A 27 anni inizio a investire ma sono sperduto

Salve a tutti,

non ho mai saputo niente di finanza e mi sto affacciando ora a questo mondo, ho letto Rich dad poor dad, Money: master the game, cashflow quadrant e sto iniziando the intelligent investor.
Gia' solo queste basi mi hanno permesso di accorgermi che gli investimenti che avevo perdevano acqua da tutte le parti e mi hanno consentito di tirarmi fuori da situazioni in cui venivo palesemente sfruttato.

Per ora ho a disposizione circa 60k da investire, che supplementero' versando una % dell'income, sono indeciso tra un portafoglio aggressivo e risk oriented visto che sono giovane e ho una buona situazione familiare alle spalle, ed un all weather visto che Tony Robbins ne parla come se fosse l'Holy Grail della finanza. Non ho bisogno di liquidita' quindi guarderei ad un investimento a lungo termine.

Detto questo non conosco niente della legge italiana, cosi' volevo un attimo chiedere consiglio a chi ne sa piu di me e ringrazio anticipatamente chiunque abbia preso il tempo di leggere il mio post.
Quali sono le compagnie piu' efficienti in termini di tasse con cui posso iniziare a investire da investitore privato? Devo prendere delle contromisure per evitare di finire a pagare tasse esorbitanti? Avete qualche libro o prodotto da consigliare?

Grazie.
 
come libro ti consiglio quello in cui vi è scritto quanto segue,
allora 27 anni sono pochissimi, mi sembra l'altro ieri quando li avevo anche io e invece ora ne ho quasi 50,
allora, tralasciando l'insider trading, i trader si dividono tra chi segue l'analisi tecnica e quella fondamentale, Gann, Elliot, analisi ciclica, poi vi è lo scalping, poi vi è l'operatività con trading sistem, algoritmi, reti neurali. Tutte operatività diverse (sotto molti punti di vista) che coincidono però su un punto: cercano di prevedere il mercato, sfruttando ciclicità, bias, leggi di ripetitività ecc.
A questo primo gruppo di trader si oppone il trader non previsionista (che pur non a digiuno di nozioni/esperienza finanziaria, anzi forse il contrario ne sa anche troppo) ritiene di non poter prevedere il mercato, non tanto perché non ne ha le capacità, quanto perché riconosce anche agli altri trader (costituenti l'immenso mondo degli operatori di borsa, piccoli, medi, grandi) altrettante capacità-libertà-razionalità e anzi soprattutto irrazionalità (quel tocco di pepe in borsa che la rende così misteriosa, imprevedibile e forse anche per ciò affascinante).
Per fare un esempio prendi un trader e prendiamo i bitcoin che tanto son oggi di moda, è passato da 1 dollaro a 2000 dollari, il rialzo basta può andare short? Si tratta di un rialzo record: 10.000 $ sarebbero diventati 10.000.000 lo short ci sarebbe potuto stare: Ed invece no il bitcoin è arrivato da 1 dollaro fino a 20000 prima di crakkare. Ed in borsa è uguale, chiamale bolle, chiamali movimenti irrazionali (come il vecchio A.Greenspan) come oggi, chiamale come vuoi, hai due certezze, ci sono e non sono prevedibili.
Quindi non puoi andare short, perché un movimento rialzista potrebbe tanto arrestarsi razionalmente, quanto altrettanto legittimamente, proseguire irrazionalmente, punendo lo short. E nemmeno long per le medesime ragioni, il movimento potrebbe non arrivare in bolla e girarsi al ribasso.
L'irrazionale in borsa ha quattro caratteristiche fondamentali: è imprevedibile, contemporaneamente reale/concreto, nonchè operativo a diversi livelli di time frame ed infine multicausale (movimento autoalimentatosi per cupidigia di massa, decisione inattesa del parlamento/governo/ anca centrale, attentato terroristico, guerra, ogni scusa è buona per esserci come per non esserci).

Se ritieni di poter imbrigliare il mondo finanziario ed i suoi partecipanti in una tua equazione matematica per quanto complessa ... bhe hai la tessera di accesso al 99% del clab dei trader cd "previsionisti" ed in bocca al lupo.
Se non l'hai, fai parte del clab dell'1%, dei trader non previsionisti, che non sa, o meglio sa di non poter sapere, ed opera con solo queste regole: senza leva, solo long, a rate, solo DJIA (o s&p500) con l'aiuto di due ausili: il money management e, per quanto criticatissima, opinabilissima, bistrattata, la sgangherata statistica.
Per fare un esempio dal 1800 ad oggi il DJIA non è mai sceso per più di 5 anni consecutivi. Quindi se hai una discesa alle spalle di 5y dividi il capitale in 2 per sicurezza e via. Se hai alle spalle una discesa si soli 2y magari sarà bene dividere il cap in 4 parti. Le salite invece sono durate anche oltre 15y, anche se solitamente10; quindi dopo 7 anni di up potendo esserci sia un bear mk che ulteriori anni di rialzo potresti ugualmente frazionare il capitale in 3 parti (per esempio scaletta long DJIA a 26.000, 20.000, 16.000) oppure più cautelativamente in 4 parti (esempio teoricamente 26.000-21.000-17.000-13.000). Ovvero scaletta anche temporale in caso si tema un mk bear lungo: ingresso successivo non prima di tot mesi.
in ogni caso in bocca al lupo
 

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