Addebito perizia surroga (1 Viewer)

er_danix

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Vorrei sottoporvi quanto accaduto, chiedendovi consigli su come muovermi.
Ad ottobre 2014, attraverso un consulente (Life Banker), apro un conto in BNL , per alcuni investimenti. A inizio dicembre, visto i buoni tassi offerti dalla Banca, avvio una pratica per la surroga del mutuo di mia madre e di cui sono garante. La pratica è seguita da un impiegata che mi mette subito chiaro (in presenza anche di mia madre e del consulente) che la surroga era subordinata al valore della perizia: nel caso in cui fosse stata “bassa” (80% del mutuo richiesto) avrei dovuto farmi carico del costo del perito, ovvero € 250.
La perizia (13 dicembre e consegnata alla Banca una settimana dopo) va positivamente e viene avviata la pratica, che tra la tempistica per la produzione dei documenti e il periodo natalizio imminente, slitta al nuovo anno. Nel frattempo, mamma riceve un’offerta da un potenziale acquirente e chiedo se è possibile bloccare momentaneamente la pratica: mi viene detto che ho un limite di 4 mesi per “riattivarla”, oltre il quale avrei dovuto pagare la perizia. Rispettando i limiti temporali (fine marzo), riattivo la pratica. Ma da questo momento in poi succedono una serie di imprevisti causati dall’imperizia e negligenza riconducibili alla Banca: in primis c’è uno scoperto di € 1,50 (per le spese trimestrali) sul conto corrente di mia madre che blocca la CRIF. Il conto le è stato aperto per censirla (testuali parole dell’ impiegata) e tra l’altro per quanto ne sappia NON E’ OBBLIGATORIO. Risolto questo problema (che ha portato via circa un mese per l’aggiornamento della CRIF), per problemi di salute dell’impiegata la pratica passa nelle mani del Direttore. Il consulente mi informa che è tutto ok, pratica inserita e inviata a chi di competenza, e una quasi promessa di chiudere la surroga entro metà luglio. Ma dopo un lungo silenzio, mi faccio vivo e il consulente mi spiega che la pratica è tornata indietro in quanto (scusate il gioco di parole) il Direttore ha sbagliato la pratica, in quanto non pratico di mutui!!! Pratica che passa a un’altra impiegata che finalmente riesce ad inserirla come si deve ma nel frattempo si deve rifare la perizia perché passato troppo tempo; perizia che è naturalmente ok ma, con stupore dello stesso perito mi vengono richiesti dei documenti non richiesti la 1° volta e di cui non sono e NON POSSO ESSERE IN POSSESSO, in quanto di esclusiva appartenenza del venditore (che non riesco a rintracciare). Contatto l’Architetto (colui che fece la pratica di Cambio di Destinazione d’Uso dell’immobile) il quale alla mia richiesta rimane sbalordito in quanto è la prima volta che gli capita richiesta di documenti molto tecnici e che, parte di tali documenti, per legge non è obbligato a conservare. Mi dice che l’unica maniera di recuperarli è all’Ufficio Urbanistico tramite incarico (che ha un costo). Decido quindi di sospendere momentaneamente la pratica beneficiando dei soliti 4 mesi…
Il problema è che ora la Banca ha addebitato il costo della perizia, che è GIUSTO ma non è di € 250 ma bensì, udite bene, € 1.000 !!!
E vi spiego il perché: il mutuo di mia madre ha una doppia ipoteca di cui il consulente e l’impiegata erano perfettamente a conoscenza e a mia domanda se il costo della perizia era di € 250 totali, risposero SI. Inoltre il secondo giro di perizia è stato causata da errori riconducibili alla Banca; per cui ritengo giusto pagare solo € 250.
Inoltre la Banca ha preso i soldi dal conto di mia madre, che era quasi a zero (in quanto utilizzato solo per il “censimento”) e dunque mandandolo in negativo con ulteriore aggravio. Mi domando se questo operato è legale e come muovermi: raccomandata alla sede centrale, codacons, arbitrato ecc.
Ma intanto i soldi li hanno presi!

P.S. se avete anche dei riferimenti normativi a cui appellarmi…sicuramente sarete più appropriati di me
 

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