Analisi per trading di posizione su Euro/Usd

Oggi e' indispensabile avere una minima cultura finanziaria a pari passo di saper leggere e scrivere ,usare un computer e conoscere almeno una lingua straniera

E' una legge naturale per fare gain non hai bisogno di altro che di una buona analisi

Ricordo solamente a chi subisse il fascino di questo mercato che come qualsiasi altro strumento necessita di studio e preparazione

Il mercato non regala niente e nessun pasto e' gratis

Molte esposizioni leggere e disinvolte possono far nascere piu' di una illusione

Il forex e' affascinante e sotto certi aspetti forse piu' facile ma come in ogni altro mercato lavoro professione occorrono tecniche e metodo

Non e' il paese dei balocchi

Il mondo reale con cui dobbiamo confrontarci e' fatto anche di un pezzo di carta e di una matita su cui annotare tante operazioni virtuali seguendo un metodo e poi analizzare i risultati

Se sono buoni forse e' peggio che se sono scarsi quindi un consiglio ripetere l'esperimento
Se sono ancora buoni o state barando con voi stessi oppure potete incominciare a fare qualche operazione


E' in fase di completamento un testa e spalle che da' un target per il cambio euro/usd a 1,10 entro 6/8 mesi , l'analisi fondamentale e altri elementi di analisi mi fanno supporre a un valore di cambio nel medio periodo(tre mesi ) a 1,20

Non e' l'unica moneta (il dollaro) che considero premiante sull'euro nel medio periodo ma mi limito nell'intervento , nel medio periodo i giochi sono fatti anche se capisco poco di forex e quindi prendetela come ogni qualsiasi altra libera interpretazione e analisi del mercato

Per me le forze in campo non sono paritarie a 1,28 ma fortemente sbilanciate pro euro che al momento non ha la forza ne' i fondamentali per sostenere ancora a lungo queste quotazioni , e' la mia semplice opinione .


Chiaramente non ho la sfera di cristallo e io non becco tutte le ripartenze quindi solo in una logica di portafoglio a 360° ho ritenuto opportuno soppesare alcuni strumenti in valuta su valori di cambio superiori a 1,28 a partire da un semplice conto in dollari

Replichero' a qualsiasi intervento che non sia offensivo per il resto e' il mercato a fare la selezione come sempre non io o altri quattro gatti che hanno la pretesa di volere imporre le loro ragioni senza un sereno contradditorio

Quando leggo interventi dove alcuni movimenti vengono classificati di natura tecnica ecc ecc dovuti a riposizionamenti ecc ecc e che il mercato va dove gli pare ecc ecc anche se un fondo di verita' lo riconosco mi si arriccia un po' il naso ,segno che evidentemente mi sfugge qualcosa

Quando ci sono delle scadenze tecniche imminenti non c'e' sito di finanza o personaggio che non tiri fuori questa ciliegina

Gli sviluppi bearish non si sono fatti attendere quando tutto o quasi presupponeva un target sopra 1,30 e' arrivata la doccia fredda

Adesso se rimarremo sotto 1,2740 verra' confermata la tesi ribassista anche nel breve periodo ??

Per me si

Chi utilizza delle analisi complesse per operare non segue ciecamente la strategia ma la verifica costantemente sul mercato , aiuta non poco nelle scelte operativa (fintanto che resta valida ) ma se saltano gli schemi si naviga a vista o meglio ancora si chiudono le operazioni e con molta calma si procede ad una nuova analisi

Molti operatori in certe fasi di mercato si astengono dall'operare o riducono fortemente l'operativita' cio' e' dovuto in parte alla continua ricerca dei periodi piu' profittevoli dove si cerca la massima perfomance evitando le fasi
piu' incerte dove non e' possibile adottare una strategia potenzialmente premiante

In soldoni non si operare sempre e comunque bisogna saper anche aspettare


La caduta correttiva da 1.2978 è giusto il primo scalino di un più grande rintracciamento con 1.2450 come secondo scalino ?

Da parte mia saro' prudente circa i segnali di inversione da 1.2450 di EUR/USD e' il supporto che potrebbe indicare la fine della caduta da 1.2937

Nel breve finche' rimaniamo sotto 1,2690 (semaforo giallo ) e 1,2720/1.2740(semaforo rosso ) un ulteriore discesa dovrebbe seguire.

Sopra 1,274 si torna monitorare la situazione

Un saluto

Di analisi sbagliate ne faro' sicuramente anche io e ne prendero' atto senza accusare il mercato le mani forti o chiunque la pensi diversamente

Io vedo a 1,2720 il livello che se ripreso puo' nel breve attenuare operativamente uno short complessivamente di medio periodo .

E' chiaro che tra le onde di breve ci possono stare anche i long ma la mia tesi sposa una posizione short con il dollaro in recupero

Ho azzardato un target ambizioso vedremo

Se ho capito bene molti sono propensi che questa sia un'onda correttiva da cui dovrebbe partire una gamba rialzista con target 1,30 / 1,35 tra l'altro vengono portati a supporto di questa tesi un serio pericolo sulle reali condizioni dell'economia Usa a cui per il momento sinceramente non credo ,un rallentamento e' quasi certo ma riprendero' il discorso successivamente

Se ognuno rimane al suo posto avremo diverse chiavi di lettura e sara' interessante il sereno confronto

Nel medio periodo c'e' da approfondire quale significato si vuole dare a questo movimento

Come sempre idee e non certezze

Ricordo che dal mio punto di vista e' importante riuscire a definire uno scenario di breve-medio termine nel quale successivamante adottare tutte le strategie del caso anche in chiave intraday

Chi utilizza delle analisi per operare non segue ciecamente la strategia ma la verifica costantemente sul mercato non ho la presunzione di far passare le mie considerazioni come esaustive ne' mi offende sapere che le possiate giudicare incomplete perche' senz'altro lo sono

E' semplice andare d'accordo , nel mondo ci sono opinioni diverse anche su cose molto piu' importanti di un'analisi di mercato

I piu' intelligenti cercano di mediare e di capire i piu' ca.xxoni (la maggioranza purtroppo ) insultano e cercano la lite l'odio la denigrazione la violenza verbale se non peggio .

Io ad esempio mi astengo dal fornire i miei spunti operativi per mille motivi ma non ho la presunzione di far passare i miei ragionamenti per tali faccio quello che ritengo opportuno e soprattutto quello che posso in un libero spazio

Non c'e' nella di male nell'essere non esaustivi io lo sono e non mi offendo se qualcuno me lo fara' notare


Le valute a più alto rendimento tenderebbero a subire un deprezzamento che
compenserebbe i guadagni ottenuti dai differenziali di tasso ??

Ci si è chiesti e si e' verificato se più alti rendimenti nominali conducano a maggiori rendimenti effettivi allorché si tiene conto delle variazioni del cambio ?

Si può unicamente evincere che può esservi un certo
margine di manovra ma la relazione non e' attendibile per tutte le valute e non si mantiene valida per tutti i periodi.

Con questo non si vuol dire che non ci possano essere elementi validi a supporto di una visione ribassista sul dollaro ma che non possono essere unicamente ricercati in alcuni aspetti per quanto importanti sotto gli occhi di tutti

La validità dell’ipotesi della parità scoperta di tasso d’interesse viene così delusa analizzando i risultati ottenuti per scadenze e orizzonti di investimento coincidenti.
Sulla base di queste risultanze, resta aperta la questione dell’affidabilità dei risultati per una data coppia di valute e della loro solidità per coppie valutarie diverse.

L’economia degli Stati Uniti, operando a livello mondiale come un comparto ad alta crescita, da un lato attrae capitale, dall’altro, attraverso le importazioni, e' il maggior sostegno della stessa economia mondiale.

La stabilizzazione macroeconomica è stata sempre alla base dello sviluppo delle economie di maggior successo. Il mantenimento di questa stabilità, della solidità dei parametri fondamentali dell’economia, è compito precipuo dei governi e delle banche centrali.

A parte quello che sanno ormai tutti o quasi la vera incognita oggi e'
il potenziale di diffusione dell’euro.
In particolare, ci si chiede in che misura l’euro
possa sostituirsi al dollaro nel suo ruolo di valuta di riferimento nelle transazioni finanziarie e commerciali internazionali


Fonte Bce

Ipotesi relative al contesto internazionale

Secondo le attese, il contesto esterno all’area dell’euro dovrebbe rimanere favorevole .
L’espansione del PIL negli Stati Uniti resterebbe vigorosa, sebbene in lieve diminuzione, e quella nei paesi asiatici diversi dal Giappone si manterrebbe su livelli ben al di sopra della media mondiale, anche se leggermente inferiori rispetto agli ultimi anni. Le proiezioni indicano che la crescita nella maggior parte delle altre grandi economie continuerà inoltre a essere dinamica.

Nel complesso, si prevede che l’espansione del PIL mondiale all’esterno dell’area dell’euro si collochi, in media d’anno, intorno al 4,9 per cento nel 2006 e al 4,5 nel 2007. Il tasso di incremento della domanda nei mercati di
esportazione dell’area dovrebbe portarsi a circa il 7,3 per cento nel 2006 e il 6,9 l’anno seguente.

Gli squilibri nelle bilance dei pagamenti fra le più grandi economie mondiali, prime fra tutti Stati Uniti e Cina, hanno messo in allarme il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), preoccupato della stabilità dei mercati e dell'eccessivo deprezzamento del dollaro . Una possibile soluzione potrebbe essere una rivalutazione dello yuan e una maggior apertura di Pechino ai prodotti statunitensi. Le previsioni dell'Fmi sulla crescita globale nel 2007 rimangono comunque positive e pari al 4,9%.

Trarne delle considerazioni operative nel breve periodo e' fuorviante ,anche dalle notizie catastrofiste di personaggi che se credessero a quanto scrivono o riportano non sarebbero a mio modo di vedere alla ricerca di 10 pips come tanti


Sarebbe bello parlarne insieme se proprio vogliamo dare al mercato qualche singolare aggettivo e vedere come e quali dati possono essere usati come indicatori di debolezza o forza sui cross valutari

A me la definizione di mercato truccato per almeno cento ragioni non piace , il contraddittorio e' momento di crescita e non distruzione di conoscenza a tutti i livelli .

La piu' importante e ancora da nessuno contestata (come e' suo diritto ) e' la seguente :

quale persona intelligente specula in un mercato truccato , quale investitore investe i suoi risparmi in un mercato truccato

L'invito a partecipare e' rivolto a tutti come e' nello spirito di tutti i forum democratici del mondo

Poi io ne approfitto per ripassare un po' la vostra bella lingua visto e considerato che verro' presto per 2 settimane a Milano e 1 a Roma ( in vacanza )

Il grafico metterebbe in evidenza che lo spread per quanto influisca sul rapporto di valuta non e' decisivo o per meglio dire per quanto ci possa essere una correlazione significatica nel trend primario da' ampi margini di decorrelazione e non parliamo di pochi punti ,leggete bene il grafico

nel 2005 c'e' qualcosa di piu' di una semplice decorrelazione ,corretta in parte nel 2006

A livello grafico resta valido quanto segnalato piu' di una settimana fa indicai 1,2720 come livello in cui riconsiderare alcune valutazioni short e adesso si puo' anche essere piu' precisi 1,2720/1,2740 ,se non ripreso in andremo diretti a 1,24 e poi ne riparliamo, nessuna certezza ma solo chiarezza nell'esporre la propria idea
 
Non c'e' bisogno piu' di tanto di cambiare le carte in tavola tutti i giorni

La sera noto la quasi totale assenza di interventi segno che siete per lo piu' trader ,scalper piu' o meno part time o full time pochi i trader di posizione o che considerano piu' livelli di intervento in frame temporali diversi

In prima analisi mi viene in mente senza rifarmi ad altri articoli quali altre incognite possono nascondersi in un dollaro molto debole con un'economia americana in difficolta' .

A chi venderanno le loro merci i cinesi ?? E gli europei ??

Equilibrio nel libero mercato altrimenti per effetto domino cascano tutti e allora si che non dovremo piu' preoccuparci delle nostre posizioni sul forex ma di qualcosa di piu' importante

L'importanza degli Usa e del dollaro non nasce dal nulla , non e' antieuropeismo ma realta' nel bene e nel male

E' l'america che vuole un dollaro debole in questo momento non e' certo merito di nessun altro con tutti i distingui del caso

Se ci sara'un fisiologico rallentamento e la Federal si vedra' costretta a tagliare i tassi USA o piu' probabile a lasciarli invariati e la Bce va verso l'obbiettivo di 3,5% (auguri ) in tutti i casi non c'e' nessuna correlazione evidente che permetta di stabilire con buona approssimazione uno scenario con dollaro debole per questo motivo , sul grafico di prima e' evidente che la previsione di un euro a 1,35 piuttosto che a 1,20 non si possa ricavare se non in minima parte da questo dato

Inoltre non vi e' dimostrazione alcuna che alcuni importanti paesi abbiano l'intenzione di vendere dollari al piu' presto sul mercato come ipotizzato da molti


Nel breve periodo trovo interessante questo articolo

Due sono gli eventi di rilievo

(1) intervento del Vice-Ministro delle Finanze tedesco sull'eccessiva debolezza dello yen (giovedì)

(2) intervento del Governatore della Bank of Japan sull'eccessiva forza dell'euro nei confronti del dollaro e dello yen (venerdì)

In settimana pare essersi rotto un equilibrio :

(a) la rottura al ribasso di 1.2725 per euro/usd

(b) la risalita dello yen contro euro

Io sono abituato a credere a quello che vedo

Il fatto che poi vada dove le forze sono piu' forti e' la cosa piu' naturale e scontata del mondo da sempre alcuni elementi politici-economici-speculativi hanno in certi periodi piu' peso e' nella logica del libero mercato

Per questa ragione se dico se si dovesse scendere ancora non saranno terribili forze oscure o losche congiure ma logiche di mercato come il contrario

Molti siti internazionali erano prima orientati sul long da 1,285 poi visto che scendeva deciso parlavano di onda correttiva (ipotesi questa da non sottovalutare ;perche' mancherebbe l'ultima gamba al rialzo prima dell'inevitabile allineamento dei valori ai fondamentali di cambio per me 1,10 ) ) con target 1,264 ( e ci siamo ) o 1,245 adesso sono tendenzialmente short il tutto in meno di 10-15 giorni
 
L'economia americana è chiaramente in rallentamento, ma non è il caso di essere pessimisti al riguardo

Riteniamo piuttosto che si tratti di una decelerazione salutare, poiché i consumi stavano crescendo a un ritmo non sostenibile.

La spesa è in flessione, anche se siamo ancora lontani dai confini della recessione. A nostro avviso vi è ancora possibilità di aumentare il credito, in particolare nel settore industriale, ma anche in qualche misura in quello dei consumatori.
L'abbondante collaterale offerto dal mercato immobiliare non sembra infatti essere destinato a scemare, nonostante la frenata delle quotazioni.

Per sintetizzare, direi che si tratta di una pausa salutare per gli Stati Uniti. Una modesta e temporanea decelerazione, in un contesto sottostante tuttora piuttosto sano.

Riteniamo che la tendenza dei tassi d'interesse negli Stati Uniti sia ancora al rialzo.

Avremo questa pausa, e nei prossimi due/tre mesi, mentre la Fed starà ferma, molti operatori sui mercati inizieranno persino a parlare di riduzioni dei tassi d'interesse. Non vogliamo ignorare le implicazioni che ciò potrà avere per i mercati.


Ciò manterrà sicuramente bassi i rendimenti obbligazionari per qualche tempo, anche se a nostro avviso prima o poi, se l'economia americana manterrà questi ritmi, la Fed riprenderà i suoi interventi restrittivi. I tassi d'interesse sono ancora in aumento nell'area dell'euro, in Svizzera, nel Regno Unito e in Asia, dove permane un orientamento restrittivo in campo monetario.

Nonostante la pausa della Fed, non punteremmo comunque su un crollo del dollaro.



fonte Credit Suisse 17.08.2006
 
Che ci siano delle difficolta' imminenti a sostenere un alto livello di crescita negli Usa e' evidente

Trovo la stampa italiana troppo severa rispetto ai giudizi e alle valutazioni del resto del mondo ad esempio in Svizzera e in Germania non trovo tutta questa enfasi nel valutare critica la situazione

Senza contare che se mai entrasse in crisi l'america cio' comporta sicuri riflessi immediati nel resto del globo

Il Canada ed il Messico, le esportazioni verso gli Stati Uniti rappresentano più del 25% del loro P.I.L.

La Cina è inoltre vulnerabile; le esportazioni rappresentano circa 35% del relativo P.I.L. e gli Stati Uniti sono, di gran lunga, il più grande cliente.

Il resto del mondo è non preparato per un clima molto differente

Usa

In primo luogo, le autorità degli Stati Uniti devono evitare gli eccessi del consumo

La politica fiscale dovrebbe essere usata per creare l'alternanza fra consumo e risparmio.

Ridurre il deficit corrente

Nel resto del mondo

devono muoversi attivamente per abbracciare le politiche che amplificano il consumo interno e diventare meno dipendenti dal consumatore americano

Uno stimolo al consumo globale non funzionerà senza riforme strutturali del mercato del lavoro in Europa ed in Giappone.

La Cina inoltre deve amplificare la domanda di beni di consumo.

Il FMI (fondo monetario internazionale) recentemente si è mosso per effettuare un nuovo processo multilaterale di consultazione e di sorveglianza che inizialmente include gli Stati Uniti, l'Europa, il Giappone, la Cina e l'Arabia Saudita.

Sembrano tutti decisi nel voler ritirare la liquidità eccedente.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel, la nuova testa del G-8 per l'anno prossimo, sembra risoluto nel voler mettere al centro il dibattito sulla politica monetaria

Un deprezzamento significativo del dollaro US ha potuto fornire una scorciatoia alla riequilibratura globale.

Mentre quello può essere il caso nel passato, non è così oggi.

La politica deve svolgere un ruolo molto più attivo nel evitare un tal risultato richiamando le cause alla radice degli squilibri globali.

Questo mi sembra un commento equilibrato dove non si fa tifo da stadio per uno o per l'altro e dove si mettono da parte nazionalismi e interessi di parte
 

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