Terna (TRN) Anche Lei stacca in giugno

tontolina

Forumer storico
dal grafico si nota che il MT mensile è ancora long e dinenterà short se questo mese chiuderà sotto il minimo di 2.07

quindi aspettare la data di stacco prima di shortare
 
il MainTrend Mensile è divenuto ribassista
questo anticipa che il trend di lungo non è più rialzista per occhio alle operazioni long.

anche il MT settimanale è ribassista


MT daily: dopo il minimo 2.027 del 20/06/2006 sta tentando di mettersi long sopra 2.07 con stop sotto 2.04

ciao
 
mi pare che la CDP debba vendere
o
ENEL
oppure
TERNA

il governo italiano ha fatto sapere di ritenere strategica Enel

per cui il 29,9% è in vendita al migliore offerente
e poichè è salita bene avrà una bella plusvalenza


però chi mi spiega il motivo per cui enel è più strategica della rete di trasmissione


forse che la rete è vecchia ed ha bisogno di grosse somme di investimente per l'ammodernamento?

eppure se Terna si rompe restiamo tutti al buoi e le società di produzione non possono trasmettere energia....

boh
erp convinta che per una nazione fosse più strategica l'infrastruttura
 
INDIAN POWER – LA EUROMAC CAPITAL DI BOMBAY TENTA DI ACQUISIRE IL CONTROLLO DELLA SAE, STORICA SOCIETÀ UN TEMPO DEI FALCK – OBIETTIVO È L’ASSALTO AL MERCATO EUROPEO E ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DI TERNA…
Benedetto Bindi per “Economy”

http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_29151.html


Si allunga l'ombra minacciosa di una potente famiglia indiana sulle ricchissime reti elettriche europee attraverso l'acquisizione di una sto¬rica società italiana, la Sae Power Lines di Milano, un tempo della famiglia Falck. I negoziati tra il rappresentante degli azionisti, Chapman Keith, e l'advisor di una società d'ingegneria indiana rappresentata dalla Euromac Capital di Mumbay sono arrivati, in gran segreto, alle ultime battute.
Solo con una società dalle caratteristiche della Sae gli indiani potranno aggiudicarsi concessioni elettriche nel mercato europeo ancora poco liberalizzato. Il nuovo azionariato potrebbe complicare gli ambiziosi progetti di espansione di Terna, guidata da Flavio Cattaneo, che dopo essere diventato quasi monopolista in Italia, con il 96% del mercato, sta andando all'assalto di quello europeo.


(Flavio Cattaneo - Foto U.Pizzi)


SULLA SCIA DI ABRAMOVICH.
Il progetto Euromac per acquisire licenze è parente stretto di un'analoga iniziativa di successo che e stata portata a termine in Russia dal magnate Roman Abramovich, che ha acquistato recentemente Eurat, una società di Mosca con caratteristiche simili a Sae, e nasce da un approfondito studio sul mercato elettrico francese, quello al quale Terna guarda con maggiore interesse.

E stata quindi identificata la Sae, società d'ingegneria nel campo della costruzione delle linee elettriche, che permette così a una holding extraeuropea di entrare in questo business, con un investimento peraltro ragionevole di alcune decine di milioni di euro per un'azienda che ha già in portafoglio ordini per oltre 100 milioni.
Recentemente si era parlato della Sae in occasione della dismissione delle reti Aem ed Edison dove è arrivata, in partnership con Deutsche Bank, a un passo dall'acquisizione delle due reti finite poi proprio a Terna.

Costituita nel 1926, la Società Anonima di Elettrificazione ha partecipato all'industrializzazione del Paese, realizzando linee elettriche sia per le ferrovie che per le industrie private. Si espande poi anche all'estero per la realizzazione di linee elettriche anche in zone particolarmente difficili come India, Australia, Guatemala, Mozambico e Nigeria.


(Roman Abramovich)


Secondo il business plan studiato a New Delhi, oltre ai tradizionali progetti chiavi in mano di linee elettriche ad alta tensione e sottostazioni, attività di ingegneria, progetti di co-generazione da fonti rinnovabili e di technical advisory, performance significative sono previste per il triennio 2007-2010 da appalti internazionali. In particolare, si tratterebbe di ordini che vengono da quei Paesi africani che stanno vivendo una fase di grandi investimenti nel campo della trasmissione di energia con finanziamenti da parte della Banca mondiale, della Banca europea per gli investimenti e dell'Opec e da alcuni Paesi del Centro America.


Dagospia 25 Gennaio 2007
 
segnalo


Terna verso il test del supporto di quota 2,70



Black out per Terna in Borsa. Il titolo risulta, a poco meno di un’ora dal giro di boa delle contrattazioni, uno dei peggiori della piazza finanziaria milanese con un arretramento di oltre 1,5 punti percentuali a 2,715 euro, nei pressi della media mobile a 55 periodi. Volumi vicini ai 4 milioni di pezzi scambiati, poco più della metà rispetto alla media degli ultimi trenta giorni di contrattazione. Per il titolo del gestore della rete elettrica nazionale sarà importante riuscire a rispettare il supporto di quota 2,70 euro alla violazione del quale si proporrebbe il test del supporto a 2,64. Sotto quest’ultima obiettivi a 2,60 e 2,55 euro. Segnale positivo per Terna solo sopra 2,75 euro ma il rilancio del trend rialzista avverrebbe solo con una decisa rottura dei massimi di quota 2,8175. In questo caso obiettivi successivi identificabili a 2,87 e 2,93 euro. Alessandro Piu.

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MF Online
Terna a un nuovo record, la sua capacità di re-leverage è da premiare

31/05/2007



Terna ha raggiunto un'altra vetta a piazza Affari. L'azione, che dalla quotazione nel 2004 ha guadagnato oltre il 64% con un rendimento totale per l'azionista di circa l'88%, ha toccato questa mattina un nuovo massimo storico a quota 2,855 euro e ora viaggia intorno a questo livello a 2,8425 euro, in rialzo dell'1,59%. Buoni anche gli scambi che interessano 5 milioni di pezzi contro una media giornaliera dell'ultimo mese di 9 milioni di pezzi.

A drenare ancora gli acquisti sull'azione, in attesa di una possibile integrazione con Snam Rete Gas, oggi ci ha pensato Euromobiliare sim che ha alzato il target price di Terna del 4% a 2,8 euro, ribadendo il rating di hold (tenere in portafoglio), in seguito a un aggiornamento del valore delle attività brasiliane, a un allungamento dell'orizzonte temporale relativo al calcolo dell'extra-rendimento sulla Rab (dal 2011 al 2015) e a un miglioramento delle stime sulla posizione finanziaria netta attesa a fine 2008.

"Riteniamo che Terna potrebbe essere un titolo interessante grazie alla sua capacità di re-leverage", si legge nella nota della sim. "L'aumento del debito potrebbe avvenire anche attraverso acquisizioni che sono ancora più interessanti in quanto permettono un incremento degli utili e dei dividendi".

Un punto di forza quest'ultimo di Terna. Il dividendo deliberato dall'assemblea degli azionisti della società lo scorso 24 maggio segna un +7,7% rispetto allo scorso anno (complessivi 14 centesimi per il 2006, di cui 5,3 centesimi di euro già pagati quale acconto a novembre 2006 e 8,7 centesimi di euro quale saldo a giugno2007) superiore alle aspettative di crescita garantita di almento il 3% annuo annunciata nel piano strategico 2006-2010.

Ricordiamo anche che Terna ha archiviato il primo trimestre 2007 con un utile netto di gruppo pari a 92 milioni di euro, in crescita dell'1,7% su base annua. Mentre i ricavi, pari a 333 milioni di euro, hanno registrato un incremento dell'8,6% rispetto ai 307 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il dato ha riflesso, tra l'altro, i maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete di trasmissione nazionale per 30 milioni.

Francesca Gerosa
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?chkAgenzie=TMFI&id=200705311109523666
 

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