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Caccia aperta al clown che irrompe nelle scuole e lancia pigne ai prof - Corriere del Veneto
Caccia aperta al clown che irrompe nelle scuole e lancia pigne ai prof
Quattro episodi tra Verona e Padova, denunce in questura.
E lui: «Sono il dr Kegel, difendo gli studenti e la creatività»
VERONA Si presenta come un vendicatore mascherato, per le strade «si vende» come un mago del marketing: adesivi «virali » in giro per la città e l’immancabile pagina Facebook, dove raccoglie accorate segnalazioni da parte dei più giovani. I cattivi? Quelli dietro la cattedra, insegnanti che hanno avuto il torto di dare voti troppo bassi o di trattare male gli studenti. I blitz vengono pianificati in anticipo, spesso con l’ausilio di un complice, munito di telecamera: l’irruzione in classe e le pigne lanciate all’indirizzo dell’insegnante. Da ottobre, a Verona, si segnalano almeno quattro incursioni in differenti scuole: gli istituti Marco Polo e Galileo Ferraris, i licei Fracastoro e Messedaglia. Più una capatina, perfino, in università. Senza contare il giorno di trasferta a Padova, con avvistamenti in diverse scuole della provincia. Un clown con la giacca rossa, cappello verde, sulla falsa riga del cappellaio matto di Alice nel paese delle meraviglie, stile «british» a metà strada tra la psichedelia anni ’60 e Arancia Meccanica.
E la firma, dottor Kegel. Forse un omaggio a Arnold Kegel, «vero» dottore, che a metà del secolo scorso ideò gli esercizi per il pavimento pelvico utile a chi ha problemi di incontinenza. Di certo, lui non si fa problemi a contenersi, e adesso rischia anche conseguenze penali. Una professoressa, finita suo malgrado bersaglio del «dottore», l’ha denunciato alla questura. Lamentele sono giunte fino in provveditorato e le scuole pensano di tutelarsi contro quello che si configura come «interruzione di pubblico servizio ». In alcuni casi sono stati annunciati anche provvedimenti contro gli studenti colpevoli di «evocarlo». Ovvero di richiedere sul web il suo intervento. Questo, almeno, a dar retta a una segnalazione arrivata sempre via Facebook, dove uno studente che prima aveva richiesto l’intervento di Kegel, poi l’ha pregato di non venire. «Rischio la sospensione» ha scritto. Il risultato è stato che il dottor Kegel si è limitato ad una lettera indirizzata proprio alla preside di quell’istituto, invitandola ad una «maggiore elasticità mentale» e promettendole comunque una visita. Del resto, lui, il «pagliaccio», ci ha fatto l’abitudine: i video lo riprendono mentre viene inseguito dai bidelli, quando non dalla security. Siamo riusciti a contattarlo e ci ha descritto le sue gesta quasi fossero una performance artistica, un inno al «pensiero laterale »: « La pigna non è altro che un elemento di “non sense” » racconta.
«Il dottor Kegel (parla di se stesso esclusivamente in terza persona, ndr) vuole stimolare le persone a non limitarsi all’utilizzo del pensiero scientifico, logico, ma spingerle a cercare il lato illogico, irrazionale e ludico». Davanti alla denunce (vere o minacciate) non si scompone: «non ho mai arrecato danni a cose e persone, non ho mai aizzato nessuno a compiere azioni violente o pericolose». Tutto qui? No, ci sono anche dei contenuti: «Dottor Kegel ha l’obiettivo di mettere in evidenza i problemi metodologici della “scuola”, sempre meno dedita alla formazione di menti creative e flessibili, adatte alle nuove esigenze del mercato. Abbiamo bisogno di persone nuove, per metodi nuovi, per nuove competenze». Insomma, una critica al sistema. Presa sul serio da molti suoi fan. «Com’è possibile che l’80 per cento della classe abbia preso 5 o meno nella verifica?» scrive uno studente. O ancora: «Non ci lasciano andare in bagno nemmeno per urgenze, nemmeno se abbiamo sangue dal naso». Quasi un cahier de doleance della scuola veronese. Con risultati che piacciono poco agli insegnanti e anche alla questura che sta esaminando la sua posizione. Le prossime incursioni potrebbero riservare nuove sorprese.
28 novembre 2014
Il clown vendicatore degli studenti, alias dottor Kegel, fotografato nelle strade del centro storico di Verona. Ha già colpito quattro volte, di cui una in trasferta a Padova (archivio)