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Dal sito http://www.smau.it/smau/view_NO.php?IDcontent=22757
rilevo questa nuova truffa di cui copio la parte introduttiva, l'argomento anche di altri autori è reperibile con facile ricerca web , alcuni esempi sono questi :
http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/scienza_e_tecnologia/truffawe/truffawe/truffawe.html
http://webnews.html.it/news/2060.htm
http://www.apogeonline.com/webzine/2004/05/10/02/200405100201
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Allarme phishing: banca belga allerta i propri clienti
Il phishing fa paura non solo ai clienti e alle banche americani, adesso spaventa anche gli istituti di credito europei, tanto da indurli a mettere in allerta la clientela, rischiando di creare allarmismi ingiustificati. Negli USA, dove il phishing è nato e si sta diffondendo a macchia d’olio, i dati sono allarmanti.
a cura dell’Avv. Annarita Gili
Nel mese di aprile 2004 il fenomeno ha raggiunto quota 1.125 persone colpite, un dato tre volte superiore rispetto al mese precedente; questo secondo quanto comunicato dall’Anti-Phishing Working Group (APWG), organismo americano che registra gli attacchi di questo genere. Comparando questi valori con le cifre del mese di novembre, le frodi sono state quaranta volte più numerose. La banca americana Citibank è stata la più colpita nel mese di aprile, insieme al sito di aste online eBay.
Ma cos’è il phishing? Si tratta di un nuovo genere di truffa online, ancora poco conosciuta, soprattutto in Europa, dove risulta quasi assente, per il momento. I pirati informatici creano indirizzi e-mail fasulli che sembrano appartenere a istituti bancari noti. Utilizzano poi questi account di posta per inviare messaggi ai clienti delle banche prese di mira. Si tratta di e-mail che, con svariati pretesti, chiedono agli utenti di comunicare il numero di conto, il codice segreto o le generalità. La stessa procedura viene adottata quando, al posto dell’indirizzo e-mail, è il sito Web a essere fasullo, realizzato appositamente a scopo di truffa.
Una volta carpite le informazioni necessarie agli ignari clienti, il gioco è fatto. La loro identità online viene usurpata e il conto corrente svuotato. Oltre al danno economico per il correntista e per la banca, il pericolo maggiore è la perdita d’immagine da parte degli istituti finanziari, che rischiano la fuga in massa dei clienti. La battaglia va dunque combattuta su più fronti. Per prima la prevenzione, poi la sensibilizzazione e, infine, il ricorso ad azioni legali. .. ..... .. segue ......
http://www.smau.it/smau/view_NO.php?IDcontent=22757
rilevo questa nuova truffa di cui copio la parte introduttiva, l'argomento anche di altri autori è reperibile con facile ricerca web , alcuni esempi sono questi :
http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/scienza_e_tecnologia/truffawe/truffawe/truffawe.html
http://webnews.html.it/news/2060.htm
http://www.apogeonline.com/webzine/2004/05/10/02/200405100201
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Allarme phishing: banca belga allerta i propri clienti
Il phishing fa paura non solo ai clienti e alle banche americani, adesso spaventa anche gli istituti di credito europei, tanto da indurli a mettere in allerta la clientela, rischiando di creare allarmismi ingiustificati. Negli USA, dove il phishing è nato e si sta diffondendo a macchia d’olio, i dati sono allarmanti.
a cura dell’Avv. Annarita Gili
Nel mese di aprile 2004 il fenomeno ha raggiunto quota 1.125 persone colpite, un dato tre volte superiore rispetto al mese precedente; questo secondo quanto comunicato dall’Anti-Phishing Working Group (APWG), organismo americano che registra gli attacchi di questo genere. Comparando questi valori con le cifre del mese di novembre, le frodi sono state quaranta volte più numerose. La banca americana Citibank è stata la più colpita nel mese di aprile, insieme al sito di aste online eBay.
Ma cos’è il phishing? Si tratta di un nuovo genere di truffa online, ancora poco conosciuta, soprattutto in Europa, dove risulta quasi assente, per il momento. I pirati informatici creano indirizzi e-mail fasulli che sembrano appartenere a istituti bancari noti. Utilizzano poi questi account di posta per inviare messaggi ai clienti delle banche prese di mira. Si tratta di e-mail che, con svariati pretesti, chiedono agli utenti di comunicare il numero di conto, il codice segreto o le generalità. La stessa procedura viene adottata quando, al posto dell’indirizzo e-mail, è il sito Web a essere fasullo, realizzato appositamente a scopo di truffa.
Una volta carpite le informazioni necessarie agli ignari clienti, il gioco è fatto. La loro identità online viene usurpata e il conto corrente svuotato. Oltre al danno economico per il correntista e per la banca, il pericolo maggiore è la perdita d’immagine da parte degli istituti finanziari, che rischiano la fuga in massa dei clienti. La battaglia va dunque combattuta su più fronti. Per prima la prevenzione, poi la sensibilizzazione e, infine, il ricorso ad azioni legali. .. ..... .. segue ......
http://www.smau.it/smau/view_NO.php?IDcontent=22757