SINIBALDO
Forumer attivo
L'IMPUNITA' .............SUL LISTINO DI BORSA !!!!!!!!!!!!
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Invece della solita Sec e dell'Fbi, a caccia dei "pirati" della Borsa ci saranno in Italia Consob e Guardia di finanza che potranno eseguire perquisizioni, acquisire documenti, chiedere al magistrato registrazioni telefoniche e sequestri di beni.
Nel caso dovessero riscontrare delle violazioni potranno direttamente infliggere multe salatissime, si dice di circa 3 milioni di euro per i
trasgressori.
Tutto questo, non appena anche l'Italia avrà recepito nel proprio
ordinamento la direttiva "comunitaria" contro gli abusi di mercato.
Forse potrebbe essere davvero la volta buona ???????
Fino ad oggi tutti quei "sciacalli" in cravatta e doppio petto che avevano abusato di informazioni privilegiate per comprare o vendere
titoli e ricavarne illecitamente "incredibili" guadagni;
praticamente erano quasi sempre sicuri di passarla liscia, in barba ai piccoli risparmiatori, perchè venivano regolarmente archiviate.
Infatti sui procedimenti per "insider trading" dal 1991 anno di entrata in vigore della Legge, le segnalazioni della Consob alle "procure"
italiane sono state circa 150.
Se consideriamo i procedimenti giunti a sentenza e quelli in cui
l'accusato ha preferito patteggiare le pene superano appena una
quindicina di casi.
Tutti gli altri sono finiti in "festeggiamenti" per la gioia dei loro famosi protagonisti.
Il fatto è che la Consob attualmente non ha alcun significativo potere
di indagine.
Con tutti i limiti delle sue incerte attribuzioni accerta l'ipotesi di insider trading e di aggiottaggio.
Poi invia il fascicolo faticosamente messo insieme alla magistratura.
Quest'ultima riceve il tutto e avvia l'indagine vera e propria, e tra un
passaggio burocratico e l'altro si incomincia l'inchiesta solitamente
circa un anno dopo i fatti incriminati.
Così avenne per i titoli Cofide, Cairo e Impregilo nell'anno 2002.
I nomi dei pochi "finanzieri" finiti davanti ai magistrati per insider trading
sono trasmessi dalla cronaca come casi singolari.
La prima condanna avenne nel 1994 contro Giuseppe Gennari, la seconda
fu nel 1996 e riguardava un oscuro "promotore" finanziario.
Nel 1997 fu il primo ed unico procedimento contro uno dei grandi
"condottieri" della finanza e dell'economia italiana.
Il disinvolto ed allegro "organizzatore" di "aumenti di capitale" a carico
dei soliti "bovini"..........Carlo De Benedetti !!!!!!!!!!!!!
Egli nel settembre 1996 per alcune vicende burrascose nella crisi
Olivetti, effettua una serie di operazioni di Borsa sui titoli della società.
Per la prima volta l'indagine termina in tribunale...........!!!!!!!!!!!!!
Il "Furbone" si toglie d'impaccio a buon mercato, patteggiando una
multa da 50 milioni di lire.
Da allora ad oggi quasi più nulla da segnalare...........!!!!!!!!!!!!!!!!
Unica eccezione, quella di uno degli emergenti della finanza nostrana,
Chicco Gnutti, entrato nel ristretto circolo degli italiani condannati
(solo in primo grado) per illecite operazioni di Borsa.
Nel giugno del 2003 il tribunale di Brescia gli ha inflitto 8 mesi di carcere
per aver guadagnato circa 300 mila euro grazie a operazioni effettuate
sulla base di informazioni riservate sul titolo Cmi, società del gruppo
Falck.
Con lui l'imprenditore bresciano Ettore Lonati, che si è visto infliggere
6 mesi.
Dopo la condanna (subito appellata) Gnutti è stato messo sotto inchiesta
dalla procura di Milano per lo stesso reato.
La vicenda in questo caso riguardava un rimborso di bond emessi..........
dalla Unipol (Gnutti è socio).
Nel frattempo la magistratura indaga sull'Opa lanciata da Bipielle
contro un altra società di Gnutti.
(CONTINUA)
SINIBALDO
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Invece della solita Sec e dell'Fbi, a caccia dei "pirati" della Borsa ci saranno in Italia Consob e Guardia di finanza che potranno eseguire perquisizioni, acquisire documenti, chiedere al magistrato registrazioni telefoniche e sequestri di beni.
Nel caso dovessero riscontrare delle violazioni potranno direttamente infliggere multe salatissime, si dice di circa 3 milioni di euro per i
trasgressori.
Tutto questo, non appena anche l'Italia avrà recepito nel proprio
ordinamento la direttiva "comunitaria" contro gli abusi di mercato.
Forse potrebbe essere davvero la volta buona ???????
Fino ad oggi tutti quei "sciacalli" in cravatta e doppio petto che avevano abusato di informazioni privilegiate per comprare o vendere
titoli e ricavarne illecitamente "incredibili" guadagni;
praticamente erano quasi sempre sicuri di passarla liscia, in barba ai piccoli risparmiatori, perchè venivano regolarmente archiviate.
Infatti sui procedimenti per "insider trading" dal 1991 anno di entrata in vigore della Legge, le segnalazioni della Consob alle "procure"
italiane sono state circa 150.
Se consideriamo i procedimenti giunti a sentenza e quelli in cui
l'accusato ha preferito patteggiare le pene superano appena una
quindicina di casi.
Tutti gli altri sono finiti in "festeggiamenti" per la gioia dei loro famosi protagonisti.
Il fatto è che la Consob attualmente non ha alcun significativo potere
di indagine.
Con tutti i limiti delle sue incerte attribuzioni accerta l'ipotesi di insider trading e di aggiottaggio.
Poi invia il fascicolo faticosamente messo insieme alla magistratura.
Quest'ultima riceve il tutto e avvia l'indagine vera e propria, e tra un
passaggio burocratico e l'altro si incomincia l'inchiesta solitamente
circa un anno dopo i fatti incriminati.
Così avenne per i titoli Cofide, Cairo e Impregilo nell'anno 2002.
I nomi dei pochi "finanzieri" finiti davanti ai magistrati per insider trading
sono trasmessi dalla cronaca come casi singolari.
La prima condanna avenne nel 1994 contro Giuseppe Gennari, la seconda
fu nel 1996 e riguardava un oscuro "promotore" finanziario.
Nel 1997 fu il primo ed unico procedimento contro uno dei grandi
"condottieri" della finanza e dell'economia italiana.
Il disinvolto ed allegro "organizzatore" di "aumenti di capitale" a carico
dei soliti "bovini"..........Carlo De Benedetti !!!!!!!!!!!!!
Egli nel settembre 1996 per alcune vicende burrascose nella crisi
Olivetti, effettua una serie di operazioni di Borsa sui titoli della società.
Per la prima volta l'indagine termina in tribunale...........!!!!!!!!!!!!!
Il "Furbone" si toglie d'impaccio a buon mercato, patteggiando una
multa da 50 milioni di lire.
Da allora ad oggi quasi più nulla da segnalare...........!!!!!!!!!!!!!!!!
Unica eccezione, quella di uno degli emergenti della finanza nostrana,
Chicco Gnutti, entrato nel ristretto circolo degli italiani condannati
(solo in primo grado) per illecite operazioni di Borsa.
Nel giugno del 2003 il tribunale di Brescia gli ha inflitto 8 mesi di carcere
per aver guadagnato circa 300 mila euro grazie a operazioni effettuate
sulla base di informazioni riservate sul titolo Cmi, società del gruppo
Falck.
Con lui l'imprenditore bresciano Ettore Lonati, che si è visto infliggere
6 mesi.
Dopo la condanna (subito appellata) Gnutti è stato messo sotto inchiesta
dalla procura di Milano per lo stesso reato.
La vicenda in questo caso riguardava un rimborso di bond emessi..........
dalla Unipol (Gnutti è socio).
Nel frattempo la magistratura indaga sull'Opa lanciata da Bipielle
contro un altra società di Gnutti.
(CONTINUA)
SINIBALDO