Antidepressivi?

Interessante.

La mia esperienza diretta (non sono io il malato) che sta continuando aimè pure stanotte con la depressione mi porta a fare alcune affermazioni di cui sono profondamente convinto:

- il depresso ha enormi difficoltà a riconoscere di avere un problema. L'aiuto altrui viene sistematicamente rifiutato in quanto non vi è consapevolezza completa del problema;

- dalla depressione non se ne esce "con le proprie forze" senza un'adeguata terapia (l'ipotimia è cosa ben diversa dalla depressione);

- il depresso deve essere curato attraverso una terapia farmacologica e psicoterapica;

- allo stato attuale delle cose la depressione non può essere curata prescindendo da una terapia farmacologica;

- si può uscire bene dalla depressione con un'adeguata terapia accompagnata da favorevoli condizioni ambientali e famigliari;

- la depressione porta in molti casi al suicidio e, in casi rari, ad atti violenti nei confronti dei famigliari;

- LA DEPRESSIONE E' A TUTTI GLI EFFETTI UNA MALATTIA PSICHIATRICA. Per quanto sia disturbante l'espressione, a livello scientifico il depresso E' UN MALATO MENTALE A TUTTI GLI EFFETTI;

- spesso la depressione monopolare può sfociare nella malattia maniaco-depressiva;
 
Quando ho iniziato a curare la mia depressione con i farmaci (fluoxetina, in dosi basse) avevo trent'anni. Ho avuto a causa della malattia un'adolescenza e una giovinezza da incubo, eppure non ero certo un caso dei piu' gravi. Vorrei aver cominciato a curarmi molto prima, sinceramente. Ci avrei guadagnato un'intera giovinezza.
 
tontolina ha scritto:
comunque qui si vuole evidenziare il grave abuso che la medicina ufficiale che a volte sbaglia diagnosi clamorosamente e purtroppo per il paziente ...
mia mamma fu curata per anni, ripeto ANNI, con sedativi perchè aveva dolori allo stomaco
quando fu troppo tardi un medico scoprì che aveva un cancro curato con psicofarmaci

... non sono farmaci da demonizzare più di altri e mi pare che in quanto ad abuso siano altre le specialità incriminate .... il fatto successoa tua madre, ti ha ovviamente sensibilizzato verso il problema, ma spesso non è la medicina ufficiale a sbagliare ... ma il singolo medico .... anche se la cosa sembra inacettabile, sono esseri umani ed in quanto tali fallibili .... mio padre è morto desiderando di "uccidere" un noto e stimato professore, che purtroppo per noi, ha commesso un errore .... :(
 
tontolina ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Gli effetti collaterali dei farmaci sono abbastanza soggettivi. Io non ne ho risentito alcuno, e devo dire che ho smesso di pensare ad ammazzarmi (un pensiero che per la verita' prima mi teneva abbastanza occupata) proprio da quando mi curo regolarmente... Bisogna essere seguiti da medici intelligenti e attenti, naturalmente... in questo io ho avuto fortuna... purtroppo per mettere a frutto i miei talenti era tardi, ma non era troppo tardi per avere una vita normale, indipendente e serena...
 
Credo che il punto sia proprio questo: gli psicofarmaci sono strumenti di cura importantissimi che non sempre si trovano in buone mani... prescrivere la fluoxetina per togliere l'appetito, per esempio, non mi pare esattamente una buona idea, poiche' va a toccare equilibri ormonali molto delicati, che non e' davvero il caso di sconvolgere senza necessita'... Allo stesso modo prescrivere psicofarmaci a ragazzini, o addirittura a bambini, per tenerli buoni, in pratica per sedarli, e' un atto irresponsabile, mentre curare ANCHE con farmaci adatti una depressione che ha origine almeno in parte in uno squilibrio endocrino puo' trasformare un inferno in una vita decente. Il centro della questione e' il medico, non il farmaco in se'...
 
voi al problema della depressione ci girate attorno come i politici ai loro stipendio(tanto per essere realisti con l'attualità) nel senso che non sapete che strada imboccaresemplicemente perchè con le simil soluzione prospettate mai nessuno ne è usito vincente. Come per l'insonnia: si cura, si cura, si cura con questo e quell'altro...allora perchè mai il 30 per cento continua a dormire male? come per il cancro: si cura, si cura basta questo e questaltro: come mai allora i medici difficilmente raggiungono i cento anni, anzi i 95, meglio i 90. Finora il medico più vecio lò visto morire a 92 ed era un chirurgo maxillo facciale quindi quasi neanche medico classico.
Faccio presente che nei miei post cè stato qualcosa in proposito: io ci sono riuscito, il fatto è che i tempi attuali hanno facilitato di molto l'efficacia di nuove tecniche.
 
luigi723 ha scritto:
voi al problema della depressione ci girate attorno come i politici ai loro stipendio(tanto per essere realisti con l'attualità) nel senso che non sapete che strada imboccaresemplicemente perchè con le simil soluzione prospettate mai nessuno ne è usito vincente. Come per l'insonnia: si cura, si cura, si cura con questo e quell'altro...allora perchè mai il 30 per cento continua a dormire male? come per il cancro: si cura, si cura basta questo e questaltro: come mai allora i medici difficilmente raggiungono i cento anni, anzi i 95, meglio i 90. Finora il medico più vecio lò visto morire a 92 ed era un chirurgo maxillo facciale quindi quasi neanche medico classico.
Faccio presente che nei miei post cè stato qualcosa in proposito: io ci sono riuscito, il fatto è che i tempi attuali hanno facilitato di molto l'efficacia di nuove tecniche.

Io sto bene da anni grazie a farmaci associati a psicoterapia... perche' generalizzi? A che titolo?
 
se ci sei riuscito, bene, anzi se posso imparare qualcosa sono sempre tuttoattento.
Tuttavia permettimi di notare che fino ad ora non si era parlato di peicoterapia ma solo di psicofarmaci, poi non hai specificato se continui i trattamenti e se per te cè stata vera vittoria, sicura e duratura avendo acquisito una cosapevolezza migliore della vita. Cioè sconfiggere la depressione non è come debellare una febbre stagionale. Cè di mezzo tutta una serie di connotazioni vitali e indicatori che fino a quando non sono migliorati non puoi affermare di esserne uscito in modo definitivo.
Se stai pensando a indicatori come migliore digestione, concentrazione, memoria oltre che alla scontata gioia di vivere assenza di solitudinie ecc ecc sei solo a metà della battaglia...così come la penso io, questo va specificato subito.
L'altra metà consiste nel portare dalla tua parte le forze dell'universo(addirittura!) che non ti facciano scivolare su di una banana, che ti salvaguardano per esempio dagli incidenti stradali(non hai notato che ci sono persone che spesso sono soggetti a cadute?) ecc, ecc. Infatti se la cosidetta malasorte si accanisce contro e non puoi realizzare gli obbiettivi dalla tua vita, col cavolo che sarai contento e non depresso.
La mia geralizzazione, anzi devo confessare la mia genericità è senzaltro una lacuna. daltra parte à purtroppo vero che i medici hanno una vita breve, che la gente dorme male pure, che lo strss sia il nemico numero uno anche, quindi sperare che una pillola possa da sola salvaguardare un settore contiguo a quelli sopracitati del vivere umano come la depressione mi sembra infondato.
 
GHANDHI, aforismi e pensieri

la forza non deriva dalla capacità fisica. deriva da una volontà indomita.

ogni volta che si cade preda di un'angoscia che non se ne va, si deve digiunare e pregare.

la vera felicità dell'uomo sta nell'accontentarsi. chi sia insoddisfatto, per quanto possieda, diventa schiavo dei suoi desideri. e in realtà, non c'è schiavitù peggiore di quella dei propri desideri. tutti i saggi hanno dichiarato dai tetti delle case che l'uomo può diventare per se stesso il peggior nemico, come anche il migliore amico. dipende da lui essere libero o diventare schiavo. e ciò che è vero per l'individuo è vero anche per la società.

il mio dissenso nei confronti della professione medica in generale nasce dal fatto che essa ignora completamente l'anima e non tende ad alcun fine nel limitarsi a cercare di riparare uno strumento fragile come il corpo. così ignorando l'anima, la professione mette gli uomini alla propria mercè e contribuisce all'impoverimento della dignità umana e dell'autocontrollo.

vogliamo medici dell'anima piuttosto che del fisico. la molteplicità degli ospedali e dei medici non è un segno di vera civiltà. meno noi e gli altri vizieremo i nostri corpi e meglio sarà per noi e il mondo.

ognuno dovrebbe farsi dottore di se stesso e scoprire i propri limiti. l'uomo che lo farà , vivrà sicuramente fino a 125 anni.

l'uomo diventa spesso ciò che crede di essere. se si continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla. anche se, all'inizio, magari non ne sono in grado.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto