Umbisam
Fraudsters' Hunter
Cecilia Alemani sarà la curatrice del Padiglione Italia alla 57esima Esposizione Internazionale d'arte di Venezia che aprirà il 13 maggio 2017. Dario Franceschini ha spiegato che la scelta di Alemani è avvenuta al termine di una procedura di selezione a cui sono stati invitati a partecipare dieci nomi rappresentativi del panorama artistico nazionale.
Il progetto, scelto tra le dieci proposte presentate, tutte molto attente alle più avanzate tendenze artistiche internazionali, si concentra su un gruppo limitato di artisti a cui verrà dato spazio per presentare le proprie opere e indagare i loro universi creativi.
Cecilia Alemani è conosciuta principalmente per il suo lavoro negli Stati Uniti. A New York è la direttrice e capo curatrice di High Line Art, il programma di arte pubblica sulla High Line di New York, presentato dall'organizzazione non-profit Friends of the High Line.
Dal 2011 ha prodotto e esibito il lavoro di oltre 200 artisti internazionali, con grandi installazioni site-specific, mostre di gruppo, performance, video, billboard e murales, con un’affluenza di circa 7 milioni di visitatori l'anno. Inoltre dal 2012 è anche curatrice di Frieze Projects, la sezione non-profit di Frieze New York.
Alemani ha collaborato con molti musei, istituzioni e fondazioni internazionali tra cui Tate Modern, il MoMA PS1 e Palazzo Grassi, oltre a collaborare con spazi non-profit e progetti indipendenti. Dal 2009 al 2010 ha diretto lo spazio sperimentale X Initiative a New York. Come curatrice indipendente ha organizzato mostre in musei, gallerie e spazi non-profit tra cui Glee, Blum and Poe, Los Angeles (2011); The Comfort of Strangers, MoMA/PS1, New York (2010); Solaris, Gió Marconi Gallery, Milano (2009); Only Connect, Bloomberg Headquarters with Art in General, New York (2008); boundLes, New York (2007); e Things Fall Apart All Over Again, Artists Space, New York (2005).
Maria Adelaide Marchesoni
Cecilia Alemani curerà il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2017 - Quotazioni Arte Contemporanea, ArtEconomy 24
Il progetto, scelto tra le dieci proposte presentate, tutte molto attente alle più avanzate tendenze artistiche internazionali, si concentra su un gruppo limitato di artisti a cui verrà dato spazio per presentare le proprie opere e indagare i loro universi creativi.
Cecilia Alemani è conosciuta principalmente per il suo lavoro negli Stati Uniti. A New York è la direttrice e capo curatrice di High Line Art, il programma di arte pubblica sulla High Line di New York, presentato dall'organizzazione non-profit Friends of the High Line.
Dal 2011 ha prodotto e esibito il lavoro di oltre 200 artisti internazionali, con grandi installazioni site-specific, mostre di gruppo, performance, video, billboard e murales, con un’affluenza di circa 7 milioni di visitatori l'anno. Inoltre dal 2012 è anche curatrice di Frieze Projects, la sezione non-profit di Frieze New York.
Alemani ha collaborato con molti musei, istituzioni e fondazioni internazionali tra cui Tate Modern, il MoMA PS1 e Palazzo Grassi, oltre a collaborare con spazi non-profit e progetti indipendenti. Dal 2009 al 2010 ha diretto lo spazio sperimentale X Initiative a New York. Come curatrice indipendente ha organizzato mostre in musei, gallerie e spazi non-profit tra cui Glee, Blum and Poe, Los Angeles (2011); The Comfort of Strangers, MoMA/PS1, New York (2010); Solaris, Gió Marconi Gallery, Milano (2009); Only Connect, Bloomberg Headquarters with Art in General, New York (2008); boundLes, New York (2007); e Things Fall Apart All Over Again, Artists Space, New York (2005).
Maria Adelaide Marchesoni
Cecilia Alemani curerà il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2017 - Quotazioni Arte Contemporanea, ArtEconomy 24