Il problema è che gli americani di dollari in tasca se ne sono sempre lasciati ben pochi, sono stati abituati ad avere i debiti in tasca.
In America fallire non vuol dire perdere la faccia vuol solo dire che si è persa un'opportunità ma che ce ne sono infinite altre. Il debito detenuto non è connotato negativamente come scarsa stima del futuro ma è valorizzato come sapiente sfruttamento del presente.
E' un atteggiamento "superegoistico", falsificazione degli ideali di valorizzazione dell'individuo che sono fondanti in quella società e puntellato dalla posizione di forza assoluta che questo impero ha occupato fin dalla fine della contrapposizione con l'URSS, il suo valido avversario sullo scacchiere mondiale.
Questa struttura mentale è lo scheletro che sostiene anche il loro impero economico, è il paradigma alienante creatosi con lo sfruttamento della loro schiera di vassali e valvassori, promossi a produttori dei loro beni di consumo purchè acettassero in pagamento i loro debiti.
E l'ideologia alienata che permane in un mondo che sta cambiando e che li disintegrerà prima o poi, oppure che disintegrerà l'intero mondo.
Lo stesso Obama, così "figo", così abbronzato, così buono e, purtroppo, così evidentemente falso e debole, eterodiretto dai poteri che di questa ideologia imperiale sono i custodi, è la parte adeguata e finale di questo piano delirante partorito da dementi alienati.