SINIBALDO
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Continuiamo nell'incredibile storia del nostro "San Silvio" da Arcore.
SOCIETA' EXTRA BILANCIO DEL GRUPPO FININVEST UBICATE IN PARADISI FINANZIARI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La FININVEST S.p.A., perlomeno a partire dal 1990 in poi, ha sempre omesso di dichiarare nel bilancio di esercizio, come invece avrebbe dovuto in base alle norme civilistiche, l'esistenza di molte società e conti bancari OFF-SHORE.
Tra queste rientra la nota "tesoreria riservata" facente capo alla società ALL IBERIAN (e poi alla CATWELL, successivamente denominata GERMAN Dev. Ltd.), utilizzata per realizzare operazioni "riservate ed illecite".
Società coinvolte:
- ALL IBERIAN LTD.
- MARCHE
- CRESENT
- ANTARES INV. LTD.
- NEW MANHATTAN
- STANHOPE
- THYME TRADING LTD.
Il capitale sociale di queste prime sette società - costituite contemporaneamente nel 1989 su richiesta dei funzionari FININVEST Vanoni e Camaggi alla CMM di Londra, società di gestione di imprese off-shore di proprietà dello studio londinese CARNELUTTI-MILLS - apparteneva interamente (al 100%) alla FININVEST (versamento di 270.000 $ del 26.2.90 dal conto FERRIDO, poi suddiviso in base ai relativi capitali sociali e girato sui conti SBS di Lugano delle varie società).
La FININVEST S.p.A., quindi, avendo il diritto di voto (possesso delle azioni al portatore) e la gestione diretta, avrebbe dovuto inserire (consolidare) tali società in bilancio.
Il Conto FERRIDO nr.224373 presso il credito Svizzero di Chiasso è stato aperto in data 15.04.1987 da Giuseppe SCABINI, "responsabile della cassa centrale" della FININVEST S.p.A. dal 1979.
Si tratta pertanto di un conto non registrato dalla FININVEST (come per i conti POLIFEMO ed AMPIO).
Nel costituire le predette società VANONI chiese la "massima segretezza" allo studio MILLS, che infatti raggruppò i certificati azionari di tali società, che complessivamente erano almeno trenta, sotto la dizione Fininvest Group B - very discreet.
Tutte le operazioni riguardanti dette società venivano autorizzate con visto apposto dai funzionari di vertice della FININVEST S.p.A. (Alfredo MESSINA, all'epoca Direttore Generale, Raffaele ZENONI, dirigente della Direzione Finanziaria, e Giorgio VANONI, responsabile del Settore Estero).
I riscontri documentali e le testimonianze acquisite hanno dimostrato che la FININVEST S.p.A., tramite i suoi dirigenti di vertice, ha sempre esercitato un controllo operativo diretto sulle società ALL IBERIAN, CATWELL e sulle altre del Gruppo B.
Anche Silvio Berlusconi, Presidente della FININVEST S.p.A. e dominus del Gruppo, ha trattato nel 1993 con la Arthur Andersen le problematiche relative alla certificazione del bilancio 1992; è stato titolare del mandato 500 con il quale ha alimentato il conto SBS della ALL IBERIAN conferendo procura a SCABINI; ha trattato direttamente con MALGARA il finanziamento Norbury.
Altre società del Gruppo B:
- CATWELL (poi denominata GERMAN DEV. LTD.)
- MARBLE
- CEDAR VALE
- NORBURY
- SOLIDAL
- PRINCIPAL FINANCE LTD.
- BRIDGESTONE
- ELECTRO APPLIANCES
- HORIZON
- PROMAR (B.V.I.)
- QUEENSTOWN (B.V.I.)
- CENTURY ONE ENTARTAINEMENT
- UNIVERSAL ONE LTD.
- HUNTER LTD.
- HENWOOD
- NANTOC
- SOPAC
- TAURUS
- NATOMA
- VISMAR DEVELOPMENT
- BLANTYRE
- TIMOR
- ACCENT
- SILVERVALLEY
- NORD
- SOUTH
- EAST
- OVEST
- ARNER
- NODIT
- GOLD COMPANY LTD.
- AMT LTD.
- LAINDEN
- SEVILLE
- PNW
- S.I.I.L. LTD.
- PRINCIPAL TELEVISION LTD
- LIBRA COMMUNICATION
Le società Off Shore della FININVEST (Gruppo B) sono in realtà delle scatole vuote (prive di personale e spesso anche dalla sede inesistente) gestite direttamente dai dirigenti nazionali del G.F. tramite studi legali esteri di consulenza (inglesi, lussemburghesi, svizzeri, ecc.).
La reale funzione di tali società consiste nella creazione dei "fondi neri" mediante operazioni estero-vestite oppure infra-gruppo che sono in tutto o in parte inesistenti (sovrafatturazioni di diritti televisivi, retrocessione in nero di finanziamenti alle società nazionali del Gruppo, ecc.).
La creazione di questi fondi, oltre a rendere falsi ed inattendibili i bilanci delle singole società nazionali del Gruppo che operano come controparte (con conseguenti riflessi anche di evasione fiscale) e quindi anche i bilanci consolidati del G.F., consente di gestire una massa enorme di denaro (si tratta di centinaia di miliardi di lire) per finalità illecite e non dichiarabili, quali il finanziamento all'ex P.S.I. e la "disinvolta" gestione dei fondi del conto Mercier intestato a Cesare Previti.
Un altro significativo impiego dei "fondi neri" consiste nel finanziare occultamente la scalata di importanti società nazionali o estere. Nel settore televisivo si aggirano in questo modo le normative dei vari Paesi, alquanto restrittive, sulle quote azionarie, come è emerso per le vicende Telepiù e Telecinco.
E', comunque, assai significativo che la nota società di revisione contabile "Arthur Andersen", incaricata dalla Fininvest di certificare il bilancio di esercizio e quello consolidato del Gruppo relativi al 31.12.1992, abbia dichiarato in un documento scritto (memorandum) che tali bilanci non erano certificabili, a causa di rapporti non chiari intercorsi con le società estere del Gruppo e in particolare con quelle "Off Shore".
Tale problematica si poneva, in particolare con riferimento ai singoli bilanci di esercizio della "Fininvest Spa" e della "Silvio Berlusconi Finanziaria s.a." (società copogruppo, rispettivamente, a livello nazionale ed estero), in quanto nel bilancio consolidato le transazioni infragruppo si elidono.
Le principali metodologie seguite dalle società Off Shore del G.F. per la creazione di fondi neri e/o l'occultamento di utili sono:
- iscrizione di costi non documentati o gonfiati, tra cui i diritti televisivi
- valori di iscrizione in bilancio non congrui
- copertura di perdite mediante sovrastima di poste di bilancio
- omessa fatturazione (totale o parziale) di ricavi
- retrodatazione di operazioni finanziarie per attenuare le perdite sui cambi
- pagamento di consulenze fittizie (sistema molto usato dalla Principal Finance e dalla SIIL)
E' evidente che i fondi neri una volta creati vanno opportunamente occultati in depositi bancari inaccessibili.
Infatti le società estere del GRUPPO FININVEST, in particolare quelle extra bilancio, hanno acceso uno o più depositi bancari "riservati", localizzati nei paradisi fiscali ove ha sede la società, o, meglio, presso lo studio di consulenza estero che segue le vicende societarie.
E' chiaro che tutte le disponibilità delle società Off Shore sono fuori bilancio e quindi occultate nel bilancio FININVEST.
Depositi bancari Off Shore:
- PENNINE
- FORESTI
- BRADFORD
- SOPHIA (finanziamento occulto a Telepiù per 50 MLD di lire)
Trattasi di conti riservati della "All Iberian" con movimenti complessivi accertati per circa 200 MLD di lire.
I conti PENNINE, FORESTI, e BRADFORD sono stati finanziati per quasi 140 miliardi di lire dalla ALL IBERIAN (sorta di "ufficio affari riservati" del Gruppo), la quale a sua volta era finanziata direttamente dalla SILVIO BERLUSCONI FINANZIARIA S.A..
In sostanza, la FININVEST finanziava ALL IBERIAN per finanziare operazioni occulte, decise, gestite e finanziate dai principali esponenti della FININVEST Spa.
ALTRI CONTI:
- ALL IBERIAN (c/o SBS di Lugano)
- BERTA
- LIVOLSI
- CEFALIELLO
- FERRIDO (nr.224373 c/o Credito Svizzero di Chiasso della All Iberian)
- POLIFEMO (della All Iberian c/o SBS di Lugano)
- AMPIO (c/o SBS di Lugano, aperto nel 1991 da Giuseppe Scabini e gestito da Livio Gironi. Conto di transito delle somme ricevute dalla All Iberian e dalla Fininvest)
- MERCIER (della All Iberian c/o Darier Hentsch di Ginevra, gestito da Cesare Previti)
- CONSTELLATION FINANCIARE (c/o SBS di Chiasso, utilizzato per il finanziamento illecito all'ex P.S.I.)
- NORTHEN HOLDING (c/o Clariden Bank di Ginevra, utilizzato per il finanziamento illecito all'ex P.S.I.)
Questi ultimi due conti sono stati alimentati, nel 1991, dalla All Iberian per complessivi 20 MLD di lire, girati poi a Giorgio Tradati, amico personale dell'On. Craxi.
La rimessa di 10 MLD sul conto NORTHEN HOLDING fu diposta da Livio GIRONI e Giorgio VANONI che, all'epoca, erano rispettivamente Direttore Generale e responsabile del Settore Estero della FININVEST Spa.
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Repubblica del 20-12-2000
Pagina 28
Berlusconi innocente a meta' - Prescrizione, non assoluzione per i fondi All Iberian - Miliardi a Craxi, la Cassazione respinge la richiesta degli avvocati di Forza Italia
di PIER FRANCESCO FEDRIZZI
MILANO - Manca, o meglio, e' incompleta la prova di innocenza di Silvio Berlusconi, accusato dal pool di Mani pulite di aver gestito, attraverso la societa' off shore All Iberian, i miliardi in nero destinati dalla Fininvest al Psi di Bettino Craxi.
La Corte di cassazione motiva cosi' la decisione del 22 novembre scorso di respingere il ricorso dei legali del leader di Forza Italia, processato per illecito finanziamento ai partiti, che chiedevano l'assoluzione.
La stessa richiesta era stata presentata dagli altri coimputati - i manager Fininvest Giancarlo Foscale e Giorgio Vanoni, e lo spagnolo Miguel Vallada - i quali richiamavano l'articolo 530 del codice di procedura penale (secondo comma), che riconosce l'assoluzione anche "quando manca, e' insufficiente o e' contraddittoria la prova che il fatto sussiste".
L'Alta corte non ritiene di concedere l'assoluzione, in quanto Berlusconi e il gruppo lamentavano la mancata audizione di Tarak Ben Ammar, produttore televisivo di origine palestinese.
Un personaggio controverso Ammar, al quale erano stati accreditati legami con l'Olp , che avrebbe potuto chiarire - sempre secondo le difese - la reale destinazione della somma versata e giustificata dalla Fininvest quale provvigione per un contratto da 100 miliardi. Il produttore arabo, in realta', era stato invitato a deporre per ben due volte dal tribunale ma aveva sempre rifiutato il confronto con la giustizia italiana.
"Esplicitamente - osserva la Cassazione, rispondendo ai difensori di Berlusconi - viene quindi riconosciuto che la prova della innocenza era incompleta ed erano necessari ulteriori attivita' istruttorie".
Se quindi Berlusconi non puo' dirsi innocente, al leader di Forza Italia viene riconfermata dalla Cassazione la prescrizione del reato di finanziamento illecito. Un reato per il quale il codice fissa in sette anni e mezzo il limite temporale per arrivare alla sentenza definitiva.
Il fiume di miliardi (22 secondo la procura) sarebbe passato, attraverso la cassaforte estera All Iberian, dalle casse della Fininvest al Psi tra il gennaio 1991 e il novembre 1992.
E puntale, nonostante la condanna in primo grado per Berlusconi e Craxi, la scure della prescrizione si e' abbattuta nell'ottobre dello scorso anno, con la sentenza della Corte di appello.
La vicenda giudiziaria legata al primo filone di indagine su All Iberian si chiude con un'apparente doppia lettura: pur non essendoci la prova della colpa e non potendo parlare di colpevolezza, perche' reato e' prescritto e quindi non piu' sottoponibile ad attivita' di indagine da parte della magistratura, manca allo stesso tempo l'evidenza dell'innocenza in grado di prevalere sulla prescrizione.
Infatti, la legge consente di dichiarare prescritto un reato (allontanando definitivamente l'accesso alla prova della colpevolezza) solo quando non emergano in modo incontrovertibile ("senza necessita' di ulteriori accertamenti") l'estraneita' dell'imputato ai fatti contestati. E questo non e' il caso di Berlusconi e dei manager Fininvest.
Il processo All Iberian ha segnato il definitivo punto di rottura tra la procura e la Fininvest, esponendo i magistrati milanesi alle accuse di Berlusconi di condurre una battaglia politica dentro le aule del tribunale a favore della sinistra.
All Iberian e' stato un processo tormentato e nei venti mesi di udienze del processo di primo grado, dal 21 novembre 1996 al 13 luglio 1998, non sono mancati clamorosi colpi di scena. Ad incominciare dall'audizione in aula di Giorgio Tradati.
Quest'ultimo, amico di infanzia di Craxi, gelo' l'aula quando, rispondendo alle domande del pm, ammise il passaggio dei miliardi dalla cassaforte occulta All Iberian al conto Northern Holding, ritenuto nella disponibilita' dell'ex segretario socialista Craxi.
Non solo. Il pool di Mani pulite affino' proprio nell'inchiesta sul finanziamento illecito e sui conti esteri della Fininvest la tecnica delle rogatorie internazionali.
Rincorrendo il fiume delle tangenti, la procura milanese impose all'attenzione generale il fenomeno delle provviste occulte, accomulate nei paradisi fiscali, gelosi custodi dei loro segreti bancari.
Disponibilita' immense di denaro contante utilizzate a fini illeciti. E non solo dalla grande criminalita' organizzata. All Iberian ha anche vissuto la beffa del vizio formale che e' costato la spaccatura in due del processo:
con l'accusa del falso in bilancio, sempre legata alle provviste della societa' off shore, che ha dovuto ricominciare dall'udienza preliminare. E quel processo e' ancora in corso.
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Stampa del 20-12-2000
Assolto, ma solo per prescrizione - La Cassazione sul processo All Iberian
MILANO
Silvio Berlusconi non puo' essere dichiarato <<innocente>> nel processo per l'illecito finanziamento del Psi da parte della societa' All Iberian. Rimane cosi' assolto, ma solo per prescrizione del reato. E' quanto ha stabilito ieri la Cassazione respingendo il ricorso presentato dai legali del Cavaliere e di altri due manager Fininvest, Giorgio Vanoni e Giancarlo Foscale.
Con un complesso ragionamento i giudici della Cassazione spiegano perche', una volta stabilita l'estinzione del reato per il troppo tempo trascorso, non si possa arrivare ad un <<proscioglimento nel merito>>. Cio' sarebbe possibile solo se dagli atti processuali emergesse <<positivamente>> e senza necessita' di ulteriori approfondimenti l'estraneita' degli imputati ai fatti contestati. Nel caso di Berlusconi cosi' non e' poiche' la stessa difesa aveva chiesto di sentire un teste per chiarire la posizione degli accusati.
<<Esplicitamente - scrive la Cassazione - viene riconosciuto che la prova dell'innocenza era incompleta>>. Manca quindi il presupposto essenziale per cambiare la <<prescrizione>> in <<assoluzione piena>>: che l'<<insussistenza del fatto>> sia incontrovertibile in modo che il giudice possa limitarsi <<ad una constatazione piu' che ad un apprezzamento>>.
La sentenza d'appello che aveva prescritto la posizione di Berlusconi data all'ottobre del ‘99 quando i giudici di Milano non poterono far altro che prendere atto del troppo tempo trascorso dall'autunno del ‘92. Quando, secondo l'accusa, tramite la societa' All Iberian arrivo' a Bettino Craxi l'ultima parte di venti miliardi che la Fininvest gli avrebbe illecitamente versato.
In primo grado Berlusconi era stato invece condannato a due anni e quattro mesi (quattro anni la pena per Craxi) al termine di un processo gia' destinato a finire in niente. Infatti l'accusa di illecito finanziamento ai partiti (che ha un tempo di prescrizione piuttosto limitato) era infatti tenuta insieme, nello stesso processo, da quella ben piu' grave di falso in bilancio:
All Iberian era infatti, secondo la procura milanese, uno dei paraventi che coprivano i cosiddetti <<fondi neri>> della Fininvest. Ma un intoppo giuridico - la scoperta cioe' che alla Fininvest stessa non era stata data la possibilita' di costituirsi parte civile nel processo contro Silvio Berlusconi - aveva fatto saltare il primo processo.
Diviso cosi' in due tronconi: l'illecito finanziamento, finito con la sicura prescrizione, e quello di falso in bilancio ricominciato daccapo e ancora in discussione L'estinzione del reato non poteva accontentare ne' la procura ne', tantomeno, Silvio Berlusconi.
Che, dichiaratosi sempre innocente, all'epoca della prima sentenza di condanna (luglio ‘98) aveva parlato di <<disegno dei comunisti per mandare l'opposizione in galera>>, di <<pura logica dell'annientamento che sta guidando la magistratura milanese>>.
Inevitabili, quindi, i ricorsi alla Cassazione. Che li ha respinti tutti e due: quello della procura generale di Milano, giudicato <<inammissibile>>, e quello della difesa di Berlusconi.
Manca la prova dell'innocenza e solo per questioni di tempo e' finita nel nulla la storia di venti miliardi dalla Fininvest al Psi che aveva coinvolto innumerevoli personaggi, dai manager Fininvest alla contessa Agusta e al suo compagno Maurizio Raggio, dal segretario di Craxi Giallombardo al faccendiere messicano Vallado; passando attraverso avvocati inglesi, produttori tunisini e milanesissimi amici d'infanzia di Bettino.
In serata l'avvocato del leader di Forza Italia, Ennio Amodio, ha affermato in un comunicato che <<la Cassazione ha scritto con grande chiarezza la parola fine al processo All Iberian.
L'innocenza di Berlusconi non viene riconosciuta piena, come invece e', solo perche' i giudici milanesi non hanno voluto ascoltare la voce del teste che avrebbe potuto dire la parola definitiva sulla causale dei versamenti. Al di la' delle formule e dei tecnicismi, la Corte Suprema vieta di riempire i vuoti di una giustizia monca con i megafoni del lessico colpevolista>>.
SINIBALDO
SOCIETA' EXTRA BILANCIO DEL GRUPPO FININVEST UBICATE IN PARADISI FINANZIARI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La FININVEST S.p.A., perlomeno a partire dal 1990 in poi, ha sempre omesso di dichiarare nel bilancio di esercizio, come invece avrebbe dovuto in base alle norme civilistiche, l'esistenza di molte società e conti bancari OFF-SHORE.
Tra queste rientra la nota "tesoreria riservata" facente capo alla società ALL IBERIAN (e poi alla CATWELL, successivamente denominata GERMAN Dev. Ltd.), utilizzata per realizzare operazioni "riservate ed illecite".
Società coinvolte:
- ALL IBERIAN LTD.
- MARCHE
- CRESENT
- ANTARES INV. LTD.
- NEW MANHATTAN
- STANHOPE
- THYME TRADING LTD.
Il capitale sociale di queste prime sette società - costituite contemporaneamente nel 1989 su richiesta dei funzionari FININVEST Vanoni e Camaggi alla CMM di Londra, società di gestione di imprese off-shore di proprietà dello studio londinese CARNELUTTI-MILLS - apparteneva interamente (al 100%) alla FININVEST (versamento di 270.000 $ del 26.2.90 dal conto FERRIDO, poi suddiviso in base ai relativi capitali sociali e girato sui conti SBS di Lugano delle varie società).
La FININVEST S.p.A., quindi, avendo il diritto di voto (possesso delle azioni al portatore) e la gestione diretta, avrebbe dovuto inserire (consolidare) tali società in bilancio.
Il Conto FERRIDO nr.224373 presso il credito Svizzero di Chiasso è stato aperto in data 15.04.1987 da Giuseppe SCABINI, "responsabile della cassa centrale" della FININVEST S.p.A. dal 1979.
Si tratta pertanto di un conto non registrato dalla FININVEST (come per i conti POLIFEMO ed AMPIO).
Nel costituire le predette società VANONI chiese la "massima segretezza" allo studio MILLS, che infatti raggruppò i certificati azionari di tali società, che complessivamente erano almeno trenta, sotto la dizione Fininvest Group B - very discreet.
Tutte le operazioni riguardanti dette società venivano autorizzate con visto apposto dai funzionari di vertice della FININVEST S.p.A. (Alfredo MESSINA, all'epoca Direttore Generale, Raffaele ZENONI, dirigente della Direzione Finanziaria, e Giorgio VANONI, responsabile del Settore Estero).
I riscontri documentali e le testimonianze acquisite hanno dimostrato che la FININVEST S.p.A., tramite i suoi dirigenti di vertice, ha sempre esercitato un controllo operativo diretto sulle società ALL IBERIAN, CATWELL e sulle altre del Gruppo B.
Anche Silvio Berlusconi, Presidente della FININVEST S.p.A. e dominus del Gruppo, ha trattato nel 1993 con la Arthur Andersen le problematiche relative alla certificazione del bilancio 1992; è stato titolare del mandato 500 con il quale ha alimentato il conto SBS della ALL IBERIAN conferendo procura a SCABINI; ha trattato direttamente con MALGARA il finanziamento Norbury.
Altre società del Gruppo B:
- CATWELL (poi denominata GERMAN DEV. LTD.)
- MARBLE
- CEDAR VALE
- NORBURY
- SOLIDAL
- PRINCIPAL FINANCE LTD.
- BRIDGESTONE
- ELECTRO APPLIANCES
- HORIZON
- PROMAR (B.V.I.)
- QUEENSTOWN (B.V.I.)
- CENTURY ONE ENTARTAINEMENT
- UNIVERSAL ONE LTD.
- HUNTER LTD.
- HENWOOD
- NANTOC
- SOPAC
- TAURUS
- NATOMA
- VISMAR DEVELOPMENT
- BLANTYRE
- TIMOR
- ACCENT
- SILVERVALLEY
- NORD
- SOUTH
- EAST
- OVEST
- ARNER
- NODIT
- GOLD COMPANY LTD.
- AMT LTD.
- LAINDEN
- SEVILLE
- PNW
- S.I.I.L. LTD.
- PRINCIPAL TELEVISION LTD
- LIBRA COMMUNICATION
Le società Off Shore della FININVEST (Gruppo B) sono in realtà delle scatole vuote (prive di personale e spesso anche dalla sede inesistente) gestite direttamente dai dirigenti nazionali del G.F. tramite studi legali esteri di consulenza (inglesi, lussemburghesi, svizzeri, ecc.).
La reale funzione di tali società consiste nella creazione dei "fondi neri" mediante operazioni estero-vestite oppure infra-gruppo che sono in tutto o in parte inesistenti (sovrafatturazioni di diritti televisivi, retrocessione in nero di finanziamenti alle società nazionali del Gruppo, ecc.).
La creazione di questi fondi, oltre a rendere falsi ed inattendibili i bilanci delle singole società nazionali del Gruppo che operano come controparte (con conseguenti riflessi anche di evasione fiscale) e quindi anche i bilanci consolidati del G.F., consente di gestire una massa enorme di denaro (si tratta di centinaia di miliardi di lire) per finalità illecite e non dichiarabili, quali il finanziamento all'ex P.S.I. e la "disinvolta" gestione dei fondi del conto Mercier intestato a Cesare Previti.
Un altro significativo impiego dei "fondi neri" consiste nel finanziare occultamente la scalata di importanti società nazionali o estere. Nel settore televisivo si aggirano in questo modo le normative dei vari Paesi, alquanto restrittive, sulle quote azionarie, come è emerso per le vicende Telepiù e Telecinco.
E', comunque, assai significativo che la nota società di revisione contabile "Arthur Andersen", incaricata dalla Fininvest di certificare il bilancio di esercizio e quello consolidato del Gruppo relativi al 31.12.1992, abbia dichiarato in un documento scritto (memorandum) che tali bilanci non erano certificabili, a causa di rapporti non chiari intercorsi con le società estere del Gruppo e in particolare con quelle "Off Shore".
Tale problematica si poneva, in particolare con riferimento ai singoli bilanci di esercizio della "Fininvest Spa" e della "Silvio Berlusconi Finanziaria s.a." (società copogruppo, rispettivamente, a livello nazionale ed estero), in quanto nel bilancio consolidato le transazioni infragruppo si elidono.
Le principali metodologie seguite dalle società Off Shore del G.F. per la creazione di fondi neri e/o l'occultamento di utili sono:
- iscrizione di costi non documentati o gonfiati, tra cui i diritti televisivi
- valori di iscrizione in bilancio non congrui
- copertura di perdite mediante sovrastima di poste di bilancio
- omessa fatturazione (totale o parziale) di ricavi
- retrodatazione di operazioni finanziarie per attenuare le perdite sui cambi
- pagamento di consulenze fittizie (sistema molto usato dalla Principal Finance e dalla SIIL)
E' evidente che i fondi neri una volta creati vanno opportunamente occultati in depositi bancari inaccessibili.
Infatti le società estere del GRUPPO FININVEST, in particolare quelle extra bilancio, hanno acceso uno o più depositi bancari "riservati", localizzati nei paradisi fiscali ove ha sede la società, o, meglio, presso lo studio di consulenza estero che segue le vicende societarie.
E' chiaro che tutte le disponibilità delle società Off Shore sono fuori bilancio e quindi occultate nel bilancio FININVEST.
Depositi bancari Off Shore:
- PENNINE
- FORESTI
- BRADFORD
- SOPHIA (finanziamento occulto a Telepiù per 50 MLD di lire)
Trattasi di conti riservati della "All Iberian" con movimenti complessivi accertati per circa 200 MLD di lire.
I conti PENNINE, FORESTI, e BRADFORD sono stati finanziati per quasi 140 miliardi di lire dalla ALL IBERIAN (sorta di "ufficio affari riservati" del Gruppo), la quale a sua volta era finanziata direttamente dalla SILVIO BERLUSCONI FINANZIARIA S.A..
In sostanza, la FININVEST finanziava ALL IBERIAN per finanziare operazioni occulte, decise, gestite e finanziate dai principali esponenti della FININVEST Spa.
ALTRI CONTI:
- ALL IBERIAN (c/o SBS di Lugano)
- BERTA
- LIVOLSI
- CEFALIELLO
- FERRIDO (nr.224373 c/o Credito Svizzero di Chiasso della All Iberian)
- POLIFEMO (della All Iberian c/o SBS di Lugano)
- AMPIO (c/o SBS di Lugano, aperto nel 1991 da Giuseppe Scabini e gestito da Livio Gironi. Conto di transito delle somme ricevute dalla All Iberian e dalla Fininvest)
- MERCIER (della All Iberian c/o Darier Hentsch di Ginevra, gestito da Cesare Previti)
- CONSTELLATION FINANCIARE (c/o SBS di Chiasso, utilizzato per il finanziamento illecito all'ex P.S.I.)
- NORTHEN HOLDING (c/o Clariden Bank di Ginevra, utilizzato per il finanziamento illecito all'ex P.S.I.)
Questi ultimi due conti sono stati alimentati, nel 1991, dalla All Iberian per complessivi 20 MLD di lire, girati poi a Giorgio Tradati, amico personale dell'On. Craxi.
La rimessa di 10 MLD sul conto NORTHEN HOLDING fu diposta da Livio GIRONI e Giorgio VANONI che, all'epoca, erano rispettivamente Direttore Generale e responsabile del Settore Estero della FININVEST Spa.
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Repubblica del 20-12-2000
Pagina 28
Berlusconi innocente a meta' - Prescrizione, non assoluzione per i fondi All Iberian - Miliardi a Craxi, la Cassazione respinge la richiesta degli avvocati di Forza Italia
di PIER FRANCESCO FEDRIZZI
MILANO - Manca, o meglio, e' incompleta la prova di innocenza di Silvio Berlusconi, accusato dal pool di Mani pulite di aver gestito, attraverso la societa' off shore All Iberian, i miliardi in nero destinati dalla Fininvest al Psi di Bettino Craxi.
La Corte di cassazione motiva cosi' la decisione del 22 novembre scorso di respingere il ricorso dei legali del leader di Forza Italia, processato per illecito finanziamento ai partiti, che chiedevano l'assoluzione.
La stessa richiesta era stata presentata dagli altri coimputati - i manager Fininvest Giancarlo Foscale e Giorgio Vanoni, e lo spagnolo Miguel Vallada - i quali richiamavano l'articolo 530 del codice di procedura penale (secondo comma), che riconosce l'assoluzione anche "quando manca, e' insufficiente o e' contraddittoria la prova che il fatto sussiste".
L'Alta corte non ritiene di concedere l'assoluzione, in quanto Berlusconi e il gruppo lamentavano la mancata audizione di Tarak Ben Ammar, produttore televisivo di origine palestinese.
Un personaggio controverso Ammar, al quale erano stati accreditati legami con l'Olp , che avrebbe potuto chiarire - sempre secondo le difese - la reale destinazione della somma versata e giustificata dalla Fininvest quale provvigione per un contratto da 100 miliardi. Il produttore arabo, in realta', era stato invitato a deporre per ben due volte dal tribunale ma aveva sempre rifiutato il confronto con la giustizia italiana.
"Esplicitamente - osserva la Cassazione, rispondendo ai difensori di Berlusconi - viene quindi riconosciuto che la prova della innocenza era incompleta ed erano necessari ulteriori attivita' istruttorie".
Se quindi Berlusconi non puo' dirsi innocente, al leader di Forza Italia viene riconfermata dalla Cassazione la prescrizione del reato di finanziamento illecito. Un reato per il quale il codice fissa in sette anni e mezzo il limite temporale per arrivare alla sentenza definitiva.
Il fiume di miliardi (22 secondo la procura) sarebbe passato, attraverso la cassaforte estera All Iberian, dalle casse della Fininvest al Psi tra il gennaio 1991 e il novembre 1992.
E puntale, nonostante la condanna in primo grado per Berlusconi e Craxi, la scure della prescrizione si e' abbattuta nell'ottobre dello scorso anno, con la sentenza della Corte di appello.
La vicenda giudiziaria legata al primo filone di indagine su All Iberian si chiude con un'apparente doppia lettura: pur non essendoci la prova della colpa e non potendo parlare di colpevolezza, perche' reato e' prescritto e quindi non piu' sottoponibile ad attivita' di indagine da parte della magistratura, manca allo stesso tempo l'evidenza dell'innocenza in grado di prevalere sulla prescrizione.
Infatti, la legge consente di dichiarare prescritto un reato (allontanando definitivamente l'accesso alla prova della colpevolezza) solo quando non emergano in modo incontrovertibile ("senza necessita' di ulteriori accertamenti") l'estraneita' dell'imputato ai fatti contestati. E questo non e' il caso di Berlusconi e dei manager Fininvest.
Il processo All Iberian ha segnato il definitivo punto di rottura tra la procura e la Fininvest, esponendo i magistrati milanesi alle accuse di Berlusconi di condurre una battaglia politica dentro le aule del tribunale a favore della sinistra.
All Iberian e' stato un processo tormentato e nei venti mesi di udienze del processo di primo grado, dal 21 novembre 1996 al 13 luglio 1998, non sono mancati clamorosi colpi di scena. Ad incominciare dall'audizione in aula di Giorgio Tradati.
Quest'ultimo, amico di infanzia di Craxi, gelo' l'aula quando, rispondendo alle domande del pm, ammise il passaggio dei miliardi dalla cassaforte occulta All Iberian al conto Northern Holding, ritenuto nella disponibilita' dell'ex segretario socialista Craxi.
Non solo. Il pool di Mani pulite affino' proprio nell'inchiesta sul finanziamento illecito e sui conti esteri della Fininvest la tecnica delle rogatorie internazionali.
Rincorrendo il fiume delle tangenti, la procura milanese impose all'attenzione generale il fenomeno delle provviste occulte, accomulate nei paradisi fiscali, gelosi custodi dei loro segreti bancari.
Disponibilita' immense di denaro contante utilizzate a fini illeciti. E non solo dalla grande criminalita' organizzata. All Iberian ha anche vissuto la beffa del vizio formale che e' costato la spaccatura in due del processo:
con l'accusa del falso in bilancio, sempre legata alle provviste della societa' off shore, che ha dovuto ricominciare dall'udienza preliminare. E quel processo e' ancora in corso.
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Stampa del 20-12-2000
Assolto, ma solo per prescrizione - La Cassazione sul processo All Iberian
MILANO
Silvio Berlusconi non puo' essere dichiarato <<innocente>> nel processo per l'illecito finanziamento del Psi da parte della societa' All Iberian. Rimane cosi' assolto, ma solo per prescrizione del reato. E' quanto ha stabilito ieri la Cassazione respingendo il ricorso presentato dai legali del Cavaliere e di altri due manager Fininvest, Giorgio Vanoni e Giancarlo Foscale.
Con un complesso ragionamento i giudici della Cassazione spiegano perche', una volta stabilita l'estinzione del reato per il troppo tempo trascorso, non si possa arrivare ad un <<proscioglimento nel merito>>. Cio' sarebbe possibile solo se dagli atti processuali emergesse <<positivamente>> e senza necessita' di ulteriori approfondimenti l'estraneita' degli imputati ai fatti contestati. Nel caso di Berlusconi cosi' non e' poiche' la stessa difesa aveva chiesto di sentire un teste per chiarire la posizione degli accusati.
<<Esplicitamente - scrive la Cassazione - viene riconosciuto che la prova dell'innocenza era incompleta>>. Manca quindi il presupposto essenziale per cambiare la <<prescrizione>> in <<assoluzione piena>>: che l'<<insussistenza del fatto>> sia incontrovertibile in modo che il giudice possa limitarsi <<ad una constatazione piu' che ad un apprezzamento>>.
La sentenza d'appello che aveva prescritto la posizione di Berlusconi data all'ottobre del ‘99 quando i giudici di Milano non poterono far altro che prendere atto del troppo tempo trascorso dall'autunno del ‘92. Quando, secondo l'accusa, tramite la societa' All Iberian arrivo' a Bettino Craxi l'ultima parte di venti miliardi che la Fininvest gli avrebbe illecitamente versato.
In primo grado Berlusconi era stato invece condannato a due anni e quattro mesi (quattro anni la pena per Craxi) al termine di un processo gia' destinato a finire in niente. Infatti l'accusa di illecito finanziamento ai partiti (che ha un tempo di prescrizione piuttosto limitato) era infatti tenuta insieme, nello stesso processo, da quella ben piu' grave di falso in bilancio:
All Iberian era infatti, secondo la procura milanese, uno dei paraventi che coprivano i cosiddetti <<fondi neri>> della Fininvest. Ma un intoppo giuridico - la scoperta cioe' che alla Fininvest stessa non era stata data la possibilita' di costituirsi parte civile nel processo contro Silvio Berlusconi - aveva fatto saltare il primo processo.
Diviso cosi' in due tronconi: l'illecito finanziamento, finito con la sicura prescrizione, e quello di falso in bilancio ricominciato daccapo e ancora in discussione L'estinzione del reato non poteva accontentare ne' la procura ne', tantomeno, Silvio Berlusconi.
Che, dichiaratosi sempre innocente, all'epoca della prima sentenza di condanna (luglio ‘98) aveva parlato di <<disegno dei comunisti per mandare l'opposizione in galera>>, di <<pura logica dell'annientamento che sta guidando la magistratura milanese>>.
Inevitabili, quindi, i ricorsi alla Cassazione. Che li ha respinti tutti e due: quello della procura generale di Milano, giudicato <<inammissibile>>, e quello della difesa di Berlusconi.
Manca la prova dell'innocenza e solo per questioni di tempo e' finita nel nulla la storia di venti miliardi dalla Fininvest al Psi che aveva coinvolto innumerevoli personaggi, dai manager Fininvest alla contessa Agusta e al suo compagno Maurizio Raggio, dal segretario di Craxi Giallombardo al faccendiere messicano Vallado; passando attraverso avvocati inglesi, produttori tunisini e milanesissimi amici d'infanzia di Bettino.
In serata l'avvocato del leader di Forza Italia, Ennio Amodio, ha affermato in un comunicato che <<la Cassazione ha scritto con grande chiarezza la parola fine al processo All Iberian.
L'innocenza di Berlusconi non viene riconosciuta piena, come invece e', solo perche' i giudici milanesi non hanno voluto ascoltare la voce del teste che avrebbe potuto dire la parola definitiva sulla causale dei versamenti. Al di la' delle formule e dei tecnicismi, la Corte Suprema vieta di riempire i vuoti di una giustizia monca con i megafoni del lessico colpevolista>>.
SINIBALDO