Buon 1 marzo a tutte le ragazze, x la festa della primavera (1 Viewer)

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Ciao a tutti,
un Mărţişor a ciascuna delle ragazze di IO.

mtag4m.jpg


Il Mărţişor più bello è un bucaneve, un fiore bellissimo e tenero, cinto da un laccetto di seta intrecciata, bianca e rossa.
Il rosso è il colore che in Romania è associato alla primavera, mentre il bianco è l'inverno innevato.
marti1.jpg


Qui ce ne sono degli altri: http://www.e-scoala.ro/martie/m3.jpg

Questi piccoli oggetti sono uno dei miei ricordi più belli ed intensi.
Ciao :)
 

nonmollare

Moderator
:) grazie del pensiero :)

Bucaneve
E’ detto “stella del mattino” perché è
uno dei primi fiori a spuntare dalla terra dopo l’inverno. La tradizione cristiana associa il Bucaneve alla candelora,
il 2 febbraio, giorno della purificazione
della Madonna. Inoltre una leggenda racconta che Eva e Adamo, una volta cacciata dal Paradiso Terrestre, furono trasportati in un luogo gelido, buio e
dove era sempre inverno. Eva ben presto fu presa dallo sconforto e dal rimpianto, non accettava l’idea di vivere in quelle condizioni; un angelo avuta compassione di lei, si dice, che prese
un pugno di fiocchi di neve, vi soffiò e ordinò che si trasformassero in boccioli una volta toccato il suolo. Eva, alla vista dei bucaneve, prese forza e si rianimò.
I Bucaneve sono il simbolo della vita e della speranza
 

melodia

Forumer storico
questa usanza del Martisor, che ho letto hai descritto anche in un altro 3d,
mi ha molto colpita... è davvero bella : )
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
“Martisor” ("Marzolino")
Questo antico rito di primavera è specifico del popolo rumeno e ha origini nelle credenze e nelle pratiche agrarie. Il suo festeggiamento ha luogo il 1° marzo, considerato il primo mese della primavera.
Mărţişor (si pronuncia marzishor), simbolo della primavera, si confeziona con dei fili bianchi e rossi, di canapa o lana (più tardi di cotone o seta), intrecciati in un cordoncino che si lega a forma di otto. A questo cordoncino si appende un ciondolo porta fortuna, che si nota per la sua svariata diversità di simboli (un volta monetine d’oro od argento, ma anche fili di erba, germogli o fiori di bucaneve; oggi fiori, animaletti, cuoricini, ecc.), e si appendeva, nel passato, al collo.
Nei diversi scavi archeologici della Romania sono stati ritrovati mărţişori datati più di 6000 anni fa. Sotto forma di piccoli sassolini di torrenti, verniciati in bianco e rosso, infilati su un filo, si portavano intorno al collo. Il colore rosso, come il fuoco, il sangue e il sole, era attribuito alla vita, quindi alla donna. Invece il colore bianco richiama la trasparenza dell’acqua, il bianco delle nuvole ed era specifico alla saggezza dell’uomo. Questi colori, che adesso ritroviamo nel cordoncino del mărţişor, esprimono il legame inseparabile dei due principi, come il continuo movimento della materia, il ciclo della natura, con tutte le sue forze vitali.
I "mărţişori sono tradizionali sul tutto territorio rumeno: si portano ai matrimoni, quando nascono i bambini ed anche, in alcune regioni rumene, ai riti funerari. Sempre con bianco e rosso si addobbano le prime pecore che entrano in malga e il primo aratro che esce al campo.
Adesso l’usanza consiste nel donare questo ciondolino con il suo fiocco bianco-rosso, il 1° Marzo, a tutte le donne, dalle nipoti alle nonne, come augurio di buona fortuna, amore ed è un augurio di buon inizio di primavera, chi lo ha ricevuto lo deve portare per tutti i giorni del mese di marzo, attaccato al petto vicino al cuore.
Il bello di questa festa è la gioia che si sente su tutte le vie delle città, che per l’occasione, già dai primi giorni di febbraio si riempiono di bancarelle, dove dai piccoli ai grandi, dai giovani ai meno giovani, donne e uomini “gareggiano” tra di loro, offrendo in vendita una svariata scelta di forme, e colori di mărţişori. L’ inventività come anche la semplicità delle piccole creazioni, ti incantano talmente tanto, che nel tumulto della strada ti senti come uno dei colibrì che vanno a prendere la linfa da un fiore ad altro, nei rami (le vie del centro) di un grande albero (la città) nella primavera rumena.

Aurelian Chera


Ho evidenziato l'ultimo passaggio, perchè esprime esattamente i miei ricordi ed i miei sentimenti.
Il 1° marzo è la mia festa più bella, più intima e più cara.
Buona festa della primavera a tutti.
:ciao:
 

angelswan

Forumer attivo
Argema ha scritto:
Questo antico rito di primavera è specifico del popolo rumeno e ha origini nelle credenze e nelle pratiche agrarie....

Grazie del pensiero :) , purtroppo da noi le tradizioni vanno scomparendo, questa era la festa di primavera della mia infanzia:

La tradizione vuole che negli ultimi tre giorni di febbraio o nei primi giorni di marzo un corteo di persone sfili a piedi, con trattori o con carri, per le vie del paese battendo pentole, coperchi, bidoni o altri strumenti di propria costruzione, per “svegliare la primavera”.
Si scatena così il “Bati marso”, segnato dal baccano prodotto con la percussione di questi particolari strumenti musicali, ritmato con filastrocche su marzo, usuali di ogni luogo: più forte è il chiasso e più veloce sarà il risveglio della natura.
Il Bati marso era praticato in quasi tutto il Veneto, chiamato con nomi differenti: osade de marso, ciamare marso, tratomarso, batar marso, batar l’erba, criar marso, incontrar marso, movar incontro a marso, brusamarso, Kalendimarso, batare i pulzi ecc.
 

Users who are viewing this thread

Alto