SINIBALDO
Forumer attivo
7° Puntata
Vorrei premettere che queste mie puntate sulla Banca d'Italia servono a far conoscere un aspetto della finanza e dell'economia che è sempre rimasto "volutamente" nascosto nei luoghi "oscuri" del Palazzo come qualcosa che il "popolo" non deve sapere.
E' bene, invece, che il popolo sappia finalmente che lo Stato ha da tempo rinunciato alla propria sovranità monetaria in favore di un ente privato, qual'è la banca d'Italia;
ha rinunciato, cioè, ad emettere moneta propria, con la conseguenza che, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, è costretto a chiedere in prestito oneroso le necessarie risorse finanziarie, indebitandosi nei confronti dell'Istituto di emissione.
Ed è bene che sappia anche che questo inutile indebitamento si trasferisce necessariamente ai cittadini mediante la pressione fiscale.
Pertanto, il popolo si ritrova debitore di quella moneta di cui, invece, dovrebbe essere proprietario, anche perché essa acquista valore solo perché i cittadini l'accettano come strumento di scambio, e quindi solo a causa ed in conseguenza della sua circolazione.
Con la venuta dell'Euro si è determinato poi un altro trasferimento di sovranità monetaria, questa volta dalla banca d'Italia (così come dalle altre banche nazionali di emissione) ad un ente privato sovranazionale, qual'è la banca centrale europea (BCE),
che provvede ad emettere la nuova moneta addebitandola ai popoli europei secondo la stessa "filosofia" monetaria utilizzata fino ad oggi dalle banche centrali nazionali nei confronti dei rispettivi popoli;
ed attuando i principi del più sfrenato liberismo previsti dal Trattato di Maastricht, che sono nettamente inconciliabili con quelli di opposta natura che ispirano la vigente Costituzione italiana, e che sono riassunti specialmente nei suoi articoli 41, 42 e 43.
Attraverso queste puntate vi consentiranno pertanto di trarne motivo per due constatazioni:
A- di natura giuridica, che il potere monetario di Bankitalia ed il Trattato di Maastricht hanno svuotato l'assetto economico-sociale della Costituzione repubblicana all'insaputa del popolo "sovrano", e perciò in modo chiaramente antidemocratico;
B- di natura politica, che nessuna seria riforma di carattere economico-sociale (anche per contrastare i negativi effetti della globalizzazione) può avere possibilità di successo, se lo Stato non recupererà preliminarmente la propria sovranità monetaria.
Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo, e proprio nel nostro attuale sistema monetario chi crede di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, si illude, in quanto ne è solo il debitore.
La novità di queste puntate, e la loro semplicità e chiarezza espositiva, (almeno spero) stanno già generando molte sorprese, e "scandalo" in quanto essi non sono stati manifestati prima, a causa dell'omertà del silenzio, che ha coperto da secoli la verità monetaria.
Vi prometto che presto ne saprete..........delle belle !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(continua)
SINIBALDO
Vorrei premettere che queste mie puntate sulla Banca d'Italia servono a far conoscere un aspetto della finanza e dell'economia che è sempre rimasto "volutamente" nascosto nei luoghi "oscuri" del Palazzo come qualcosa che il "popolo" non deve sapere.
E' bene, invece, che il popolo sappia finalmente che lo Stato ha da tempo rinunciato alla propria sovranità monetaria in favore di un ente privato, qual'è la banca d'Italia;
ha rinunciato, cioè, ad emettere moneta propria, con la conseguenza che, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, è costretto a chiedere in prestito oneroso le necessarie risorse finanziarie, indebitandosi nei confronti dell'Istituto di emissione.
Ed è bene che sappia anche che questo inutile indebitamento si trasferisce necessariamente ai cittadini mediante la pressione fiscale.
Pertanto, il popolo si ritrova debitore di quella moneta di cui, invece, dovrebbe essere proprietario, anche perché essa acquista valore solo perché i cittadini l'accettano come strumento di scambio, e quindi solo a causa ed in conseguenza della sua circolazione.
Con la venuta dell'Euro si è determinato poi un altro trasferimento di sovranità monetaria, questa volta dalla banca d'Italia (così come dalle altre banche nazionali di emissione) ad un ente privato sovranazionale, qual'è la banca centrale europea (BCE),
che provvede ad emettere la nuova moneta addebitandola ai popoli europei secondo la stessa "filosofia" monetaria utilizzata fino ad oggi dalle banche centrali nazionali nei confronti dei rispettivi popoli;
ed attuando i principi del più sfrenato liberismo previsti dal Trattato di Maastricht, che sono nettamente inconciliabili con quelli di opposta natura che ispirano la vigente Costituzione italiana, e che sono riassunti specialmente nei suoi articoli 41, 42 e 43.
Attraverso queste puntate vi consentiranno pertanto di trarne motivo per due constatazioni:
A- di natura giuridica, che il potere monetario di Bankitalia ed il Trattato di Maastricht hanno svuotato l'assetto economico-sociale della Costituzione repubblicana all'insaputa del popolo "sovrano", e perciò in modo chiaramente antidemocratico;
B- di natura politica, che nessuna seria riforma di carattere economico-sociale (anche per contrastare i negativi effetti della globalizzazione) può avere possibilità di successo, se lo Stato non recupererà preliminarmente la propria sovranità monetaria.
Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo, e proprio nel nostro attuale sistema monetario chi crede di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, si illude, in quanto ne è solo il debitore.
La novità di queste puntate, e la loro semplicità e chiarezza espositiva, (almeno spero) stanno già generando molte sorprese, e "scandalo" in quanto essi non sono stati manifestati prima, a causa dell'omertà del silenzio, che ha coperto da secoli la verità monetaria.
Vi prometto che presto ne saprete..........delle belle !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(continua)
SINIBALDO