ciao a tutti e pronti per la
discesa
Analisi Tecnica, Fondamentale e Macroeconomica:
A questo punto un'analisi intramarket è d'obbligo. I recenti rialzi del petrolio che hanno portato i corsi a ridosso della resistenza posta a 60$ a barile, i mercati obbligazionari che nonostante gli ultimi storni si trovano sempre vicini ai massimi storici, le borse che sembrano di non risentire affatto della fatica di due anni di continui rialzi, il rapporto Euro/$ che si trova in prossimità del supporto posto a 1,19. A tutti questi dati non possiamo non aggiungere che la volatilità delle borse è ai minimi storici. Questo è lo scenario, ma che interpretazione dare a questi movimenti? Cosa si aspettano i mercati ed a cosa stanno puntando?
Prima vediamo cosa non si aspettano; i mercati obbligazionari non si aspettano inflazione, visto che i tassi di lungo periodo non sono mai stati così bassi da alcuni decenni, ma non si aspettano nemmeno una crescita vigorosa dell'economia mondiale, altrimenti lo spread tra tassi a breve e tassi a lungo sarebbe più elevato. Qui il dilemma che recentemente ha sollevato anche Greenspan, visto che i mercati delle commodities tra cui, fra tutti, spiccano il rame ed il petrolio, invece si aspettano una crescita sostenuta, a giudicare dai recenti rialzi, e le borse non sono da meno visto che incorporano tassi di crescita degli utili abbastanza alti. Chi sbaglia? E soprattutto, veramente c'è qualcuno che sta sbagliando?
Con questo ragionamento possiamo cercare di interpretare cosa si aspettano i vari mercati, qual'è cioè, la mappa di riferimento. Le risposte possibili sono due: o siamo di fronte ad un grande bluff che comporterà un improvviso aumento dei tassi e/o un crollo repentino delle borse, oppure siamo alle porte di una nuova età dell'oro con tassi di crescita della produttività tali da compensare le spinte inflazionistiche e garantire uno sviluppo economico sostenuto in assenza di inflazione nel lungo periodo. Inutile dire che propendiamo per il primo scenario, anche perchè il secondo, storicamente, si è sempre realizzato in presenza di nuove scoperte tecnologiche o di nuovi processi produttivi su larga scala, che adesso non riusciamo a scorgere. L'unica novità è l'affacciarsi della Cina sui mercati mondiali, un mercato di un miliardo di possibili consumatori, anche se per adesso, tutti sembrano paventare che siano anche un miliardo di possibili produttori e di possibili lavoratori a basso costo, quindi dei competitors imbattibili che invece di creare ricchezza la metteranno in pericolo. Qui entriamo nel campo delle ipotesi e dei se e dei ma che non ci appartengono. Per capire cosa ci aspetta dobbiamo monitorare attentamente le direttrici macroeconomiche e dei mercati e vedere se alcuni movimenti o alcuni indicatori potranno far diradare le nebbie che per adesso circondano il futuro economico mondiale.
Segnali tecnici
Molti indici hanno dei possibili doppi o tripli massimi in formazione. La media mobile a 100gg. ha sforato al ribasso la media mobile a 200 gg. (segnale negativo).
Il nostro Debitower Index di breve periodo che altro non è, che la sintesi di più indicatori tecnici di breve (come l'RSI, il Chaikin Oscillator, l'Accumulation Distribution Line) è in posizione di negatività. Noi di Debitower Capital dal punto di vista tecnico assegniamo il 20% delle probabilità ad uno scenario rialzista, mentre il 60% ad un movimento ribassista ed il 20% ad un andamento laterale.
Analisi Cot
L'analisi dei COT settimanali sullo S&P'500 indica che i commercial hedgers hanno temporaneamente bloccato l'apertura di posizioni ribassiste (non lo facevano da tre settimane) mentre i large trader(i fondi comuni ed i grandi investitori)continuano a prendere profitti e chiudono le loro esposizioni lunghe. I piccoli tradercontinuano ad acquistare. Lo scenario COT, sta quindi evolvendo verso una situazione di stallo che potrebbe comportare nuove discese di breve periodo (i piccoli trader stanno sempre dalla parte sbagliata del mercato).
Analisi Macroeconomica e Fondamentale
"I p/e prospettici medi dello S&P'500 sono praticamente invariati nell'ultima settimana. Gli analisti hanno lasciata invariata la previsione sulla crescita degli utili del secondo semestre 2005. Il ritocco è stato di poca entità ed è stato dovuto al semplice rialzo dei prezzi delle azioni, tanto che siamo ancora lontani dalla media storica dal 1988 ( per maggiori dettagli clicca qui ) ad oggi il livello di equilibrio potrebbe spostarsi verso la media storica dal 1935 ad oggi che è decisamente più bassa per via dell'aumento dei tassi d'interesse e di una stabilità della crescita economica, evidenziata dall'appiattimento della curva dei tassi. Il nostro target di breve periodo,rimane a 1.319 (rispetto ai 1.388 dello studio del 04 Maggio e 1.327 del 26 Maggio), circa, cioè a 23,50 di p/e medio prospettico calcolato sui risultati dell'ultimo trimestre 2005 (mentre oggi siamo a 19,92), con cadenza temporale posta ad un anno da oggi. Da un po' di tempo abbiamo introdotto anche un altro metodo di valutazione che tiene conto delle attese sul mercato e quindi non si basa solo sulla ricerca del valore fondamentale oggettivo, ma tiene conto di un insieme di dati soggettivi. Il valore target a fine anno così calcolato diventa 1.276 tenendo conto della differenza di p/e attesi tra adesso ed il periodo finale (18,38). Possiamo, quindi affermare che la forchetta 1.276-1.319 rappresenta la nostra area target annuale. Il mercato, quindi dovrebbe crescere da qui a fine anno tra il 6 ed il 9%.
Previsione
Siamo molto vicini ai target annuali. Noi di Debitower Capital ci attendiamo una probabile discesa a breve.