alias333
Forumer attivo
Sono contitolare con mia moglie di un Conto Corrente “1”, con abbinato dossier titoli
presso una diffusa banca on-line. ( NON mi riferisco a Fineco. )
Tempo addietro visto che l’attuale Conto “1” non comportava nessuna spesa
nemmeno i bolli e però non fruttava nemmeno interessi avevamo aperto un conto corrente “2” che costava poco, ma fruttava interessi.
Noi operavamo col Conto “1” salvo fare dei giroconti da e verso l’altro per far rendere la liquidità.
(Cosa a nostro avviso molto strana, circa la quale ho chiesto anche il motivo che mi è stato spiegato in maniera sommaria ed approssimativa, le eventuali plusvalenze sulle compra-vendite di titoli venivano addebitate sul Conto “2”. Mi sembrava arbitrario, ma comunque poco rilevante )
Poi le condizioni sono cambiate e ci siamo affrettati a chiudere il Conto “2”.
In questi giorni, anche perché, ora anche il Conto”1” paga i bolli, abbiamo deciso di chiudere anche questo conto.
Modulo prestampato della banca stessa, dichiarazione on-line della volontà di chiudere il conto e conferma via raccomandata A.R. inviando, prestampato firmato e i 2 Token*.
Non possedevamo ne carte ne assegni. Quindi tutto a puntino. Verifico dal sito, e vedo la copia del prestampato è archiviata e giunta a destinazione. Dopo qualche giorno telefono per chiedere se la liquidità è sufficiente per il pagamento dei bolli e quindi mi confermano che non ci sono intoppi per la chiusura del conto.
Il giorno successivo trovo 2 mail (2 copie simili anche mia moglie) in cui ci si dice che il conto è in rosso. Nella prima per circa 250 e nella seconda per altrettanto!
Circa 500 Euro totali di rosso !
Accedo al conto on-line e vedo che effettivamente ci sono 2 righi perfettamente uguali comportanti un addebito totale di 500 euro, con la scritta:
Data 09/11/2010 - Valuta 09/11/2010 –
Causale GIROCONTO CAP GAIN LUG 2007 SU CC XXXXXXXXX – Dare 250,00.
Io credo che questa cifra non sia esigibile per i motivi esposti nella traccia di reclamo sottoriportata, circa la quale è gradita qualsiasi osservazione e suggerimento!
Grazie in ogni caso se qualcuno sarà in grado di rispondermi!
Ecco la traccia del reclamo che avrei intenzione di inviare, salvo che qualcuno non abbia informazioni e suggerimenti tali da integrare, cancellare o farmi cambiare orientamento : >
Spett. XX Bank
Trovo riprovevole che dopo 3 anni e 4 mesi, oltre ogni termine di regolamento bancario e del codice civile, ci venga addebitata la consistente somma di euro 500,00.
Detta cifra non ci viene nemmeno richiesta, ma addirittura messa unilateralmente in passivo, senza alcun contraddittorio, nel conto corrente che sto per chiudere.
Detto presunto debito, tra l’altro, proverrebbe da un conto estinto, chiuso da tempo immemorabile e del quale non ho che vaghi ricordi e probabilmente non tengo più traccia.
Il tutto sarebbe originato da un capital gain del luglio 2007.
A me risulta che il capital gain debba essere liquidato il mese successivo !
Data la mia, non spicciola, dimestichezza coi conti bancari dovrei fare ricerche circa l’effettiva insorgenza del capital gain, il quale a memoria proprio non mi risulta; gli intrecci con l’attuale conto; la presenza al momento del capital gain di minusvalenze compensabili col capital gain stesso e l’eventuale regolazione avvenuta a tempo debito.
Vi chiedo comunque di inviarmi la documentazione relativa alle operazioni a cui si riferiscono i relativi addebiti, movimentazione titoli e capital gain oltre a estratti conti correnti ed eventuale esistenza di minusvalenze, anche se non mi sembra giusto che io, parte in causa, sia costretto ad avvalermi non più di dati in mio possesso, ma di documentazione fornitami dalla controparte, in dispregio a qualsiasi minima forma di reciprocità.
Non credo sia compatibile, nemmeno moralmente, coi compiti di una banca, dotata di ragionieri, laureati in economia e commercio ed ampiamente supportata da sistemi informatici e le cui mansioni basilari sono, tra l’altro, quelle di tenere una diligente contabilità dei conti dei clienti, di effettuare simili richieste e di effettuarle in modo così meccanico, perentorio ed impersonale ed oltretutto effettuarle dopo tempi biblici a dei clienti che pretenderebbero, di dormire sonni tranquilli, di non essere gravati da stress, di non dover essere gravati da ricerche di documenti solo probabilmente presenti, di adagiarsi in un rapporto di fiducia con la propria banca verso la quale non hanno mai esercitato la minima scorrettezza.
In ogni caso non intendo versare nulla fino a che la cosa non sia del tutto chiarita.
Vi diffido dal mantenere aperto l’attuale conto.
Vi diffido dall’inviarmi giornalmente comunicazione (spam) di saldo negativo. Ribadisco di contestare la cosa, ma di averla comunque recepita.
Mi riservo di apportare eventuali modifiche ed integrazioni al presente reclamo.
Mi riservo di chiederVi i danni per stress e ricerche effettuate e che dovrò effettuare.
Mi riservo di pubblicizzare la cosa.
Mi riservo di interpellare associazioni, legali od altro.
Mi riservo di comunicarlo e/o rivalermi presso l’ ABI, l’OMBUDSMAN, l’Arbitro Bancario Finanziario, la Consob ed eventualmente anche ad adire a vie legali.
Non mi assumo alcuna responsabilità per l’eventuale pervenimento di un nuovo token, mai richiesto, di cui me ne avete dato comunicazione via e-mail dopo che Vi avevo inviato ed avevate ricevuto il mio e quello di mia moglie allegati alla raccomandata di chiusura conto. Confido che, come comunicatomi dall’operatore del V/s call center e contrariamente a quanto affermato nell’ e-mail, il nuovo token non mi sia stato inviato.
Che ne dite?
Sono io che sbaglio?
Hanno il diritto di svegliarsi una mattina, dopo 3 anni e 4 mesi, darmi una bastonata senza preavviso?
I termini di prescrizione valgono solo per noi ?
Grazie infinite a chi saprà darmi qualche dritta e qualche consiglio!
presso una diffusa banca on-line. ( NON mi riferisco a Fineco. )
Tempo addietro visto che l’attuale Conto “1” non comportava nessuna spesa
nemmeno i bolli e però non fruttava nemmeno interessi avevamo aperto un conto corrente “2” che costava poco, ma fruttava interessi.
Noi operavamo col Conto “1” salvo fare dei giroconti da e verso l’altro per far rendere la liquidità.
(Cosa a nostro avviso molto strana, circa la quale ho chiesto anche il motivo che mi è stato spiegato in maniera sommaria ed approssimativa, le eventuali plusvalenze sulle compra-vendite di titoli venivano addebitate sul Conto “2”. Mi sembrava arbitrario, ma comunque poco rilevante )
Poi le condizioni sono cambiate e ci siamo affrettati a chiudere il Conto “2”.
In questi giorni, anche perché, ora anche il Conto”1” paga i bolli, abbiamo deciso di chiudere anche questo conto.
Modulo prestampato della banca stessa, dichiarazione on-line della volontà di chiudere il conto e conferma via raccomandata A.R. inviando, prestampato firmato e i 2 Token*.
Non possedevamo ne carte ne assegni. Quindi tutto a puntino. Verifico dal sito, e vedo la copia del prestampato è archiviata e giunta a destinazione. Dopo qualche giorno telefono per chiedere se la liquidità è sufficiente per il pagamento dei bolli e quindi mi confermano che non ci sono intoppi per la chiusura del conto.
Il giorno successivo trovo 2 mail (2 copie simili anche mia moglie) in cui ci si dice che il conto è in rosso. Nella prima per circa 250 e nella seconda per altrettanto!
Circa 500 Euro totali di rosso !
Accedo al conto on-line e vedo che effettivamente ci sono 2 righi perfettamente uguali comportanti un addebito totale di 500 euro, con la scritta:
Data 09/11/2010 - Valuta 09/11/2010 –
Causale GIROCONTO CAP GAIN LUG 2007 SU CC XXXXXXXXX – Dare 250,00.
Io credo che questa cifra non sia esigibile per i motivi esposti nella traccia di reclamo sottoriportata, circa la quale è gradita qualsiasi osservazione e suggerimento!
Grazie in ogni caso se qualcuno sarà in grado di rispondermi!
Ecco la traccia del reclamo che avrei intenzione di inviare, salvo che qualcuno non abbia informazioni e suggerimenti tali da integrare, cancellare o farmi cambiare orientamento : >
Spett. XX Bank
Trovo riprovevole che dopo 3 anni e 4 mesi, oltre ogni termine di regolamento bancario e del codice civile, ci venga addebitata la consistente somma di euro 500,00.
Detta cifra non ci viene nemmeno richiesta, ma addirittura messa unilateralmente in passivo, senza alcun contraddittorio, nel conto corrente che sto per chiudere.
Detto presunto debito, tra l’altro, proverrebbe da un conto estinto, chiuso da tempo immemorabile e del quale non ho che vaghi ricordi e probabilmente non tengo più traccia.
Il tutto sarebbe originato da un capital gain del luglio 2007.
A me risulta che il capital gain debba essere liquidato il mese successivo !
Data la mia, non spicciola, dimestichezza coi conti bancari dovrei fare ricerche circa l’effettiva insorgenza del capital gain, il quale a memoria proprio non mi risulta; gli intrecci con l’attuale conto; la presenza al momento del capital gain di minusvalenze compensabili col capital gain stesso e l’eventuale regolazione avvenuta a tempo debito.
Vi chiedo comunque di inviarmi la documentazione relativa alle operazioni a cui si riferiscono i relativi addebiti, movimentazione titoli e capital gain oltre a estratti conti correnti ed eventuale esistenza di minusvalenze, anche se non mi sembra giusto che io, parte in causa, sia costretto ad avvalermi non più di dati in mio possesso, ma di documentazione fornitami dalla controparte, in dispregio a qualsiasi minima forma di reciprocità.
Non credo sia compatibile, nemmeno moralmente, coi compiti di una banca, dotata di ragionieri, laureati in economia e commercio ed ampiamente supportata da sistemi informatici e le cui mansioni basilari sono, tra l’altro, quelle di tenere una diligente contabilità dei conti dei clienti, di effettuare simili richieste e di effettuarle in modo così meccanico, perentorio ed impersonale ed oltretutto effettuarle dopo tempi biblici a dei clienti che pretenderebbero, di dormire sonni tranquilli, di non essere gravati da stress, di non dover essere gravati da ricerche di documenti solo probabilmente presenti, di adagiarsi in un rapporto di fiducia con la propria banca verso la quale non hanno mai esercitato la minima scorrettezza.
In ogni caso non intendo versare nulla fino a che la cosa non sia del tutto chiarita.
Vi diffido dal mantenere aperto l’attuale conto.
Vi diffido dall’inviarmi giornalmente comunicazione (spam) di saldo negativo. Ribadisco di contestare la cosa, ma di averla comunque recepita.
Mi riservo di apportare eventuali modifiche ed integrazioni al presente reclamo.
Mi riservo di chiederVi i danni per stress e ricerche effettuate e che dovrò effettuare.
Mi riservo di pubblicizzare la cosa.
Mi riservo di interpellare associazioni, legali od altro.
Mi riservo di comunicarlo e/o rivalermi presso l’ ABI, l’OMBUDSMAN, l’Arbitro Bancario Finanziario, la Consob ed eventualmente anche ad adire a vie legali.
Non mi assumo alcuna responsabilità per l’eventuale pervenimento di un nuovo token, mai richiesto, di cui me ne avete dato comunicazione via e-mail dopo che Vi avevo inviato ed avevate ricevuto il mio e quello di mia moglie allegati alla raccomandata di chiusura conto. Confido che, come comunicatomi dall’operatore del V/s call center e contrariamente a quanto affermato nell’ e-mail, il nuovo token non mi sia stato inviato.
Che ne dite?
Sono io che sbaglio?
Hanno il diritto di svegliarsi una mattina, dopo 3 anni e 4 mesi, darmi una bastonata senza preavviso?
I termini di prescrizione valgono solo per noi ?
Grazie infinite a chi saprà darmi qualche dritta e qualche consiglio!