La crisi dell’hedge Archegos scuote i titoli media, internet e bancari
La liquidazione forzata di asset terremota le azioni di big del listino ma anche dei giganti del credito non solo americani come Nomura e Credit Suisse
di Marco Valsania
La liquidazione forzata di asset terremota le azioni di big del listino ma anche dei giganti del credito non solo americani come Nomura e Credit Suisse
www.ilsole24ore.com
29 marzo 2021
La crisi di un grande hedge fund americano ha scosso il mercato, scatenando
svendite per almeno 30 miliardi di dollari su alcuni influenti titoli nel suo portafoglio. Sotto pressione in particolare società di mass media e Internet quali
ViacomCbs e Discovery, che in passato si erano impennate e hanno in poco tempo perso oltre un quarto del loro valore, e
marchi tech cinesi da Baidu a Tencent.
La crisi minaccia inoltre di provocare perdite miliardari tra le banche internazionali esposte, quali
Credit Suisse e Nomura.
Il fondo al centro del terremoto è stato identificato dalle indiscrezioni come
Archegos, un grande family office privato con sede nel cuore di New York e fondato da Bill Hwang, ex gestore di Tiger Asia e allievo del pioniere degli hedge Julian Robertson con il suo Tiger Management. Stando a quanto emerso
Archegos, la cui trasparenza è molto limitata, aveva investimenti per decine di miliardi di dollari.
La tempesta perfetta
Ecco la dinamica del terremoto: banche che gli offrono servizi di brokeraggio quali Credit Suisse, davanti a perdite del fondo su sue scommesse, hanno fatto scattare la scorsa settimana sul suo account le cosiddette
margin calls, le «spie rosse» accese da un broker nei confronti di un cliente quando la sua posizione finanziaria si sta deteriorando a causa di ingenti perdite sui propri investimenti. Quando il fondo non è riuscito a venire incontro a queste richieste, ha provocato una forzata liquidazione degli asset.
Le banche concedono ai fondi di comprare indebitandosi per accrescere la potenza di fuoco dei fondi, ma le margin calls richiedono di depositare ulteriori garanzie o risorse (collateral) quando necessario davanti a declini del valore degli investimenti.
Banche sotto scacco
Credit Suisse ha indicato che potrebbe risentire nel primo trimestre di un significativo impatto materiale dalla crisi.
Nomura ha previsto perdite per due miliardi di dollari. Le due banche non hanno ufficialmente identificato il cliente statunitense finito in
default sulle margin calls, il cui nome è tuttavia filtrato sulla stampa americana e internazionale.
Altre banche raggiunte dall'onda lunga dalla crisi del fondo comprenderebbero
Goldman Sachs, Morgan Stanley, Deutsche Bank e Ubs. La loro esposizione appare però essere minore. Nomura e Credit Suisse, al momento parse le più esposte, hanno perso circa il 16% in Borsa, un record per la banca giapponese e la maggior flessione da marzo scorso per il gruppo svizzero, bruciando ciascuna miliardi di dollari della loro stessa market cap.
Il faro della Sec
La Sec, da parte sua, ha indicato che sta «monitorando la situazione ed è a in contatto con i partecipanti sul mercato».
I titoli colpiti dalla svendita forzata continuano a risentirne.
ViacomCbs ha ceduto venerdì il 27% e si trova in ulteriore ribasso oggi.
Simile il calo di Discovery. Nell'intera scorsa settimana ViacomCbs aveva ceduto oltre il 50% e Discovery il 45 per cento.
Baidu aveva perso il 18% nella settimana,
Tencent il 33 per cento.
Proprio i declini iniziali di simili titoli, sui quali Archegos aveva puntato in ascesa, da quanto emerso avrebbero innescato le margin calls. La successiva liquidazione forzata ha esacerbato le flessioni.