Asm brescia (ASM) Aem-Asm Brescia: esistono le condizioni fusione

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Aem-Asm Brescia: Caboto, esistono le condizioni affiché fusione si realizzi



La saga Aem - Asm Brescia regala una nuova puntata agli investitori di Piazza Affari. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore sarebbe stato rinviato l'incontro tra i sindaci di Milano, Letizia Moratti, e il primo cittadino di Brescia, Paolo Corsini, previsto per oggi. Una notizia che lascia con il fiato sospeso la comunità finanziaria che spera da tempo in un lieto fine sull'asse Milano-Brescia. "Se il rinvio fosse legato a problemi sulla definizione degli accordi per la fusione, la notizia non sarebbe ovviamente positiva", commentano gli analisti di Caboto che confermano il rating hold su Aem con target price a 2,9 euro ed add su Asm con target price a 5,35 euro. Secondo il broker il rinvio potrebbe essere legato alla necessità di avere maggiori chiarimenti sulla questione ASM/Endesa Italia. Ad ogni modo "A nostro avviso, esistono le condizioni affinchè l'operazione si realizzi, soprattutto per una forte volontà a livello centrale che dovrebbe superare le resistenze dalla politica locale", continuano gli analisti, che specificano: "Anche se i nostri target delle due società includono un upside da sinergie conservativo, riteniamo che il mercato reagirebbe negativamente ad una eventuale cessazione dei rapporti tra le due società".
 
Zaleski sale al 4,7%, ma Asm non fa una piega in Borsa

20/04/2007 15.30



Zaleski sale al 4,7%, ma Asm Brescia non fa una piega in Borsa. L'azione, pallida fin dalle prime battute, cede ora lo 0,09% a quota 4,8775 euro, in scia anche alla bocciataura di Citigroup che ha ridotto il rating da buy (acquistare) a hold (tenere in portafoglio) in virtù della forte performance del titolo da inizio anno. Il target price è però stato alzato a 4,7 euro da 4,4 euro.

Viceversa, la futura sposa, Aem, registra sull'S&P/Mib un rialzo dello 0,61% a quota 2,8775 euro. Proprio in vista delle nozze, la Carlo Tassara del finanziere franco-bresciano è salita al 4,7% circa del capitale di Asm Brescia dal 2,8% che risultava dalle ultime comunicazioni alla Consob.

E' quanto ha comunicato oggi il presidente di Asm, Renzo Capra, dando lettura delle partecipazioni superiori al 2% nel corso dell'assemblea dell'ex municipalizzata che ha approvato il bilancio 2006 (utile netto a 137,4 milioni e distribuzione di un dividendo di 15,5 centesimi di euro, in pagamento il 31 maggio) e dato il via libera a un programma di buy back fino al 5% del capitale da utilizzare come corrispettivo di partecipazioni o attività nell'ambito del progretto di crescita del gruppo.

L'assemblea degli azionisti della multiutility bresciana ha anche rinnovato alla presidenza Renzo Capra, per i prossimi tre anni. Insieme a Capra sono stati rieletti, in rappresentanza dei piccoli azionisti, anche Alberto Clo e Tiberio Lonati. Tuttavia il presidente ha precisato che il suo mandato è a termine. Non resterà in carica per tutti e tre gli anni.

Praticamente invariate le partecipazioni degli altri soci rilevanti di Asm in vista della fusione tra le due ex municipalizzate in trattativa da settembre. Di questo si discuterà nel prossimo incontro ai primi giorni di maggio tra i sindaci di Brescia, Paolo Corsini, e di Milano, Letizia Moratti, per decidere dell'aggregazione tra Asm e Aem.

''Ci incontreremo ai primi di maggio'', ha confermato oggi Corsini lasciando l'assemblea di Asm. Il vicesindaco di Brescia, Luigi Morgano, ha poi aggiunto che i lavori ''stanno finendo'' e che con il prossimo incontro ''si conclude'', senza però specificare se in senso positivo o negativo ai fini della riuscita dell'operazione. Mentre i tempi delle trattative per Endesa Italia saranno più lunghi.

"C'è da fare lo spezzatino di Endesa Italia. Abbiamo subito l'accordo E.On-Enel e sono iniziati i lavori per individuare quali cespiti e a quali valori. La discussione comporterà circa un mese di tempo", ha sottolineato Marco Vitale, consigliere di Asm Brescia, in merito agli accordi fra Asm e la tedesca E.On sulla destinazione dei cespiti di Endesa Italia, di cui attualmente l'azienda bresciana detiene il 20% del capitale. Secondo gli accordi intervenuti nell'ambito dell'opa lanciata da Enel-Acciona, è stata infatti stabilita la spartizione degli asset italiani del gruppo spagnolo Endesa fra E.On e Asm.

"Non escludiamo che l'annuncio ufficiale della fusione Asm-Aem possa essere posticipato per effetto dell'accordo pendente tra Asm ed Enel su Endesa Italia", afferma Susanna Invernizzi di Lehman Brothers. "Continuiamo a suggerire agli investitori di giocarsi il merger attraverso Aem, tenuto conto di un migliore total return: 6,4% contro 3,9%. Comunque la fusione resta fortemente probabile per la complementarierà delle due società. Overweight (sovrappesare in portafoglio, ndr) confermato su Aem ed equal weight su Asm".

Francesca Gerosa
 

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