BUCONERO S.p.A.
di Sigfrido Ranucci
In onda domenica 28 ottobre 2007 ore 21.30
economia
Il crac della Parmalat sarà l’argomento della terza puntata di Report. Una ricostruzione con testimonianze e documenti inediti del sistema di coperture politiche, di complicità finanziarie, di falsi, che hanno permesso al Gruppo di Collecchio, a partire dal 1988, di nascondere al mondo intero, per circa 15 anni, il reale stato delle sue casse e provocare i 14 miliardi di euro di buco che fanno del caso Parmalat il più grande crac della storia d’Europa. A distanza di circa quattro anni i conti per chi aveva investito nella Parmalat ancora non tornano: i piccoli azionisti hanno perso tutto, mentre i 130 mila risparmiatori che avevano investito nei bond sono stati risarciti solo parzialmente con le azioni della nuova Parmalat e tutto questo mentre dagli Stati Uniti incombe la minaccia della Class Action. I processi di Milano che vedono alla sbarra i manager del gruppo di Collecchio e le banche, italiane e straniere, coinvolte nel crac, con l’accusa di aggiotaggio, rischiano di finire in una bolla di sapone grazie alla legge Cirielli che ha accorciato i tempi di prescrizione. Il processo di Parma, invece, dove Tanzi e le banche devono difendersi dall’accusa di bancarotta fraudolenta deve ancora partire.
di Sigfrido Ranucci
In onda domenica 28 ottobre 2007 ore 21.30
economia
Il crac della Parmalat sarà l’argomento della terza puntata di Report. Una ricostruzione con testimonianze e documenti inediti del sistema di coperture politiche, di complicità finanziarie, di falsi, che hanno permesso al Gruppo di Collecchio, a partire dal 1988, di nascondere al mondo intero, per circa 15 anni, il reale stato delle sue casse e provocare i 14 miliardi di euro di buco che fanno del caso Parmalat il più grande crac della storia d’Europa. A distanza di circa quattro anni i conti per chi aveva investito nella Parmalat ancora non tornano: i piccoli azionisti hanno perso tutto, mentre i 130 mila risparmiatori che avevano investito nei bond sono stati risarciti solo parzialmente con le azioni della nuova Parmalat e tutto questo mentre dagli Stati Uniti incombe la minaccia della Class Action. I processi di Milano che vedono alla sbarra i manager del gruppo di Collecchio e le banche, italiane e straniere, coinvolte nel crac, con l’accusa di aggiotaggio, rischiano di finire in una bolla di sapone grazie alla legge Cirielli che ha accorciato i tempi di prescrizione. Il processo di Parma, invece, dove Tanzi e le banche devono difendersi dall’accusa di bancarotta fraudolenta deve ancora partire.