Amor, ch'a.....

Fernando'S

Forumer storico
"Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese di costei piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona. "

Dante "La Divina Commedia"
INFERNO - Canto V

Amor, ch'a nullo amato amar perdona" si riferisce a quell'amore umanamente sconosciuto che, anche se per nulla è ricambiato, perdonare sa l'amore per il quale il suo sentimento non fu corrisposto.
Questo sentimento, che sa dare amore senza chiedere amore, conquistò in modo così completo la persona amata che, come vedi, non l'abbandona neanche dopo la morte.

Rifer:
http://www.investireoggi.it/forum/viewtopic.php?p=436861#436861
 
La morte non ha più potere perchè
non può togliere ciò che è accaduto oggi
ma questo post m'angoscia assai
non posso svegliarla
mi direbbe.
come pensi che io possa morire
e lasciarti solo
come puoi pensare che la morte ci separi


ed io risponderei

la morte non mi puo togliere nulla
che tu non mi possa donare
nel giro di un attimo

perchè il tuo amore
è più forte della morte


e mi sovvien la frase detta oggi

ed eccomi perduto

non posso svegliarti per chiederti spiegazioni
devo aspettare domani

basterebbe sentire il tuo respiro, ma potresti svegliarti...

io dico di amarti
e tu mi doni amore
sempre sempre
e più dico di amarti
più tu doni amore
e se smetto di dirlo
tu ami lo stesso

non ditemi mai che il mio amore può morire
 
[SILENZIO! QUALE LUCE IRROMPE...]

Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!
 
Fernando'S ha scritto:
[SILENZIO! QUALE LUCE IRROMPE...]

Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
!

Escludo apriori e a posteriori
la validità della affermazione
suddetta, in quanto la signorina giulietta
non può certamente superare
nè in bellezza, nè in grazia, nè in altro
la pallida luna che da oltre 40 anni
risplende nel nordovest italico

chiedete agli elleni
 
Fernando'S ha scritto:
[SILENZIO! QUALE LUCE IRROMPE...]

Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.

Esatto parlano gli occhi
caro Shakespeare
ma poi tutto il resto...
il tono della voce
come se il tempo fluisse.......
Parla il naso, con la leggera incavatura
che ricorda tanto una dama del cinquecento........
Parla lo sguardo
Parlano le labbra sottili.
Tutto parla
e tu tutto ascolti.
 
Fernando'S ha scritto:
[SILENZIO! QUALE LUCE IRROMPE...]

Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!

C'è di più
il volto si illumina e trasale
la guancia via via diventa più vellutata
e sembra sognare
e ti racconta favole incredibili
 

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