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e quindi ?
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[FONT=Bell MT,Bell MT]Milano, 5 Dicembre 2008[/FONT][FONT=Bell MT,Bell MT]
Il cda approva i risultati al 30 settembre 2008 ed avvia un’importante semplificazione societaria ed organizzativa
[/FONT][FONT=Bell MT,Bell MT]Bco Popolare, raccolta diretta da clientela +21%
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[/FONT]Il Consiglio di Ammini-strazione del Banco Popolare ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2008 . I risultati del periodo L’utile netto consolidato dei primi nove mesi ammonta a 522 milioni di euro. Tale risultato è solo parzialmente confrontabile con il risultato del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (555 milioni) per la data di efficacia (1 luglio 2007) dell’operazione di aggregazione tra il Banco Popolare di Verona e Novara (BPVN) e la Banca Popolare Italiana (BPI) che ha dato vita al Banco Popolare, sia per le significative componenti non ricorrenti che hanno interessato i conti economici dei due periodi posti a confronto, sia infine a causa della crisi internazionale dei mercati finanziari.Escludendo le componenti non ricorrenti ed il negativo andamento del risultato finanziario determinato dalla crisi, il confronto su basi omogenee pone in luce un buon andamento della gestione operativa. Il margine di interesse evidenzia infatti una crescita su base annua del 15,9% compensando il calo delle commissioni e degli altri proventi di gestione e consentendo ai proventi operativi nel loro complesso di evidenziare una crescita del 5,0%. Unitamente all’efficace azione di contenimento degli oneri operativi (in calo dello 0,9%) tale dinamica ha consentito di realizzare un risultato della gestione operativa in crescita del 16,1% rispetto ai primi nove mesi del 2007.
Gli impieghi lordi, in linea con il piano industriale, evidenziano una crescita della componente erogata alle famiglie ed alle piccole e medie imprese del 3,3% rispetto a inizio anno e dell’ 8,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ed un calo degli impieghi alle grandi imprese ed alle imprese finanziarie del 10,4%.
Nel loro complesso gli impieghi ammontano al 30 settembre 2008 a 81,6 miliardi e comprendono al loro interno titoli riclassificati dalle attività finanziarie di negoziazione per 0,5 miliardi di euro. Escludendo i suddetti titoli i crediti ammontano a 81,1 miliardi in calo dello 0,7% rispetto agli 81,7 miliardi di fine esercizio 2007 (dato reso omogeneo che esclude gli impieghi di Ducato).
La raccolta diretta, come previsto nel piano triennale, registra un incremento rispetto ad inizio anno pari all’ 8,2% nella componente riferita alla clientela passando da 61,8 a 66,9 miliardi l’incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del 20,6%. Gli altri fondi raccolti scendono invece da 30,4 a 28,8 miliardi (-5,2%). Nel suo complesso la raccolta diretta ammonta a 95,7 miliardi in crescita del 3,8% rispetto ai 92,2 miliardi del 31 dicembre 2007 (dato reso omogeneo).
L’evoluzione dei mercati finanziari e le collegate diverse scelte di allocazione del proprio risparmio operate dalla clientela rappresentano le principali determinanti del calo della raccolta indiretta dai 96,3 miliardi di inizio anno agli 81,4 miliardi del 30 settembre 2008 (- 15,5%) rispetto al 30 settembre 2007 il calo è pari al 19,7%.
Tali dinamiche, unitamente a quella dei tassi di interesse, hanno determinato un margine di interesse pari a 1.838,7 milioni in crescita del 15,9% rispetto ai 1.586,3 milioni dei primi nove mesi 2007. La contribuzione del terzo trimestre è di 612,3 milioni. Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto ammonta a 38,2 milioni (5,7 nel terzo trimestre) rispetto ai 29,5 milioni rappresentanti il dato ricorrente del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il margine finanziario al netto delle componenti non ricorrenti è pari a 1.876,4 milioni.
Le commissioni nette ammontano a 822,1 milioni (232,9 nel terzo trimestre) rispetto ai 916,1 milioni del 30 settembre 2007. La riduzione del gettito commissionale è quasi totalmente ascrivibile ai servizi di gestione, intermediazione e consulenza in connessione alla già evidenziata sensibile contrazione del risparmio gestito.
Gli altri proventi netti di gestione sono risultati pari a 290,0 milioni. In tale voce risulta compresa la plusvalenza rilevata a seguito della cessione di un ramo d’azienda composto da 33 sportelli al Credito Emiliano. Al netto di tale componente non ricorrente la voce ammonta a 155,3 milioni rispetto ai 184,9 milioni costituenti il dato ritenuto ricorrente dei primi nove mesi del 2007. La contribuzione del terzo trimestre è pari a 46,5 milioni. Il risultato netto finanziario è pari a 196,2 milioni.
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