arraffano sempre:l'incasso di uno stipendio per un mestiere che non fai ( www.report.

tontolina

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l'incasso di uno stipendio per un mestiere che non fai ( www.report.rai.it ).

Il governatore Formigoni dice che i cittadini chiedono un segnale: vendere le Poste, la Rai, il patrimonio immobiliare. [sbagliato!... i cittadini vogliono i tagli ai profitti dei politcastri e dei loro amici... non la svendita del patrimonio pubblico... magari regalato ai soliti arraffatori]
L'esperienza ha purtroppo insegnato che finora vendere significa svendere, o meglio, profitti privati e perdite pubbliche. I
l ministro è sempre lo stesso, quello della cartolarizzazione più grande del mondo, ovvero la vendita degli immobili degli enti previdenziali, attraverso società di diritto lussemburghese, Scip 1, 2 e 3. Un fallimento pagato da noi e che qualcuno ha definito «romanzo criminale».

Forse il cittadino avrebbe maggiore fiducia se a vendere fosse una nuova generazione politica. Certo è che il primo segnale che il cittadino, quello che deve continuare a tirarsi il collo, oggi chiede, è di farla finita almeno con privilegi che gridano vendetta e che si continua ad escludere dalla cura dimagrante.

Era l'inizio di dicembre 2010, era appena stata varata una manovra di correzione dei conti pubblici con i soliti tagli lineari, quando invitammo, senza essere degnati di cortese risposta, la presidenza del Consiglio e il ministro Tremonti a provvedere all'eliminazione di una norma che non ci risulta applicata in nessun altro paese civile: l'incasso di uno stipendio per un mestiere che non fai ( www.report.rai.it ).
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Milena Gabanelli, giornalista e conduttrice del programma di inchiesta Report.






Quando un dipendente pubblico viene chiamato a svolgere un incarico presso un ministero, una commissione parlamentare, un'authority o un organismo internazionale, va in «fuori ruolo». Trattandosi di incarico temporaneo, conserva ovviamente il posto, l'anomalia è che conserva anche lo stipendio, a cui si aggiunge l'indennità per il nuovo incarico. In sostanza due stipendi per un periodo di tempo spesso illimitato.

Nel 1994 il Csm lanciava l'allarme, segnalando «il numero crescente dei magistrati collocati fuori ruolo, la durata inaccettabile di alcune situazioni, alcune superano il ventennio, quando non il trentennio... la reiterazione degli incarichi... con la creazione di vere e proprie carriere parallele».

Domanda: è ammissibile che un soggetto che non lavora per un'amministrazione, ma lavora per un'altra, venga pagato anche dall'amministrazione per la quale non lavora? Sono bravi dirigenti dello Stato, sicuramente i migliori, visto che sono sempre gli stessi a passare cronicamente da un fuori ruolo ad un altro, lasciando sguarnito il posto d'origine perché non possono essere sostituiti, e i loro colleghi che restano in servizio si devono far carico anche del loro lavoro.

E poi c'è il danno, il magistrato fuori ruolo percepisce anche l'indennità di malattia, mentre quelli in servizio la perdono.



Per arrivare alla beffa, e cioè possono essere promossi, ovvero avanzare di carriera mentre sono fuori ruolo. Ad esempio Antonio Catricalà è fuori ruolo dal Consiglio di Stato da sempre, è stato capo gabinetto di vari ministri di schieramenti opposti, poi all'Agcom, fino al 2005 segretario della presidenza del Consiglio con Berlusconi, quindi nominato presidente dell'Antitrust.

Non ricopre la carica in Consiglio di Stato, ma ciononostante nel 2006 da consigliere diventa presidente di sezione, e senza ricoprire quel ruolo incassa uno stipendio di 9.000 euro netti al mese che si aggiungono ai 528.492,67 annui dell'Antitrust.

A fare carriera senza ricoprire la carica è anche

Salvatore Sechi, distaccato alla presidenza del Consiglio con un'indennità di 232.413,18,

e Franco Frattini, nominato presidente di sezione del Consiglio di Stato il 7 ottobre del 2009 mentre è ministro della Repubblica (che però risulta in aspettativa per mandato parlamentare).

Consigliere di Stato è anche Donato Marra: percepisce 189.926,38, più un'indennità di funzione di 352.513,23 perché è alla presidenza della Repubblica.

Il dottor Paolo Maria Napolitano oltre allo stipendio di consigliere di Stato in fuori ruolo, prende 440.410,49 come giudice della Corte costituzionale.
Anche Lamberto Cardia, magistrato della Corte dei conti fuori ruolo, è stato 13 anni alla Consob, ma il 16 ottobre del 2002 è stato nominato presidente di sezione, «durante il periodo in cui è stato collocato fuori ruolo», specifica l'ufficio stampa della Corte dei conti, «ha percepito il trattamento economico di magistrato, avendo l'emolumento di 430.000 euro corrisposto dalla Consob, natura di indennità».

Tra Consiglio di Stato, Tar, Corte dei conti, Avvocatura dello Stato e magistratura ordinaria, sono fuori ruolo circa 300 magistrati che mantengono il loro trattamento economico percependo un'indennità di funzione che a volte supera lo stipendio. Il commissario dell'Agcom Nicola D'Angelo ha sentito la necessità di rinunciare all'assegno e mettersi in aspettativa.
 
e quando non c'è la possibilità di questo strattagemma che BERLUSCONI?
ti crea ex-novo un poltronificio a 250mila euro annui....
esempio
INVITALIA

sapete che è il presidente?
Il Presidente - Invitalia
Giancarlo Innocenzi Botti


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Giancarlo Innocenzi Botti è nato a Verona il 19 agosto 1945. Laureato in Scienze delle Comunicazioni, giornalista pubblicista, dopo aver lavorato nelle Direzioni del Personale dei Gruppi La Rinascente/Upim ed Alfa Romeo/Alfa Sud, è stato Direttore degli Affari Generali e delle Risorse Umane del Gruppo Volani spa.
Amministratore Delegato di TVA, Titanus spa, Odeon T, e Fin&Co Spa, è stato tra i fondatori del Gruppo Fininvest, nel quale ha ricoperto l’incarico di Direttore dei servizi giornalistici delle tre reti e responsabile dei Rapporti Istituzionali.
Presidente del Gruppo Sitcom spa, è stato deputato nella XII legislatura e Sottosegretario alle Comunicazioni dal 2001 al 2005. Nell’ambito di tale incarico, ha presieduto la Commissione per lo Sviluppo del Digitale Terrestre e il Comitato di vigilanza sull’elettromagnetismo ed è stato membro del Consiglio dei Ministri dell’Audiovisivo dell’Unione Europea.
Da Marzo 2005 al 25 giugno 2010 è stato Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
E’ stato docente di “Sistemi e Tecnologie della Comunicazione” presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa e di “Retorica e Tecnologie della Comunicazione” presso la LUMSA.
E’ membro del Comitato Strategico per lo Sviluppo e la Tutela all’Estero degli Interessi Nazionali dell’Economia e Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Dall’Agosto 2010 è Presidente di Invitalia.
 
ora se questo governo a gravi responsabilità di ruberie varie
tra cui l'aumento del debito di 400 miliardi

in pratica hanno portato il debito da 1500 miliardi di euro a 1900
e...
hanno tagliato tutti i servizi essenziali

non hanno neppure sfiorato tutti i loro privilegi


che dire del partito democratico?
beh
desta e sinistra sono della stessa pasta... affamopopoli

sono vecchi e non vogliono rinunciare alla marea dei loro provilegi
ed ci riducono nella miseria più nera
 
eppure vendere le poste la rai tv . ci farebbe far cassa
e si risparmierebbe un bel po' di tasse
mi sembra indiscutibile
poi mi spiegate perché lo stato deve fare TV?
dove sta scritto?
 
Il pensionato più pagato d'Italia: 1369 euro al giorno!


Post n°6609 pubblicato il 26 Agosto 2011 da lucarossi82
Tag: curiosità, politica


venerdì 26 agosto 2011
Il pensionato più pagato d'Italia: 1369 euro al giorno!
L'ultimo grand commis dell'ente più generoso d'Italia, alla fine, si è portato a casa una pensione da favola: mezzo milione di euro l'anno. Ha lottato un paio d'anni, l'avvocato Felice Crosta, per un diritto che alla fine gli è stato riconosciuto dalla Corte dei Conti. Quei soldi gli spettano. Perché così ha stabilito una legge della Regione siciliana, approvata nella stagione d'oro del governatore Cuffaro. E l'amministrazione, proprio in questi giorni, si sta adeguando, aprendo la cassa. Mezzo milione. Cioè 41.600 euro al mese, 1.369 euro al giorno. Cifra lorda, sia chiaro. Ma destinata a fare impallidire persino capi di Stato, governatori di Bankitalia e giudici della Corte costituzionale: Giorgio Napolitano, per dire, ha un'indennità annua di circa 220 mila euro. Carlo Azeglio Ciampi, prima di insediarsi al Quirinale, si vide riconoscere da Palazzo Koch una pensione da 34 mila euro al mese. (Repubblica)
La notizia riportata è un po' datata (marzo 2010) e magari più di qualcuno ne era a conoscenza, ma non potevo non mostrare a tutti gli altri una cosa così vergognosa, continuando su quella strada già intrapresa e che ci porterà a fare i conti in tasca a un po' di politici milionari!
Se l'altro giorno con Dini e Amato, che si aggiravano su compensi di 30 mila euro mensili, parlavamo di "rubare soldi agli Italiani", con questo non saprei veramente trovare una "definizione"!
1369 euro al GIORNO, (per un totale di 41600 euro al mese di pensione) ... uno stipendio (anche un po' più alto) di un Italiano medio (con la piccola differenza che Crosta lo percepisce in un giorno, non in un mese) ... e i nostri politicanti ancora parlano di alzare l'età pensionabile, quando per sistemare un po' di cose, senza mettere ancora una volta le mani in tasca agli Italiani, basterebbe applicare un tetto massimo a queste pensioni ... che sò 4-5 mila euro mensili (parliamo della pensione, e questi sono personaggi che da decenni e decenni percepiscono stipendi milionari) come budget massimo ... ma naturalmente non gli è mai passata nell'anticamera del cervello una soluzione del genere ... e mentre noi andremo in pensione quando ormai staremo sul punto di morte, loro continueranno ad arricchirsi sulle nostre spalle ... questa è l'Italia!
Il pensionato più pagato d’Italia: 1369 euro al giorno!
 

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