ho capito che siamo alla mercé della mafia che potrà sapere quanti spiccioli abbiamo
siamo diventati peggio degli schiavi di egiziana memoria... allora gli ebrei potevano detenere l'oro mentre oggi ci vogliono derubare di tutto
Comuni e Regioni potranno entrare nei conti correnti dei cittadini.
Sul segreto bancario cadono quindi gli ultimi veli perché dopo l'Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza, d'ora in avanti anche gli enti locali avranno libero accesso all'archivio dei rapporti finanziari.
Una vera rivoluzione con effetti potenzialmente dirompenti per non dire pericolosi. E con il diritto alla privacy, tanto per citarne solo uno, a rischio violazione.
Ad aprire la porta ai funzionari dei Comuni e a quelli regionali e provinciali è una norma del maxi-emendamento al Decreto semplificazioni, norma camuffata dietro rimandi e commi tanto da risultare difficilmente intellegibile ai più. E, come spesso accade con le materie fiscali, passata sotto silenzio.
IL NODO
La delicatezza delle informazioni relative ai rapporti di natura bancaria, ovvero su saldi e movimenti, aveva consigliato, almeno finora, un uso molto prudente di questo strumento anti-evasione, selezionando i soggetti abilitati ad accedere ai dati sensibili. La stessa Guardia di finanza non aveva un vero e proprio accesso diretto a tali informazioni, dovendo necessariamente ottenere il via libera dall'Agenzia delle entrate. Pochissimi poi e super tracciati gli alti funzionari in grado di aprire i files per vedere entrate e uscite mensili, investimenti finanziari, stipendi, libretti postali, incassi, e depositi. Tutele e meccanismi studiati ad ho per impedire violazioni pericolose ma che al momento non sono indicati da nessuna normativa specifica per gli enti locali.
LA PLATEA
Nel decreto approvato dal governo è scritto nero su bianco all'articolo 17 bis che Comuni, province, regioni e, in generale tutti gli enti locali, per «semplificare» il processo di riscossione delle loro entrate potranno accedere non solo ai dati dell'anagrafe tributaria, ma anche a quelli estremamente sensibili, contenuti nell'archivio dei rapporti finanziari. L'ingresso in massa degli enti locali rafforza il Grande fratello fiscale e dilata a dismisura il numero dei soggetti in possesso dei poteri di controllo. La norma se da un lato allarga il campo d'intervento, dall'altra non affronta tutta una serie di problematiche relative ai controlli a monte.
2. «SENZA PALETTI SI RISCHIANO TRUFFE, FRODI E VOYEURISMO»
Andrea Bassi per ''Il Messaggero''