APPELLO DI GRILLO PER MANDARE A CASA FAZIO

george

Forumer attivo
Cari amici del blog,

ho deciso di raccogliere l’invito di molti di voi e di pubblicare con il vostro aiuto una pagina sul Corriere della Sera con un appello per mandare a casa Fazio.
Riporto il testo che verrà pubblicato.
Il costo della pagina mi deve essere ancora comunicato.
Chiunque voglia partecipare potrà, a partire dalla settimana prossima, fare un versamento su un conto corrente intestato a mio nome:
Beppe Grillo ABI 05018 – CAB 12100 - c/c 116276 - CIN B - BANCA POPOLARE ETICA - causale: Fazio.


APPELLO DEL BLOG BEPPEGRILLO.IT

E’ trascorso un mese da quando i giornali hanno pubblicato le telefonate fra il governatore della Banca d’Italia e alcuni protagonisti italiani della scalata alla Banca Antonveneta. E’ trascorso un mese da quando la comunità internazionale ha avuto, dalla viva voce del governatore, la prova che in Italia il capitalismo, il mercato, la libera concorrenza sono finti.

L’”arbitro” Antonio Fazio gioca con una delle squadre in campo, la Banca Popolare Italiana di Lodi. L’altra, il ABN Amro, non ha santi in paradiso, dunque ha perso la partita prima ancora di giocarla. L’”arbitro” Fazio (con la collaborazione della sua signora) coccola il lodigiano Gianpiero Fiorani, lo invita in Bankitalia (“passando dal retro”), cestina i rapporti negativi dei suoi stessi ispettori interni sul suo amichetto “lumbard”. Lo stesso sospetto aleggia su altre scalate, da quella dell’Unipol alla Bnl a quella dei “furbetti del quartierino” Ricucci & C. alla Rcs-Corriere della sera.

Dietro il paravento di un’anacronistica e sciovinistica difesa dell’”italianità” delle banche, Fazio ha reso ridicola e inaffidabile l’Italia agli occhi del mondo. Finchè resterà in servizio un “arbitro” così, nessuno verrà più a investire in Italia. Ma intanto un bel pezzo del governo difende Fazio & C. Un bel pezzo dell’opposizione balbetta e si barcamena. Centinaia di imprenditori e banchieri sempre pronti a spiegarci il libero mercato tacciono, con le lodevoli eccezioni del presidente di Confindustria Luca di Montezemolo e pochi altri.

Il premier Silvio Berlusconi annuncia una legge per impedire le intercettazioni per i reati finanziari e mandare in galera i giornalisti che pubblicano quelle già fatte. Fazio è ancora al suo posto e non ha alcuna intenzione di andarsene. Anzi, chiede un’ispezione interna contro gli ispettori di Bankitalia che han fatto il loro dovere, opponendosi alle sue manovre e dicendo la verità ai magistrati.

Il blog beppegrillo.it, a nome di migliaia di cittadini, con un atto di democrazia diretta autofinanziato, chiede al governatore Fazio di andarsene a casa. Un uomo così mediocre non può e non deve più ricoprire un incarico così cruciale. La smetta di screditare, con la sua presenza alla Banca d’Italia, l’Italia e gli italiani.


:) :) Vediamo che salta fuori :) :) Ciao, Luca.
 
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RACCOLTA DI FIRME PER LE DIMISSIONI URGENTI DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D'ITALIA ANTONIO FAZIO
LETTERA DA INVIARE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
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Al signor Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi
Palazzo del Quirinale
00186 R O M A


I sottoscritti cittadini italiani,a fronte del discredito arrecato all’Italia ed alla Banca d’Italia,dal governatore di Bankitalia Antonio Fazio,come risulta dalle intercettazioni telefoniche effettuate dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Milano,nell’ambito dell’inchiesta sulla scalata alla Banca Antonveneta da parte della Banca Popolare di Lodi, chiedono di ripristinare la legalità nell’organismo di controllo sulle banche,gravemente lesa anche dalla seguente registrazione pubblicata sul sito www.dagospia.com. in data 26 luglio 2005:
“Ho appena messo la firma”, dice a mezzanotte il Governatore Fazio al ragionier Fiorani che da sotto le lenzuola riesce appena a balbettare: “Tonino, io sono commosso, io ti ringrazio… ho la pelle d’oca… io guarda Tonino ti darei un bacio sulla fronte, ma non posso farlo… so quanto hai sofferto, ho sofferto anch’io… prenderei l’aereo e verrei da te se potessi…”.
Scene da incesto che nemmeno Bergman o Bellocchio avrebbero saputo immaginare- scrive Dagospia- parole che nessun Governatore (pensate a Paolo Baffi, oppure a Guido Carli) avrebbe mai pronunciato. L’italianità è anche questo. Arrivano i nastri!, ne arrivano tanti e sono del 5 luglio quando Abn Amro chiede alla Consob di prorogare i termini per l’offerta su AntonVeneta. Fazio e Fiorani si risentono.
Dice il Governatore: “Allora, se tu vieni da me verso le 15, le 15,30, stiamo insieme un’ora, un’ora e mezza che… diciamo… perché voglio verificare un insieme di cose”. “Sì, sì… va bene…” risponde Fiorani. Ma il Governatore ha un suggerimento da dare ed è molto importante: “allora, passa come al solito dal di dietro, dietro di là…”. “Sì, va bene – risponde Fiorani – se no, sono problemi”.
Eh, sì sono problemi. Sono enormi problemi che frusciano in questi nastri peccaminosi, uno spaccato di italianità che (salvo smentite ufficiali, vale la pena ripeterlo) rimbalzeranno nel mondo. Alla Banca d’Italia si parla come al bar di piazza di Pietra. “Passa di dietro” suggerisce il Governatore, lo stesso uomo che quando scandisce la sua Relazione davanti all’Assemblea dei banchieri usa i toni della solennità. Ti darei un bacio in fronte, gli risponde il banchiere sodale da sotto le lenzuola”.
I sottoscritti si appellano alla suprema carica dello Stato,per chiedere il suo alto intervento in tutte le sedi istituzionali,per rimuovere con estrema urgenza il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio dalla carica ricoperta.

SI INVITA A COPIARE LA PRESENTE PAGINA E COMPLETARE CON I PROPRI DATI INVIANDOLA PREFERIBILMENTE IN EMAIL A [email protected] specificando nel campo Oggetto: DIMISSIONI FAZIO

O PER FAX AL N° 064818633

O IN POSTA ORDINARIA A: ADUSBEF. VIA FARINI 62-00185 ROMA

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I dati raccolti saranno trattati da Adusbef in conformità del d.lgs n.196/2003 Codice della Privacy. Le firme raccolte saranno inviate al Capo dello Stato.

IL TESTO INTEGRALE DELLE INTERCETTAZIONI. Da Il Sole 24 Ore del 27 luglio 2005.

Qualora il governatore Antonio Fazio non avesse la sensibilità di dimettesi, ci diamo appuntamento (entro fine settembre) per una grande manifestazione sotto Palazzo Koch - sede della Banca d'Italia.
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