve con cui operare, se non vuole scatenare una rivolta popolare.
Adesso, oltre ai carburanti che non riesce a produrre in quantità sufficienti, Caracas acquista all'estero anche petrolio. Il primo carico, che potrebbe inaugurare una lunga serie di rifornimenti, è salpato in questi giorni dall'Algeria: Saharan Blend, greggio di qualità leggerissima, che secondo documenti filtrati alla Reuters servirà a Pdvsa per diluire il petrolio superpesante della faglia dell'Orinoco per renderlo più facilmente commerciabile. Finora Caracas si serviva di nafta (anch'essa importata), ma il suo prezzo è salito molto e a quanto pare il Saharan Blend le costerà meno, anche se arriva da molto lontano.
twitter.com/SissiBellomo

M5S:up:
 

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