SINIBALDO
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4° Puntata
All'inizio di Aprile 2003 gli azionisti del patto di sindacato che controllano oltre il 50% del capitale di Mediobanca hanno nominato ai vertici della società Gabriele Galateri in sostituzione di Vincenzo Maranghi.
Gabriele Galateri, AD uscente di Ifi, assumerà la carica di Presidente Operativo (con specifiche deleghe) e sarà affiancato da due vice-direttori generali: Alberto Nagel e Renato Pagliaro.
I soci del patto hanno anche dato il via libera all'allargamento del patto alla cordata francese guidata da Vincent Bolloré e approvato nuove regole di funzionamento dell'accordo di maggioranza.
Nuova strategia. Maranghi lascia la poltrona di numero uno di Mediobanca dopo quasi tre anni. In questo periodo il manager milanese aveva caratterizzato la sua amministrazione sul modello avviato da Enrico Cuccia circa mezzo secolo fa.
L'arrivo di Galateri rappresenta il passaggio da una vecchia a una nuova "gestione" che dovrebbe trasformare Mediobanca da "salotto buono" della finanza a Banca d'Affari a tempo pieno con una vocazione internazionale.
La nuova dirigenza entrerà in carica ufficialmente a metà aprile e in una fase successiva annuncerà la popria strategia industriale. Galateri manager con una forte esperianza nella gestione di holding di partecipazioni sembra rappresentare più un traghettatore che una soluzione definitiva.
Nei prossimi mesi l'impegno dovrebbe essere pertanto quello di procedere a una rapida alienazione delle partecipazioni non strategiche.
Le partecipazioni strategiche in Generali e Hdp continueranno a essere mantenute anche in considerazione delle notevoli plusvalenze (oltre 2,5 mld Eu sulla sola Generali).
Fino a qualche mese fa in Mediobanca comandava l'amministratore delegato Vincenzo Maranghi, tipo "tosto e denti affilati" allievo prediletto di Enrico Cuccia........vi sembra poco....?????? e quindi non incline a dare spazio ai suoi azionisti.
Due di questi (Capitalia e Unicredit) si sono allora alleati per eliminare Maranghi........figuratevi le povere tappezzerie del"salotto buono".
Il progetto è riuscito e Maranghi è dovuto andarsene.
Poi sono sorti dei "screzi" fra i due "assaltatori" e il risultato finale è che oggi in Mediobanca sono tutti scontenti.
I capi di Unicredit e Capitalia (rispettivamente Alessandro Profumo e Cesare Geronzi) neanche si parlano più, dopo aver marciato (vittoriosamente) uniti.
Il presidente, Gabriele Galateri, è scontento perché si sente poco amato.
Tutti i soci, sia pure in misura diversa, sono scontenti di Galateri perché ognuno ritiene che Galateri privilegi gli altri.
Senza trascurare il fatto che Capitalia vorrebbe, in realtà, Mediobanca tutta per sé..............non male vero Geronzi ???????? e Arpe che ne pensa ????, comunque, piegata ai propri desideri e alle proprie strategie.
Unicredit, invece, sarebbe anche pronta a cedere su Mediobanca, immaginate per il povero Geronzi e quel "damerino" di Arpe.......che Profumo.......... a patto di riuscire a fare una grande fusione (con un'altra banca importante, magari la stessa Capitalia) per diventare davvero grande e puntare quindi sul mercato europeo.
Solo che le altre banche (quelle che potrebbero finire nel mirino di Unicredit) non vogliono e quindi stanno sveglie anche di notte, pronte a dare battaglia..... e che battaglie, prevedo che il "salotto buono" sarà
molto agitato e movimentato.
Il meglio del mondo bancario italiano per i prossimi mesi sarà impegnato a regolare i conti al proprio interno, per stabilire chi comanda di più....... e dato che stanno arrivando all'orizzonte le battaglie veramente decisive,
aprite gli occhi...... state attenti............ se vi sentite "strani" movimenti
nelle tasche ...........sono "loro" che piano piano e zitti zitti preferibilmente in silenzio......... vi "purgano" il conto corrente !!!!!!!!!!
Poi...... la domenica li vedrete tutti insieme a prendere la "benedizione"
dal Santo Padre in compagnia di mogli e "politici"........!!!!!!!!!!!
(continua)
SINIBALDO
All'inizio di Aprile 2003 gli azionisti del patto di sindacato che controllano oltre il 50% del capitale di Mediobanca hanno nominato ai vertici della società Gabriele Galateri in sostituzione di Vincenzo Maranghi.
Gabriele Galateri, AD uscente di Ifi, assumerà la carica di Presidente Operativo (con specifiche deleghe) e sarà affiancato da due vice-direttori generali: Alberto Nagel e Renato Pagliaro.
I soci del patto hanno anche dato il via libera all'allargamento del patto alla cordata francese guidata da Vincent Bolloré e approvato nuove regole di funzionamento dell'accordo di maggioranza.
Nuova strategia. Maranghi lascia la poltrona di numero uno di Mediobanca dopo quasi tre anni. In questo periodo il manager milanese aveva caratterizzato la sua amministrazione sul modello avviato da Enrico Cuccia circa mezzo secolo fa.
L'arrivo di Galateri rappresenta il passaggio da una vecchia a una nuova "gestione" che dovrebbe trasformare Mediobanca da "salotto buono" della finanza a Banca d'Affari a tempo pieno con una vocazione internazionale.
La nuova dirigenza entrerà in carica ufficialmente a metà aprile e in una fase successiva annuncerà la popria strategia industriale. Galateri manager con una forte esperianza nella gestione di holding di partecipazioni sembra rappresentare più un traghettatore che una soluzione definitiva.
Nei prossimi mesi l'impegno dovrebbe essere pertanto quello di procedere a una rapida alienazione delle partecipazioni non strategiche.
Le partecipazioni strategiche in Generali e Hdp continueranno a essere mantenute anche in considerazione delle notevoli plusvalenze (oltre 2,5 mld Eu sulla sola Generali).
Fino a qualche mese fa in Mediobanca comandava l'amministratore delegato Vincenzo Maranghi, tipo "tosto e denti affilati" allievo prediletto di Enrico Cuccia........vi sembra poco....?????? e quindi non incline a dare spazio ai suoi azionisti.
Due di questi (Capitalia e Unicredit) si sono allora alleati per eliminare Maranghi........figuratevi le povere tappezzerie del"salotto buono".
Il progetto è riuscito e Maranghi è dovuto andarsene.
Poi sono sorti dei "screzi" fra i due "assaltatori" e il risultato finale è che oggi in Mediobanca sono tutti scontenti.
I capi di Unicredit e Capitalia (rispettivamente Alessandro Profumo e Cesare Geronzi) neanche si parlano più, dopo aver marciato (vittoriosamente) uniti.
Il presidente, Gabriele Galateri, è scontento perché si sente poco amato.
Tutti i soci, sia pure in misura diversa, sono scontenti di Galateri perché ognuno ritiene che Galateri privilegi gli altri.
Senza trascurare il fatto che Capitalia vorrebbe, in realtà, Mediobanca tutta per sé..............non male vero Geronzi ???????? e Arpe che ne pensa ????, comunque, piegata ai propri desideri e alle proprie strategie.
Unicredit, invece, sarebbe anche pronta a cedere su Mediobanca, immaginate per il povero Geronzi e quel "damerino" di Arpe.......che Profumo.......... a patto di riuscire a fare una grande fusione (con un'altra banca importante, magari la stessa Capitalia) per diventare davvero grande e puntare quindi sul mercato europeo.
Solo che le altre banche (quelle che potrebbero finire nel mirino di Unicredit) non vogliono e quindi stanno sveglie anche di notte, pronte a dare battaglia..... e che battaglie, prevedo che il "salotto buono" sarà
molto agitato e movimentato.
Il meglio del mondo bancario italiano per i prossimi mesi sarà impegnato a regolare i conti al proprio interno, per stabilire chi comanda di più....... e dato che stanno arrivando all'orizzonte le battaglie veramente decisive,
aprite gli occhi...... state attenti............ se vi sentite "strani" movimenti
nelle tasche ...........sono "loro" che piano piano e zitti zitti preferibilmente in silenzio......... vi "purgano" il conto corrente !!!!!!!!!!
Poi...... la domenica li vedrete tutti insieme a prendere la "benedizione"
dal Santo Padre in compagnia di mogli e "politici"........!!!!!!!!!!!
(continua)
SINIBALDO