Infine, mi piace ricordare che una persona che si sente discriminata e disprezzata ha tutto il diritto di protestare o, quanto meno di farlo notare, perché, per prima, ha subito una ingiustizia.
E questo indipendentemente dalla vicenda.
Ed inoltre, poiché chi va in TV ha visibilità pubblica a la TV, piaccia o meno, crea cultura, bisognerebbe ( e anche questo indipendentemente dalla vicenda) cercare di creare una cultura pluralista, e non fissarsi su modelli e ruoli vecchi e ammuffiti.
In generale, eh. Non solo riguardo alle famiglie omosessuali.