giuseppe.d'orta
Forumer storico
Siamo arrivati alla fine: giovedì 9 terminerà l'offerta pubblica di acquisto su Acqua Pia Marcia. Le adesioni hanno raggiunto il 36.23%. Ricordiamo che l'offerente ha già superato il 90% del capitale, e quindi l'opa residuale è certa. Resta da stabilire il prezzo a cui sarà effettuata.
Se le adesioni superassero il 70%, la Consob fisserebbe (salvo soprese) il prezzo di residuale pari al prezzo di opa in corso, vale a dire 0.33 ad azione.
Se le adesioni restassero inferiori al 70%, invece, la Consob stabilirà il prezzo di residuale basandosi su patrimonio, capacità reddituali, prezzo dell'opa precedente e prezzo medio del semestre che ha preceduto la decisione del prezzo di residuale. Il patrimonio di Acqua Marcia è enormemente superiore rispetto agli 0.33 attualmente offerti, come sappiamo. Basti ricordare che i soli alberghi posseduti valgono cinque volte il prezzo di mercato del titolo.
Il prezzo dell'opa in corso dovrebbe pesare poco per via delle scarse adesioni. Il prezzo medio di mercato del semestre che ha preceduto la decisione anche risulterà superiore a 0.33, grazie alla crescita del titolo già avvenuta e che si presume continuerà in futuro.
Ci sono tutte le ragioni, quindi, per prevedere un prezzo di opa residuale superiore rispetto all'opa in corso.
L'unico rischio è che, da oggi a giovedì 9, le adesioni siano tante da superare il 70% del capitale, ma le probabilità sono scarse: che senso avrebbe aderire a 0.33 quando si può vendere sul mercato a prezzi sensibilmente superiori? Se l'offerente avesse raccolto altre azioni prima dell'annuncio di opa le avrebbe già consegnate, come ha fatto (altrimenti il 36% non ci sarebbe di certo).
Ricapitolando: il mio suggerimento è di non aderire all'opa, mantendendo le azioni. Se proprio non si desidera rischiare nulla di può vendere sul mercato a prezzo superiore.
Ci sono validi motivi, quindi, per prevedere adesioni sotto il 70%, con conseguente opa residuale con prezzo liberamente determinato dalla Consob. Occorrerà, comunque, monitorare il dato serale sulle adesioni da oggi a mercoledì, in modo da avere un'idea ancora più concreta sull'esito finale dell'offerta.
Giuseppe D'Orta
Se le adesioni superassero il 70%, la Consob fisserebbe (salvo soprese) il prezzo di residuale pari al prezzo di opa in corso, vale a dire 0.33 ad azione.
Se le adesioni restassero inferiori al 70%, invece, la Consob stabilirà il prezzo di residuale basandosi su patrimonio, capacità reddituali, prezzo dell'opa precedente e prezzo medio del semestre che ha preceduto la decisione del prezzo di residuale. Il patrimonio di Acqua Marcia è enormemente superiore rispetto agli 0.33 attualmente offerti, come sappiamo. Basti ricordare che i soli alberghi posseduti valgono cinque volte il prezzo di mercato del titolo.
Il prezzo dell'opa in corso dovrebbe pesare poco per via delle scarse adesioni. Il prezzo medio di mercato del semestre che ha preceduto la decisione anche risulterà superiore a 0.33, grazie alla crescita del titolo già avvenuta e che si presume continuerà in futuro.
Ci sono tutte le ragioni, quindi, per prevedere un prezzo di opa residuale superiore rispetto all'opa in corso.
L'unico rischio è che, da oggi a giovedì 9, le adesioni siano tante da superare il 70% del capitale, ma le probabilità sono scarse: che senso avrebbe aderire a 0.33 quando si può vendere sul mercato a prezzi sensibilmente superiori? Se l'offerente avesse raccolto altre azioni prima dell'annuncio di opa le avrebbe già consegnate, come ha fatto (altrimenti il 36% non ci sarebbe di certo).
Ricapitolando: il mio suggerimento è di non aderire all'opa, mantendendo le azioni. Se proprio non si desidera rischiare nulla di può vendere sul mercato a prezzo superiore.
Ci sono validi motivi, quindi, per prevedere adesioni sotto il 70%, con conseguente opa residuale con prezzo liberamente determinato dalla Consob. Occorrerà, comunque, monitorare il dato serale sulle adesioni da oggi a mercoledì, in modo da avere un'idea ancora più concreta sull'esito finale dell'offerta.
Giuseppe D'Orta
