'a monnezza e o rè Bassolino

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"Prendo 1200 euro per stare a casa"

La voce di Domenico Merolla, uno dei 362 spazzini del consorzio Napoli 5 pagati per non fare nulla, arriva un po' disturbata dalla distanza. Mentre Napoli affoga tra i rifiuti, lui - che è anche responsabile della Cisal enti locali - è a ritemprarsi sulle nevi di Madonna di Campiglio, a distanza di sicurezza dai miasmi della discarica di Pianura. Che è, d'altronde, il quartiere dove è nato e vissuto.

Dunque lei è uno degli spazzini che non spazzano nulla.

«Proprio così».

Quanto guadagnate?

«Attorno ai milleduecento euro al mese».

E non lavorate mai.

«Mai. Proprio mai. La maggior parte di noi non ha lavorato un solo giorno da quando è stata assunta, il 27 marzo 2000».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=232128
 
GLI SPAZZINI NAPOLETANI A MADONNA DI CAMPIGLIO..................
ma allora non c'è più religione.......,
non per essere razzisti , ma la mia domanda è: come fa
con 1200 eurini mensili ,tolte tutte le spese, permettersi
una vacanza a "Madonna"...................?????????????
Allora fatti due conti ,il tizio in questione , tira solo lo stipendio
in comune ,per poi dedicarsi ad uno o più lavori in nero.........
GUARDA DOV'E' L'EVASIONE FISCALE.........Farabutti..........
 
Monnezza campana e camorra (nientemeno che da Repubblica)

(,,,,)

il prefetto Alessandro Pansa aggiunge ancora un dubbio. La verità, spiega, è che a ottobre Napoli era uscita dalla crisi dell'immondizia, stava per tirar fuori la testa, poteva farcela. E la cosa non è piaciuta per niente a troppa gente: ai sindaci dei Comuni che incassano la Tarsu (la tassa sui rifiuti) e non la versano al commissariato, che vanta 250 milioni di crediti solo dalle amministrazioni municipali, ma deve farsi dare i soldi dallo Stato, perché i comuni non pagano.

La fine dell'emergenza non piace, secondo il prefetto, nemmeno a tutti coloro che non vogliono la trasparenza, non vogliono la gestione pubblica, perché si sottrarrebbe al mercato di smaltimento più caro d'Italia quella quota enorme che viaggia in nero e finisce nelle casse della camorra o dei suoi consanguinei. Infine, non piace nemmeno ai politici, perché la trasparenza dei problemi, delle scelte e delle responsabilità - invece della politica dei buchi - crea impopolarità. E allora, spiega Pansa, meglio ingigantire le paure vere e inventarne altre finte, così se muore una pecora ad Acerra si urla contro il termovalorizzatore, dimenticando che in tutta la Campania non ce n'è nemmeno uno in funzione.

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/rifiuti-2/reportage-mauro/reportage-mauro.html

E se lo scrivono anche loro.

Ieri A Porta a Porta, Vittorio Feltri: i signori cammorristi, di cui si conosce nomi e cognomi e curriculum , che hanno ottenuto in appalto lo smaltimento della monnezza campana, da chi hanno ottenuti quegli appalti? Chi ha firmato quei contratti e le procedure? Perché finalmeme non ci si decide a fasne il nome?

Mi pare sia competenza regionale e non nazionale.

Tutti a tirare su spallucce, non so, non c'ero, non sentivo, é colpa di Prodi (jervolino).. ammetto di aver fatto degli errori, ci sono stati dei ritardi la colpa é dei vescovi e degli ecoambientalist(Bassolino).
Possibile non salti fuori il nome dell'unico responsabile che credo non solo debba dimmettersi ma a questi punti anche processato per associazione camorrista, truffa, peculato.
E la cosa va avanti da 14 anni e non da un anno come la Sig.ra Jervolino darebbe ad intendere.
Ed il tutto mentre quel comico fallito, Pecoraro, nostro ministro dell'Ambiente, si stampa in faccia il solito sorisetto ebete di chi manco sa di dtare al mondo, figuriamoci ministro... vuol fare intervenire l'esercito ma blocca i termovalorizzatori

Far intervenire l'esercito?

Idea pazzesca, piuttosto preferiscono tornarsene in Afganistan (dice la jervolino..ettecredo, sono soldati e non netturbini) , e poi perché i nostri soldati dovrebbero respirare la diossina e farsi carico del problema (che centrano con il buseness della munnezza napoletana?) , mentre l'abnorme esercito di spazzini municipali campani (25 a 1 in rapporto al nord) assunti continuerebbero a percepire 1200 euro al mese per starsene a casa, fare un lavoro in nero o a Madonna di Campiglio in vacanza?

Dislocare gli stoccaggi nel Nord?

Altra idea pazzesca, ma perché mai il Nord o le altre regioni, dovrebbero altrettanto farsi carico della munnezza e diossina napoletana, pagando cosi due volte, gli affari della camorra con grave danno alle casse erariali ( i soldi dei contribuenti) e pure lo smaltimento dei rifiuti appaltati alla camorra che la camorra non smaltisce
Ma perchè la camorra ed annessi e connessi, non si costruiscono a loro spese una bella corsia preferenziale lungo le autostrade dove far circolare i loro camion pieni di munnezza da trasportare, sempre a loro spese, in Germania. (anche qui bel buseness, ci costa un milione di euro al giorno).

Ieri sera a Porta a Porta, se ne sono sentite di cotte e di crude con tanto di ammissioni, ed é montata la rabbia, presente uno dei 350 spazzini pagati 1200 euro al mese per stare a casa a far niente, mai un giorno di lavoro dal 2000, assunti poi da un consorzio di malaffare e malavita...
Voglio sperare indaghi ed intervenga la magistratura.

Se questo non è lo stato di pulcinella.. é lo stato dove imperversa l'illegalità e la criminalità, la Chicago di Al Capone.
Soluzione Bassolino, jervolino e Bertolaso: scaricare il problema della monnezza campana sugli altri, senza risolvere il problema alla radice e continuare ad accumulare ritardi su ritardi, negligenze su negligenze, sempre per favorire gli interessi e le tasche di quegli stessi signori che in 14 anni hanno distrutto la regione e rubato.

Che schifo.

E poi se Bassolino non vuol dare le dimissioni
Perché il Pd non dimette Bassolino d'ufficio?

Ecco quanto ci costa la "falsa" emergenza campana
Sempre da repubblica

(...)

Ma c'è forse qualcosa di più, che conferma quel "magma sociale" che a giugno un'inchiesta di Giuseppe D'Avanzo definì "vittima e carnefice" della falsa emergenza rifiuti, un'emergenza che dopo 14 anni, 780 milioni di euro ingoiati all'anno, un bilancio fallimentare di 15 mila miliardi di lire in dieci anni, è purtroppo normalità quotidiana.
 
Gran gente i tedeschi che hanno saputo risolvere il loro mezzogiorno ( est )in una decina di anni, mentre noi ormai da più di mezzo secolo ci trasciniamo dietro questo costosissimo
e arrogante fardello di terzo mondo .
Ma fino a quando ci possiamo permettercelo, non è più giusto e salutare ammettere
di aver perso la guerra contro la camorra e abbandonare queste terre al loro destino...?
Sicuramente ne migliorerebbe l'immagine e il pil del resto d'italia.........
 
Pecoraro finanzia le discariche, ma solo in Africa

In un anno e mezzo il governo non è riuscito ad aprire le discariche in Campania, ma ha stanziato 721mila euro per la bonifica di una discarica in Kenya, a Nairobi. Un paradosso, ma anche materia d’indagine per la procura di Roma: a piazzale Clodio è stato aperto un fascicolo su presunte tangenti legate a quel progetto, autorizzato dal ministero dell’Ambiente italiano e ora bloccato dal ministro Alfonso Pecoraro Scanio dopo l’apertura dell’inchiesta.
La procura indaga sull’interesse italiano alla discarica di Dandora, l’inferno di rifiuti che avvelena 700mila persone nella baraccopoli di Korogocho, la montagna d’immondizia più alta della capitale africana. Nel mirino delle indagini c’è una società, la Eurafrica, incaricata dal ministero italiano e da quello kenyota di condurre uno studio di fattibilità per chiudere la discarica e spostarla.

(........)

Per ora, in attesa che la magistratura svolga il suo lavoro, questa è la storia di una scelta, apparentemente strana e apparentemente costosa, del governo italiano, di pensare con più entusiasmo al Kenya che a Napoli nello smaltimento dei rifiuti. Ma anche la storia di un gruppo di frati comboniani che da anni combattono perché quella discarica sia spostata e che hanno voluto vedere chiaro nel progetto italo-kenyota della spazzatura.

Sono i sacerdoti della missione di Nairobi: da loro, da padre Alex Zanotelli (il prete pacifista delle mille battaglie ambientaliste) e padre Daniele Moschetti, è partita la denuncia alla procura. E sul mensile Nigrizia, il cui fondatore è stato proprio Zanotelli, sono stati pubblicati i primi articoli sul business dell’immondizia di Nairobi: «Affare che puzza», è il titolo di un servizio giornalistico del periodico comboniano.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=232614&START=0&2col=
 
ocramwall ha scritto:
Gran gente i tedeschi che hanno saputo risolvere il loro mezzogiorno ( est )in una decina di anni, mentre noi ormai da più di mezzo secolo ci trasciniamo dietro questo costosissimo
e arrogante fardello di terzo mondo .
Ma fino a quando ci possiamo permettercelo, non è più giusto e salutare ammettere
di aver perso la guerra contro la camorra e abbandonare queste terre al loro destino...?
Sicuramente ne migliorerebbe l'immagine e il pil del resto d'italia.........

Nemmeno l'Africa accetterebbe di annettere gratis il nostro meridione.
 

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