ALITALIA: Commento al "piano di ristrutturazione"

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Elenco i cinque punti-cardine dell'intervento.

Trovatemi una sola parola che possa condurre ad atti concreti.

Dobbiamo leggere l'intero documento, vero, ma con queste premesse non mi attendo nulla di particolare e, soprattutto, nulla di significativo.

La mia sensazione è che il Governo sapesse di essere costretto a tirare fuori una qualunque cosa, anche inutile, altrimenti le prossime elezioni Europee (che già sanciranno un brusco calo dei consensi) si sarebbero concluse con quaranta giorni di anticipo.

I sindacati, che in questa vicenda hanno tenuto un comportamento talmente irresponsabile da scadere nella follia (in buona compagnia, intendiamoci: fino a pochi giorni fa nessuno pareva sapere che Alitalia potesse seriamente finire male), avrebbero bocciato qualunque documento avesse contenuto anche un solo accenno a riduzioni del personale.

Il risultato è un documento che, come al solito, non vuol dire un bel niente:

Progetto industriale: nessuno potrà mai farne uno serio senza poter ridurre il personale.

Ricapitalizzazione aperta al mercato: voglio vedere chi darà soldi ad una società malridotta e che, come detto, non può essere ristrutturata.

Il resto sono frasi di circostanza prese da un qualsiasi discorso di un qualsiasi politico tenuto in una qualsiasi circostanza.

Se queste sono le premesse (e quasi certamente lo sono) il crack è solo rinviato a data da destinarsi...ed anche questo è tipico.



1) Affrontare la fase di emergenza con soluzioni che garantiscano la continuità aziendale e quindi l'approvazione del bilancio 2003.

2) Definizione di "un nuovo progetto industriale finalizzato alla crescita del gruppo Alitalia secondo un modello analogo a quello proprio delle compagnie europee di riferimento, ivi compreso un coerente assetto organizzativo e societario con focalizzazione sul core business.

3) Ricapitalizzazione aperta al mercato attraverso un nuovo assetto proprietario con la partecipazione di investitori privati.

4) Il ruolo dell'azionista pubblico, essenziale nella prima fase di transizione, potrà comunque esprimersi ad ogni livello solo in termini di reale economicità e di piena compatibilità con le norme di legge interne e con le regole europee.

5) Dimissioni del CdA e nomina di un nuovo presidente-amministratore delegato, con tutte le deleghe, assistito da un consiglio di amministrazione ridotto.
 
Re: ALITALIA: Commento al "piano di ristrutturazione&qu

g.d'orta ha scritto:
Elenco i cinque punti-cardine dell'intervento.

Trovatemi una sola parola che possa condurre ad atti concreti.

Vero :rolleyes:
Par di capire che tutte le speranze siano nel nome di Cimoli, che in 7 anni ha dato una bella raddrizzata alle ferrovie (almeno dal punto di vista dei conti e bilanci... sui servizi si potrebbe aprire una gran discussione).
Ma Cimoli alle FS è partito proprio dal lasciare a casa e preprensionare un gran numero dipendenti (secondo Repubblica sono stati 50.000)... all'Alitalia uno dei punti dell'accordo con i sindacati parla proprio di non tagliare l'organico :rolleyes:
 
Re: ALITALIA: Commento al "piano di ristrutturazione&am

nel frattempo però... il popolo ci crede :rolleyes:


Alitalia, titolo ancora sospeso, ritenta alle 9,59

MILANO, 7 maggio (Reuters) - Il titolo Alitalia non riesce nuovamente a fare prezzo per eccesso di rialzo e tornerà in validazione alle 9,59, dice Borsa spa.
Alle 9,44 Alitalia segna un teorico di oltre il +26% a 0,26 euro.
Anche il bond convertibile della compagnia aerea non riesce ad aprire.
Ieri il governo ha nominato nuovo presidente e ad della compagnia in grave crisi finanziaria Giancarlo Cimoli, attuale numero uno delle Ferrovie di Stato.
A giorni dovrebbe essere pronto il nuovo piano industriale, che secondo il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi sarà basato sulla creazione di una holding con due società, una per il volo e l'altra per i servizi.
I titoli Alitalia erano stati sospesi dalle contrattazioni mercoledi mattina, in attesa di conoscere l'esito del cda che si è svolto ieri.
 
Alitalia: Ft, quello firmato ieri e' piano approssimativo

Alitalia: Ft, quello firmato ieri e' piano approssimativo

Roma, 07 mag - Il piano su Alitalia e' "approssimativo" e non menziona alcun "misura specifica di ristrutturazione" o "tagli al personale". Lo afferma un editoriale del Financial Times dedicato alla crisi dell'Alitalia e al piano approvato ieri a Palazzo Chigi.
Nel suo articolo il Ft su interroga anche sui nomi dei soggetti che si impegneranno nella ricapitalizzazione e privatizzazione della compagnia aerea. Sulla stessa linea anche il giudizio del Wall Street Journal che, con l'Alitalia, torna a dedicare un ampio articolo in prima pagina alle vicende italiane dopo il caso Parmalat.
Nell'accordo raggiunto all'ultimo minuto, dice il Wsj, non c'e' chiarezza sulle "drastiche misure" di ristrutturazione necessarie per riportare in salute la compagnia area. Cel (RADIOCOR)
 
Per me la cosa assurda è il fatto che fino a due giorni fà alcuni parlavano apertamente di possibilità di commissariamento ( e titolo ai minimi) e ieri invece tirano fuori dal cappello Cimoli e questo "piano" dicendo che non si è mai arrivati davvero vicino al commissariamento (e titolo +25% teorico).

Chissà quante di quelle 210 milioni di azioni comprate l'altro giorno sono finite nelle tasche giuste...... loro o dei loro amici.....

Qui lo dico e qui lo nego, è stata una porcata che se fatta da altri si sarebbe chiamata aggiottaggio/insider trading o giù di lì......

Che maiali..... :evil:
 
La buona notizia per il mercato è che si va verso la privatizzazione di Alitalia, benché l'impresa sia ardua, ma ungendo gli opportuni meccanismi ...
 
Re: ALITALIA: Commento al "piano di ristrutturazione&qu

g.d'orta ha scritto:
Elenco i cinque punti-cardine dell'intervento.

Trovatemi una sola parola che possa condurre ad atti concreti.

Dobbiamo leggere l'intero documento, vero, ma con queste premesse non mi attendo nulla di particolare e, soprattutto, nulla di significativo.

La mia sensazione è che il Governo sapesse di essere costretto a tirare fuori una qualunque cosa, anche inutile, altrimenti le prossime elezioni Europee (che già sanciranno un brusco calo dei consensi) si sarebbero concluse con quaranta giorni di anticipo.

I sindacati, che in questa vicenda hanno tenuto un comportamento talmente irresponsabile da scadere nella follia (in buona compagnia, intendiamoci: fino a pochi giorni fa nessuno pareva sapere che Alitalia potesse seriamente finire male), avrebbero bocciato qualunque documento avesse contenuto anche un solo accenno a riduzioni del personale.

Il risultato è un documento che, come al solito, non vuol dire un bel niente:

Progetto industriale: nessuno potrà mai farne uno serio senza poter ridurre il personale.

Ricapitalizzazione aperta al mercato: voglio vedere chi darà soldi ad una società malridotta e che, come detto, non può essere ristrutturata.

Il resto sono frasi di circostanza prese da un qualsiasi discorso di un qualsiasi politico tenuto in una qualsiasi circostanza.

Se queste sono le premesse (e quasi certamente lo sono) il crack è solo rinviato a data da destinarsi...ed anche questo è tipico.



1) Affrontare la fase di emergenza con soluzioni che garantiscano la continuità aziendale e quindi l'approvazione del bilancio 2003.

2) Definizione di "un nuovo progetto industriale finalizzato alla crescita del gruppo Alitalia secondo un modello analogo a quello proprio delle compagnie europee di riferimento, ivi compreso un coerente assetto organizzativo e societario con focalizzazione sul core business.

3) Ricapitalizzazione aperta al mercato attraverso un nuovo assetto proprietario con la partecipazione di investitori privati.

4) Il ruolo dell'azionista pubblico, essenziale nella prima fase di transizione, potrà comunque esprimersi ad ogni livello solo in termini di reale economicità e di piena compatibilità con le norme di legge interne e con le regole europee.

5) Dimissioni del CdA e nomina di un nuovo presidente-amministratore delegato, con tutte le deleghe, assistito da un consiglio di amministrazione ridotto.

Sintetizzo il mio parere sulla vicenda:

99striscione.jpg
 
Ciao Volt sarei interessato a un tuo parere su questa notizia :


Bond Alitalia ancora giù su vendite broker, dubbi piano Cimoli
MILANO, 12 maggio (Reuters) - Un'altra seduta in rosso per il bond convertibile Alitalia (Milano: AZPIa.MI - notizie - bacheca) . Il prezzo fa segnare un calo di oltre il 4% a 66,30, contro un prezzo di riferimento di ieri di 69,14. Ad affossare le quotazioni sono le vendite dei broker esteri, che hanno comprato la settimana scorsa, e i timori sulle mosse di Giancarlo Cimoli.
La flessione dell'obbligazione - arretrata, nel giro di tre sedute, di quasi dieci figure - è particolarmente eclatante se confrontata con l'andamento dell'equity, oggi pressoché invariato a 0,24 euro.

I trader, per motivare questa discesa, citano innanzitutto il fatto che i broker esteri hanno fatto il pieno di bond la settimana scorsa, quando le quotazioni sono precipitate fino a 50, e ora stanno vendendo.

"Gli esteri sono tutti venditori. E di compratori non ce ne sono", sostiene un operatore.

Oltre a queste ragioni di mercato, ci sono fattori legati alle prospettive della compagnia che spiegano la discesa, questa settimana, del convertibile.

Il mercato, spiegano i trader, guarda con timore al piano industriale che sta preparando Cimoli e le cui linee fondamentali saranno illustrate domani, in occasione del cda. Non è escluso che le perdite di 511 milioni di euro nel 2003 e il rosso del primo trimestre di quest'anno spingano il nuovo numero uno di Alitalia a decisioni penalizzanti per i detentori del bond convertibile. I trader temono che, in caso di ricorso a provvedimenti straordinari, gli obbligazionisti verrebbero penalizzati, incorrendo, per esempio, in una sorta di default tecnico.

Carcarlo
 
La "stranezza" tra azione e bond non è tale, è la convertibile (su cui le forti vendite ci sono state molto prima rispetto all'azione, come facemmo notare) ad essere il punto di riferimento di mercato per quanto accade ad Alitalia.

Certamente chi ha comprato (magari fuori mercato, mentre il titolo era sospeso) vende ed incassa il gain, anche se deve scontrarsi con l'assenza di compratori.

Meno probabile, secondo me, un intervento sulla convertibile: l'abbattimento del capitale per perdite (riduzione del nominale) si fa sulle azioni e non sulle obbligazioni. Inoltre, suonerebbe davvero male una qualche decisione sulla convertibile a pochi giorni dal "salvataggio" e senza aver nemmeno iniziato a lavorare sugli altri aspetti.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto