ARABIA SAUDITA: morto Re Fahad

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Sono un tipo serio
RIAD - Re Fahd d'Arabia è morto. Lo ha reso noto oggi un comunicato della famiglia reale. Fahd - che aveva 83 anni - era malato da anni ed era stato ricoverato in ospedale a fine maggio, ufficialmente per una polmonite acuta.. La televisione di stato ha interrotto i programmi ed ha preso a trasmettere versetti del corano. Una fonte diplomatica occidentale ha affermato di sapere che il re è morto oggi all'ospedale re Feisal.

Abdullah ben Abdel Aziz è il nuovo re dell'Arabia saudita.

Il ministro della difesa Sultan ben Abdel Aziz è il nuovo principe ereditario.

fonte: http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200508010915208530/200508010915208530.html
 
Re Fahd bin Abdulaziz Al Saud
Custode delle Due Sacre Moschee

Il 13 Giugno 1982, il Custode delle Due Sacre Moschee ha assunto la guida del Regno dell'Arabia Saudita. Figlio di Re Abdul Aziz Bin Abdul Rahman Al-Saud, il leggendario fondatore dell'Arabia Saudita moderna ( :lol: :lol: :rolleyes: ), Re Fahd ha ricevuto in retaggio dal proprio genitore il ruolo di Custode di una nazione profondamente radicata nella fede islamica. Re Fahd è il quinto sovrano a guidare lo sviluppo del paese che, da territorio precipuamente desertico qual era, è divenuto un membro autorevole della scena politica ed economica mondiale. Nel commentare lo straordinario progresso del paese in campo economico, sociale e politico, Re Fahd ha recentemente dichiarato, "Con la benedizione e l'aiuto di Dio Onnipotente e con il sostegno del fedele popolo saudita, continueremo il costruttivo cammino intrapreso sulla via del benessere e dello sviluppo e sapremo conservare tutti i benefici che abbiamo conquistato."
 
I primi anni

Re Fahd è nato nel 1923 a Riyadh. Durante la giovinezza ha frequentato i migliori istituti scolastici del Regno. E' stato inoltre profondamente influenzato dagli insegnamenti ricevuti dal padre, Re Abdul Aziz, il quale gli ha trasmesso i fondamenti della religione, della storia e della cultura araba.
Nel 1953, divenne il primo Ministro dell'Istruzione dell'Arabia Saudita. Sotto la sua guida, il nuovo ministero gettò le basi per un sistema di scolarizzazione esteso su tutto il territorio nazionale. Qualche anno dopo, egli ricordò che in quei primi giorni "esisteva soltanto una scuola di istruzione superiore nel Regno , quella della Mecca. Allora il numero degli studenti in Arabia Saudita era soltanto di 30.000 unità."
Oggi, oltre 3.200.000 studenti sono iscritti in sette università, 83 college e oltre 18.000 istituti scolastici presenti su tutto il territorio nazionale. Grazie all'attuazione dei piani quinquennali di sviluppo, il paese ha incentivato l'addestramento della manodopera nazionale e ha promosso numerosi programmi di formazione tecnica e professionale. Re Fahd ha sempre sottolineato l'importanza fondamentale dell'istruzione " Tutti i nostri obiettivi volti a costruire le basi per una società avanzata non potranno essere raggiunti, " ha dichiarato, "se l'analfabetismo non sarà sradicato in tutto il paese. Siamo convinti che questo sia uno dei doveri e degli impegni più importanti di chi governa."
Nominato Ministro dell'Interno nel 1962, l'allora Principe Fahd ha compiuto viaggi in ogni parte del paese, già avviato sul cammino dello sviluppo, approfondendo la conoscenza della gente e delle diverse regioni. Nel 1967, è stato nominato Secondo Vice Primo Ministro. In tale veste, ha più volte presieduto gli incontri del Consiglio dei ministri.
 
Il ruolo diplomatico dei primi anni

Re Fahd entrò ben presto nel mondo della diplomazia internazionale. Nel 1945, a 22 anni, accompagnò il fratello maggiore, Principe Faisal Bin Abdul Aziz alla firma della Carta delle Nazioni Unite a San Francisco. Parecchi anni dopo, si recò in Gran Bretagna in rappresentanza dell'Arabia Saudita alla cerimonia d'incoronazione della Regina Elisabetta II. Questa esperienza nel mondo delle relazioni internazionali si è rivelata quanto mai preziosa poiché, quando il Regno iniziò ad assumere un ruolo leader sulla scena mondiale, al Principe Fahd furono affidati ulteriori incarichi di carattere diplomatico. Fu a capo, ad esempio, della delegazione saudita al summit degli Stati della Lega Araba, che si tenne in Marocco nel 1959 e in Libano nel 1960. Successivamente , ebbe colloqui con il Presidente francese Charles de Gaulle nel 1967 e con il Presidente inglese nel 1970, sul futuro del Golfo Arabo.
Nel 1974, il Principe Fahd si recò per la prima volta in visita ufficiale negli Stati Uniti, dove ebbe colloqui di ampia portata con il Presidente Richard Nixon. Negoziò anche un accordo che si concluse con la realizzazione di una Joint Commission arabo-statunitense nel campo della cooperazione economica. Il Principe salutò l'accordo definendolo, "eccellente apertura di un nuovo e glorioso capitolo nelle relazioni" tra i due paesi. Da parte statunitense, il Segretario di stato Henry Kissinger definì l'accordo "una pietra miliare nei rapporti con l'Arabia Saudita."
 
Il Principe Ereditario

Il Principe Fahd divenne Principe Ereditario e Vice Primo Ministro nel Marzo del 1975, quando Khalid Bin Abdul Aziz fu proclamato Re. La crescente leadership del Regno nel mondo arabo, islamico e nell'ambito dello sviluppo, portò il Principe Ereditario Fahd ad assumere un ruolo sempre più attivo negli affari internazionali. In particolare, i rapporti tra il Principe Ereditario e le alte cariche governative statunitensi furono ben presto improntati a un clima di reciproca stima. Incontrando il Presidente Jimmy Carter e il Segretario di stato Cyrus Vance nel 1977, il Principe Ereditario Fahd sottolineò l'esigenza di una soluzione equa e duratura del conflitto arabo-israeliano. A conclusione dei colloqui, il Principe Ereditario sottolineò il particolare significato del coinvolgimento statunitense nell'avvio di un processo di pace sostenibile, "Riteniamo che gli Stati Uniti possano avere un ruolo preminente nella soluzione del problema (palestinese) data l'influenza che l'America ha sulla scena mondiale, ma anche per gli stretti vincoli che legano l'America e Israele".
Il personale impegno del Principe Ereditario nel cercare di porre fine al conflitto arabo-israeliano è riscontrabile nel suo "Piano di Pace in Otto Punti," presentato nell'Agosto del 1981. Un anno dopo, il piano è stato adottato all'unanimità al summit arabo di Fez, in Marocco, ed è divenuto il documento base della "Dichiarazione di Fez."
In veste di Principe Ereditario, ha continuato a guidare il progresso interno della nazione in un momento di intenso sviluppo. Il suo apporto si è rivelato particolarmente valido nell'elaborazione del secondo e del terzo piano di sviluppo quinquennale (1975-79 e 1980-84), piani grazie ai quali è stato varato un programma di ammodernamento delle infrastrutture del paese. In questi ultimi anni, si è infatti assistito ad una consistente crescita nei settori della pubblica istruzione, dell'edilizia abitativa, dei trasporti, dell'industria, dell'agricoltura e delle comunicazioni.
In questo periodo, il Principe Ereditario Fahd ha indicato gli obiettivi dello sviluppo nazionale : "Il Regno, grazie allo sforzo continuo compiuto dal governo e alla comprensione e coesione dei cittadini, si prefigge di superare ogni genere di difficoltà per costruire, con l'aiuto di Dio, una società prospera, ben equilibrata economicamente e culturalmente, fondata sugli insegnamenti e sui valori spirituali dell'Islam."
 
Il Regno di Re Fahd

Il Principe Ereditario Fahd Bin Abdul Aziz fu proclamato quinto sovrano dell'Arabia Saudita il 13 Giugno 1982. Nel discorso tenuto in occasione dell'investitura, Re Fahd dichiarò che il suo regno sarebbe stato contrassegnato dal suo personale coinvolgimento non solo a favore dei cittadini di questa dinamica nazione, ma di tutta la popolazione mondiale. " Concittadini, noi operiamo in una sfera internazionale molto ampia, nell'ambito delle Nazioni Unite, delle sue organizzazioni e delle sue commissioni," ha dichiarato. " Ci sentiamo legati al rispetto della Carta, appoggiamo i suoi fini... Le nostre azioni testimoniano e continueranno a testimoniare il nostro sentimento di appartenenza alla comunità mondiale." Il Regno è uno dei membri fondatori delle Nazioni Unite, della Lega degli Stati Arabi, dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), dell'Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC), e del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC). E' anche membro della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e di molte altre organizzazioni.
L'Arabia Saudita è anche tra i primi paesi donatori del mondo. " Non ci siamo mai sottratti al dovere di promuovere il benessere del nostro popolo e quello dei nostri fratelli arabi e musulmani. Abbiamo prontamente condiviso con loro i frutti e la ricchezza del nostro paese, estendendo il nostro aiuto a tutto il mondo," Ha dichiarato Re Fahd nel 1991. Il campo d'azione dell'assistenza finanziaria è stato globale, avendo interessato 70 paesi. Negli ultimi 17 anni, l'Arabia Saudita ha conferito oltre 27,73 miliardi di dollari sotto forma di donazioni assistenziali ai paesi membri dell'OIC. Ha assegnato prestiti per 14,66 miliardi di dollari a vari paesi in via di sviluppo attraverso organizzazioni internazionali e regionali. Il Saudi Development Fund ha assegnato 6,17 miliardi di dollari a numerosi fondi destinati alla realizzazione di progetti di sviluppo. L'Arabia Saudita ha anche fornito aiuti per diversi miliardi di dollari ai paesi colpiti da calamità naturali o causate dall'uomo.
Nel 1985, Re Fahd si è recato, per la prima volta in veste di sovrano, in visita ufficiale a Washington. Durante tale visita, durata cinque giorni, Re Fahd ebbe a sottolineare la necessità di un rinnovato e più attivo ruolo americano nel processo di pace in Medio Oriente. Il Presidente Ronald Reagan richiamò l'attenzione non solo sul ruolo costruttivo di entrambi i paesi per il perseguimento della pace, ma aggiunse "l'amicizia e la cooperazione tra i due governi e tra i due popoli sono un bene prezioso il cui valore non dovremmo mai sottovalutare." Re Fahd e la sua delegazione hanno inoltre stabilito una vasta e solida rete di contatti con i funzionari del governo e della Casa Bianca, nonché con gli ex Presidenti Gerald Ford e Jimmy Carter.
I vincoli di amicizia tra Stati Uniti e Arabia Saudita si sono ulteriormente rafforzati nel 1986, quando il Regno fu la prima tappa del viaggio di dieci giorni che l'allora Vice Presidente Bush effettuò in quattro paesi mediorientali. Durante la visita, il Re e il Vicepresidente Bush ebbero modo di riaffermare l'importanza reciproca degli stretti legami esistenti tra i due paesi, come anche dell'interesse, condiviso da entrambi i paesi, per la pace e lo sviluppo.
Durante la Crisi del Golfo degli anni 1990-91, Re Fahd ospitò, nel mese di Novembre 1990, il Presidente Bush, il quale visitò anche Dhahran ed ebbe una serie di colloqui con Re Fahad sugli sviluppi più recenti della crisi.
Prima e durante il regno di Re Fahd, l'Arabia Saudita ha subito numerose trasformazioni. Fin da quando, nel 1970, venne introdotto il primo Piano di Sviluppo Quinquennale, il paese ha centrato obiettivi essenziali per il raggiungimento di un benessere, di una stabilità e di una autosufficienza a lungo termine. Re Fahd continua a dare un significativo contributo alla crescita della nazione con l'introduzione del quinto (1990-94) e del sesto (1995-99) piano di sviluppo, grazie ai quali notevoli progressi si stanno realizzando nella sanità, nell'istruzione pubblica, nell'economia e in agricoltura. Tali piani privilegiano lo sviluppo del settore privato ponendo in essere processi di ristrutturazione e di diversificazione in campo economico, e dando la priorità a settori non petroliferi quali l'agricoltura, l'industria, la previdenza sociale e i trasporti pubblici.
La crescita del settore agricolo in questi ultimi due decenni è una delle prove tangibili dello sviluppo che si è verificato in Arabia Saudita in ogni campo. Nei suoi sforzi volti a raggiungere l'autosufficienza nel settore della produzione alimentare, il Regno ha incrementato la produzione agricola portandola da 1,79 milioni di tonnellate del 1970 a sette milioni di tonnellate nel 1992. L'Arabia Saudita esporta ora eccedenze di grano in circa 30 paesi esteri, compresa l'ex Unione Sovietica, la Cina e numerosi paesi europei e arabi. Il Regno esporta inoltre datteri, latticini, uova, pesce, pollame, ortaggi, fiori e diversi altri prodotti agricoli in paesi vicini e lontani. Nel 1988, Re Fahd dichiarò, "Chi avrebbe potuto prevedere che un paese desertico come il nostro avrebbe potuto raggiungere l'attuale produzione di 2,6 milioni di tonnellate di grano e 250.000 tonnellate di latte, come anche di carne, frutta, ortaggi e datteri ?" Attualmente, le cifre riguardanti la produzione di questi beni sono ulteriormente aumentate ( 4,2 milioni di tonnellate e 500.000 tonnellate rispettivamente).
Pur avendo un'economia che va progressivamente diversificandosi, l'Arabia Saudita continua comunque a svolgere un ruolo di primo piano nel settore dei prodotti petrolchimici e raffinati. Le sue raffinerie di Jubail e Yanbu sono tre le più moderne del mondo. Re Fahd ha avuto un ruolo guida in tali industrie, nella sua veste di Presidente della Royal Commission di Jubail e Yanbu.
Dopo aver gettato le basi per un solido sviluppo interno, l'Arabia Saudita ha iniziato a esplorare le frontiere dello spazio. Nel 1985, il Principe Sultan Bin Salman Bin Abdul Aziz ha fatto parte, come esperto del Carico Utile, dell'equipaggio lanciato nello spazio a bordo della navetta "Discovery". Il Principe Sultan ha portato a termine diversi esperimenti scientifici; il secondo satellite arabo per le comunicazioni fu inviato in orbita durante tale volo. Celebrando l'avvenimento, Re Fahd dichiarò, "Questo evento rimarrà nella storia per le generazioni a venire."
 
Traguardi storici

Il Regno di Re Fahd è stato caratterizzato dal suo personale interessamento a favore del popolo saudita. In proposito ebbe a dichiarare, "Sarò un padre per i giovani, un fratello per i meno giovani. Sono uno di voi : qualsiasi problema stia a cuore a voi, starà a cuore a me ; qualsiasi cosa vi sia gradita, sarà gradita a me." Nel desiderio di assicurare lo sviluppo e la sicurezza della nazione, alle soglie del 21° secolo, Re Fahd ha adottato una serie di misure miranti a vivificare e ristrutturare il sistema politico e amministrativo esistente. Il 1° Marzo 1992, ha introdotto una nuova legge quadro per il governo che ne indica a grandi linee obiettivi e responsabilità e definisce i rapporti tra governo e cittadini. Quello stesso anno, ha dato un nuovo assetto al Consiglio Consultivo ( Majlis Al-Shoura) al fine di renderlo formalmente e sostanzialmente più efficiente. I suoi 90 membri consigliano il Re su questioni importanti per il paese. Re Fahd ha anche promulgato nuovi statuti per il Sistema Provinciale allo scopo di migliorare l'efficienza dell'amministrazione delle provincie del paese e promuovere un loro costante sviluppo. Re Fahd ha introdotto anche nuovi statuti per il Consiglio dei ministri dell'anno successivo.
La dedizione di Re Fahd verso il proprio paese è superata solo dal suo impegno verso l'Islam. Nella sua veste di Custode delle Due Sacre Moschee della Mecca e di Medina, i più importanti luoghi sacri dell'Islam, Re Fahd ha personalmente esaminato una serie di progetti studiati per agevolare il Pellegrinaggio (Hajj) per gli oltre due milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo che ogni anno visitano il luoghi sacri. "E' questa una grande responsabilità che ci onoriamo di assumere e dobbiamo sempre adoperarci per essere all'altezza del nostro compito," ha recentemente dichiarato in occasione delle celebrazioni di Eid Al-Adha, momento culminante del Pellegrinaggio. Nel 1985, Re Fahd ha dato il via a un grande progetto per l'ampliamento delle due Sacre Moschee e delle strutture di accoglienza della Mecca e di Medina, nell'intento di consentire a un maggior numero di musulmani di fare il pellegrinaggio in piena sicurezza e comodità. Grazie a questo progetto, da poco ultimato, sono state quasi raddoppiate le dimensioni della Sacra Moschea della Mecca, che ora ha una superficie di 3,5 milioni di metri quadrati, ed è in grado di accogliere un milione di fedeli, e sono state decuplicate le dimensioni della Moschea del Profeta di Medina, che ha ora una superficie di 1,78 milioni di metri quadrati ed è in grado di accogliere mezzo milione di fedeli. Si stima che il costo per la realizzazione del progetto sia di circa 11,2 miliardi di dollari. Re Fahd ha anche destinato fondi al restauro della Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, terzo luogo sacro dell'Islam, e della Cupola della Moschea della Rocca e di Omar Ibn Al-Khattab.
 
Diplomazia internazionale

Re Fahd è stato un valido e attivo protagonista della scena diplomatica mondiale. Non ha esitato a usare la sua abilità di diplomatico e di mediatore in tempo di crisi, specialmente allorché erano in gioco gli interessi dei musulmani e degli arabi. Ha sempre strenuamente sostenuto ogni sforzo teso a porre fine al conflitto arabo-israeliano. Rivolgendosi al Movimento dei Non Allineati, Re Fahd ha dichiarato : "Il Regno dell'Arabia Saudita da il pieno appoggio agli sforzi compiuti per porre termine al conflitto arabo-israeliano e per raggiungere una giusta e definitiva soluzione della questione palestinese, che ristabilisca la giustizia ripristinando i diritti legittimi e che ponga una solida base per la pace, la sicurezza e la stabilità." Per risolvere la questione palestinese, l'Arabia Saudita ha preso parte alla conferenza di pace di Madrid del 1991 e ai colloqui per la pace tenuti a Mosca all'inizio del 1992 ; tali incontri hanno indotto i leader palestinesi e israeliani a riunirsi attorno a un tavolo per le trattative. Il Regno ha accolto positivamente la firma di una dichiarazione di principi tra l'OLP e Israele, siglata a Washington il 13 Settembre 1993. L'Arabia Saudita ha anche partecipato alla conferenza internazionale dei paesi donatori che si è tenuta negli Stati Uniti in quello stesso anno. Quale parte degli sforzi compiuti per promuovere un accordo di pace tra Palestina e Israele, l'Arabia Saudita ha destinato 100 milioni di dollari alla sanità, ai servizi sociali e ai progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita dei palestinesi.
"Noi tutti, nel Regno dell'Arabia Saudita, auspichiamo che si stabilisca la sicurezza e la stabilità in tutto il mondo," Re Fahd ha dichiarato all'inizio del 1994. "Quando ci sentiamo chiamati a realizzare questo obiettivo nella nostra regione, per il bene dei nostri fratelli, sappiamo di agire per una causa giusta." Re Fahd ha in effetti manifestato in diverse occasioni il desiderio di giungere a una soluzione della crisi. In seno al Supremo Comitato Tripartito della Lega degli Stati Arabi, ha mediato a favore dell'accordo che poneva fine a quattordici anni di sanguinosa guerra civile in Libano, un conflitto che aveva causato centinaia di migliaia di morti e creato instabilità nella regione mediorientale. Nel 1989, ha ospitato un incontro di leader libanesi a Taif, in Arabia Saudita, incontro conclusosi con la firma dell'accordo di riconciliazione nazionale di Taif.
Re Fahd è stato uno strenuo sostenitore dei Mujahideen nella loro lotta per la liberazione del paese dalle forze di occupazione dell'ex Unione Sovietica e, successivamente, dal regime comunista sovietico. Dopo la liberazione del paese, Re Fahd ha aiutato attivamente il popolo afgano nell'opera di ricostruzione del paese. Allo scoppio delle lotte di fazione in Afganistan, Re Fahd ha cercato di mediare un accordo, spronando le varie parti ad accantonare ogni divergenza per il bene del popolo afgano e del mondo musulmano. Con l'aiuto dell'allora Primo Ministro del Pakistan, Muhammad Nawaf Sharif, mediò un accordo di riconciliazione che fu firmato alla Mecca il 12 Febbraio 1993. La sospensione dell'accordo indusse Re Fahd a intensificare i propri sforzi, rivolgendosi ai vari leader afgani, per cercare di risolvere la crisi.
Re Fahd ha avuto un ruolo preminente nel coordinare gli sforzi compiuti da parte araba, musulmana e internazionale per liberare il Kuwait durante la crisi del Golfo Arabico degli anni 1990-91. Nelle settimane che precedettero l'invasione irachena del 2 Agosto 1990, Re Fahd cercò di comporre la controversia tra il Kuwait e l'Iraq. In cooperazione con il Presidente George Bush, Re Fahd contribuì alla formazione di una coalizione, costituita da paesi arabi, islamici e da altre nazioni, per attuare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riguardanti la crisi del Golfo Arabico. Rivolgendosi a Re Fahd, durante una visita in Kuwait, subito dopo la liberazione da parte delle forze di coalizione, avvenuta nel Febbraio 1991, il Principe Ereditario del Kuwait, Saad Al-Abdullah Al-Sabah affermò che "la saggia e immediata iniziativa" di Re Fahd di aiutare a liberare il Kuwait era stata decisiva e essenziale per
Re Fahd è stato uno dei primi leader a rendersi conto della gravità della minaccia serba nei confronti dei civili bosniaci e delle conseguenze della pulizia etnica operata dai serbi. "Abbiamo compiuto notevoli e continui sforzi a tutti i livelli, attraverso ogni possibile canale e con tutti i mezzi disponibili, per porre termine alla tragedia della Bosnia-Herzegovina," ha affermato recentemente Re Fahd. Subito dopo l'inizio della campagna delle forze serbe, Re Fahd si incontrò con i leader della Bosnia-Herzegovina nell'intento di coordinare gli sforzi volti a porre fine all'aggressione.
Si è incontrato più volte con il Presidente della Bosnia Herzegovina, Alija Izetbegovic, per coordinare le iniziative diplomatiche e assistenziali. Nell'intento di sollecitare una soluzione patrocinata dalle Nazioni Unite per risolvere il conflitto e ripristinare sicurezza e stabilità nella Bosnia-Herzegovina, Re Fahd ha indetto una massiccia campagna al fine di sensibilizzare il proprio paese sull'esigenza di alleviare le sofferenze dei civili in un paese annientato dalla guerra. Nel Maggio 1992, ha stanziato fondi destinati ad aiuti di emergenza e ha istituito in Arabia Saudita un Comitato Supremo per la Raccolta degli Aiuti per i musulmani della Bosnia, che a tutt'oggi ha raccolto donazioni per oltre 130 milioni di dollari. Un costante flusso di aerei e di navi ha recato generi di prima necessità in Bosnia, mentre gli ospedali dell'Arabia Saudita hanno accolto e curato centinaia di civili bosniaci. Inoltre, migliaia di pellegrini bosniaci hanno potuto effettuare il pellegrinaggio come ospiti di Re Fahd.
Re Fahd si è anche battuto strenuamente per la soluzione negoziata di altre crisi nella regione del Golfo e nel mondo arabo e islamico. La sua esperienza e il suo operato hanno contribuito a fare di lui un leader di spicco nel mondo arabo e islamico, al quale molti si sono fiduciosamente rivolti per ricevere aiuto e assistenza.
 
Cronologia

Tra i più autorevoli statisti del mondo, Re Fahd Bin Abdul Aziz impersona sia il nobile passato, sia il dinamico futuro del Regno dell'Arabia Saudita. Sotto la sua saggia e lungimirante guida, l'Arabia Saudita ha accettato la sfida della modernizzazione restando fedele alla tradizione islamica. Come il Re ha affermato, "Non sacrificheremo mai i nostri valori e la nostra fede religiosa in cambio di beni materiali. Le nostre aspirazioni sono in sintonia con gli obiettivi che il nostro popolo si prefigge. Con questo spirito possiamo affrontare le difficoltà con fermezza e coraggio. Non stiamo lavorando solo per l'oggi, bensì guardiamo anche al futuro."

Nascita
1923, a Riyadh, figlio di Re Abdul Aziz Al-Saud, fondatore del moderno Regno dell'Arabia Saudita

Studi
Studi religiosi e formazione scolastica in uno dei migliori istituti di Riyadh.

Carriera
1945 - Membro della delegazione saudita alla firma della Carta delle Nazioni Unite a San Francisco

1953 - Nominato primo Ministro dell'Istruzione ; rappresenta l'Arabia Saudita alla cerimonia dell'incoronazione della Regina Elisabetta II di Gran Bretagna

1959 - Guida la delegazione saudita alla 32a sessione della Lega degli Stati Arabi a Casablanca, Marocco

1960 - Guida la delegazione saudita alla 33a sessione della Lega degli Stati Arabi in Libano

1962 - Nominato Ministro dell'Interno

1965 - Rappresenta l'Arabia Saudita all'incontro dei capi di stato arabi del Cairo

1967 - Assume l'incarico di Secondo Vice Primo Ministro ; incontra il Presidente francese Charles de Gaulle a Parigi

1970 - Guida la delegazione saudita nei colloqui con i leader britannici per discutere del futuro del Golfo Arabico ; assiste al varo del Primo Piano di Sviluppo Quinquennale

1974 - Prima visita ufficiale a Washington ; incontro con il Presidente Richard Nixon e con il Segretario di stato Henry Kissinger ; istituzione della Joint Commission tra Arabia Saudita e Stati Uniti per la cooperazione economica

1975 - Diviene Principe Ereditario e Vice Primo Ministro

1977 - Visita ufficiale a Washington ; incontro con il Presidente Jimmy Carter e con il Segretario di stato Cyrus Vance

1978 - Guida la delegazione saudita al summit arabo di Baghdad

1981 - Presenta l'innovativo Piano di Pace in otto Punti per risolvere il conflitto arabo-israeliano ; rappresenta il Regno alla Conferenza Nord-Sud di Cancun, Messico.

1982 - Proclamato quinto Re dell'Arabia Saudita il 13 Giugno ; succede a Re Khalid ; la Lega degli Stati Arabi adotta all'unanimità il Piano di Pace in Otto Punti

1985 - Prima visita di stato come sovrano a Washington ; ha colloqui con il Presidente Ronald Reagan e con il suo gabinetto ; nel mese di Febbraio presenta il Quarto Piano di Sviluppo Quinquennale

1986 - Riceve il Vicepresidente George Bush a Riyadh ; inaugura la strada sopraelevata King Fahd che collega l'Arabia Saudita e Bahrein

1987 - Ospita l'ottavo summit del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) a Riyadh ; visite di stato in Gran Bretagna e Francia

1988 - Firma il Trattato di Non Proliferazione Nucleare ; iniziative diplomatiche per porre fine alla guerra Iraq-Iran ; partecipa al summit straordinario della Lega degli Stati Arabi in Algeria

1989 - Ospita i leader libanesi a Taif, Arabia Saudita, per la firma dell'accordo di riconciliazione nazionale ; visita di stato in Egitto ; partecipa al summit della Lega degli Stati Arabi in Marocco

1990 - Firma con l'Oman l'accordo per la delimitazione delle frontiere ; invia un milione di copie del Sacro Corano, prima spedizione del libro sacro in Unione Sovietica, affinché sia distribuito ai musulmani ; condanna l'invasione irachena del Kuwait e si adopera per costituire una coalizione di forze che ponga fine all'aggressione ; ospita il Presidente George Bush in Arabia Saudita

1991 - Visita il Kuwait dopo la liberazione dall'occupazione irachena ; nomina l'Ambasciatore dell'Arabia Saudita negli Stati Uniti, Principe Bandar Bin Sultan Bin Abdul Aziz, membro della delegazione del Consiglio Consultivo del Golfo alla conferenza di pace del Medio Oriente a Madrid

1992 - Invia il Ministro degli Esteri Principe Saud Al-Faisal a partecipare ai colloqui di pace del Medio Oriente tenuti a Mosca ; annuncia nuove leggi per il governo, il sistema provinciale e il Consiglio Consultivo (Majlis Al-Shoura ; condanna l'aggressione serba in Bosnia -Herzegovina ; incontra il Presidente bosniaco Alija Izetbegovic ; chiede un intervento internazionale per arrestare l'aggressione e indirizza gli sforzi affinché si giunga ad una interruzione dei combattimenti e ad alleviare le sofferenze dei civili ; ospita un incontro ministeriale straordinario dell'Organizzazione della Conferenza Islamica sulla Bosnia-Herzegovina

1993 - Ospita un incontro con i leader afgani alla Mecca per la firma di un accordo di riconciliazione nazionale ; invia forze dell'Arabia Saudita al contingente di pace delle Nazioni Unite in Somalia ; apre il Majlis Al-Shoura ; introduce nuovi statuti per il Consiglio dei Ministri ; ospita il 14° summit del GCC a Riyadh ; dona 100 milioni di dollari da destinare a servizi sociali e progetti utili da realizzare nella striscia di Gaza e la West Bank ; approva un nuovo Consiglio dell'Istruzione Superiore e del Sistema Universitario

1994 - Completa i progetti di ampliamento della Sacra Moschea della Mecca e di Medina ; si batte per una risoluzione della crisi yemenita attraverso il dialogo ; dona fondi per il restauro del terzo luogo sacro e di altre due moschee a Gerusalemme ; incontra il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton in Arabia Saudita.
 
Vediamo adesso altre cosette:

Vediamo un pò.....

23 Giugno 2004
fonte: http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/esteri/arabia4/amni/amni.html

Riad, re Fahd ai terroristi
"Amnistia a chi si consegna"
Graziato chi ha commesso "crimini in nome della religione"


RIAD - Dopo gli ultimi mesi di sangue Riad tende la mano ai terroristi. Re Fahd ha offerto oggi un'amnistia agli estremisti islamici che si consegneranno alle autorità entro un mese. A rendere note le modalità del provvedimento di clemenza è stato il principe ereditario Abdullah, primo vice ministro dal 1982, che ha parlato a nome dell'anziano sovrano. "Coloro che si arrenderanno volontariamente entro un mese dalla data di questo discorso saranno trattati secondo la legge di Dio", ha dichiarato l'erede al trono in un discorso trasmesso dalla televisione di Stato saudita.

"Proclamiamo, per l'ultima volta, un'amnistia a favore di tutti coloro che hanno commesso crimini in nome della religione - ha detto il principe Abdullah - A tutti coloro che appartengono a questo gruppo (di estremisti), che non sono stati arrestati, offriamo l'occasione di pentirsi", ha proseguito l'erede, che guida di fatto il ricco Paese petrolifero. Re Fahd ha infatti 81 anni e non è in buone condizioni di salute.

L'offerta di amnistia giunge pochi giorni dopo l'uccisione del leader della rete terroristica Al Qaida in Arabia Saudita, Abdulaziz Al Muqrin. In precedenza si erano susseguiti una serie di attentati a obiettivi occidentali: il 12 giugno scorso è stato ucciso a Riad un cittadino americano ed è del 30 maggio l'attentato di Al Khobar, nel quale è stato ucciso anche il cuoco italiano Antonio Amato.
 

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