2° LE TRUFFE DEL...........CREDITO !!!!!!!!!!!!

SINIBALDO

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Le bollette domiciliate gratuite.

Gas, luce, telefono: oggi molti correntisti le pagano in automatico, attraverso il conto corrente.

Ufficialmente il servizio è gratuito. Peccato che in molte banche si debba pagare il movimento.

Conto alla fine dell'anno: 18 movimenti, tre bollette a bimestre, da un minimo di 8-9 euro fino a 36 euro l'anno.

Bollette alla cassa.

Se pagate le bollette alla cassa, il costo della commissione per ognuna va da 1 a 4 euro. Può costare solo qualche decina di centesimi il pagamento via internet.

Rid.

Sigla di gran moda. Comprate un televisore e lo pagate a rate, a tassi da affare.

Non dimenticate che per ogni rata (per esempio 30 euro) resta il movimento da calcolare nel costo finale dell'acquisto.

La commissione per il servizio alla banca la paga il commerciante che ha venduto il bene o la finanziaria che ha concesso il prestito.

Bancomat.

Se prelevate denaro presso uno sportello della vostra banca l'operazione è gratuita.

Lo è davvero se la vostra banca non conteggia la registrazione del movimento (cosa rara).

Ma attenzione: il costo cresce se fate il prelevamento presso una azienda di credito diversa.

In questo caso pagherete sia il movimento relativo ai contanti che avete ritirato, sia la commissione relativa al fatto che avete usato un altro istituto.

Qualche banca fa pagare anche il movimento relativo al pagamento della commissione.

Saldo finale: se non avete una convenzione, per un prelievo di 100 euro rischiate di pagarne fino a 6.


Bonifici.

Il costo per un bonifico (spedizione di denaro) è al massimo di 6-7 euro, segnala l'Adusbef.

In alcune banche è sotto i 4 euro (50 centesimi via internet), segnala l'Abi.

I soldi arrivano a destinazione dopo qualche giorno, anche se il passaggio avviene per larga parte via computer.

Secondo l'Adusbef, il denaro rimane nelle mani delle banche, che lucrano sugli interessi.

L'Abi assicura invece che in Italia si rispettano le direttive europee e promette che dal 31 gennaio ci vorranno solo tre giorni.

Assegni.

Per l'accredito di un assegno servono da 3 giorni a una settimana. Tempi fuori linea rispetto al resto d'Europa.

Custodia titoli.

Per i titoli pubblici il costo varia da zero a un minimo fisso, per esempio 10 euro l'anno.

Se nel conto ci sono anche obbligazioni private e azioni, il costo aumenta fino a una settantina di euro l'anno. Più le commissioni per l'acquisto o la vendita degli stessi titoli.

Come dire: se avete l'impressione di aver fatto un affare su un lotto di azioni pagate in tutto 950 euro e vendute a mille, ricordate che dal guadagno dovete togliere le commissioni per le compravendite

(grosso modo dallo 0,2 allo 0,5 per mille del valore per ogni operazione), la quota parte della spesa per il conto di custodia e, ovviamente, i movimenti di prelievo e accredito delle relative somme.

Trasferimento titoli.

Volete cambiare banca?

«Sappiate che per trasferire ogni singolo tipo di titolo alcune banche chiedono anche un centinaio di euro» dice Mauro Novelli dell'Adusbef.

Il costo aveva un senso quando il trasferimento era materiale, ma ora è digitale.

Chiusura conto.

Se volete cambiare banca, attenzione: l'operazione a volte costa.

«Ma su 500 tipi di conto offerti secondo il progetto Patti chiari» assicura oggi Gianfranco Torriero, capo del servizio studi dell'Abi, spiegando i

passi in avanti compiuti «circa il 50 per cento non prevede spese chiusura. Il costo medio degli altri è di 37 euro».

Gli interessi.

Le statistiche della Bce indicano un tasso medio dello 0,61 annuo per cento per la remunerazione dei conti correnti delle famiglie italiane.

È ovviamente una media.

La nonnina con la pensione sul conto riceverà interessi vicini allo zero, qualche riccone incasserà l'1,20 per cento lordo l'anno.

Per i crediti concessi dalle banche ai clienti siamo al 3,60 per cento se si considerano i mutui sulle case, all'8 per cento per il credito al consumo.

E per il resto le rilevazioni della Banca d'Italia dicono che il massimo a cui le banche possono spingersi senza che sia considerata usura sfiora il 12 per cento l'anno.
(di R.Seghetti)

(FINE)
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