marcello 56
Nuovo forumer
Qualcuno è al corrente di situazioni analoghe , nei cosi detti mercati occidentali?
(e son stime leggermente per difetto poichè Patrimonio e PFN risultano in miglioramento al 31/03/11)
Caltagirone Editore: cassa e partecipazioni ma poca visibilità
di FtaOnline News,
La discesa sotto i minimi storici da parte di Caltagirone Editore è un fatto tanto inspiegabile (almeno al momento) quanto curioso. Il gruppo infatti ai prezzi di chiusura di ieri (1,361 euro) capitalizza 170,1 milioni di euro. Fin qui nulla di strano se si guarda il conto economico 2010: fatturato 248,3 milioni di euro, ebitda di 27,4 mln di euro ed un utile netto di 5,6 mln di euro. Ma Caltagirone Ed. non è solo editoria, è anche partecipazioni finanziarie e disponibilità liquide. Queste ultime al 31/12/2010 ammontano a 208,8 mln di euro mentre il patrimonio netto consolidato è pari a 761,9 mln di euro. Ced ha poi 5,7 milioni di azioni Generali e 26 milioni di azioni Monte dei Paschi di Siena iscritte a bilancio rispettivamente a 80,9 mln di euro (14,21 euro per azione) e 22,1 mln di euro (0,851 euro per azione. Ragionando su ogni azione (125 milioni le azioni in circolazione) possiamo dire che le disponibilità liquide nette valgono 1,67 euro per azione, il patrimonio netto per azione è pari a 6,09 euro per azione mentre le partecipazioni in società quotate (Generali ed Mps) ai valori di mercato (ai prezzi di chiusura di ieri) valgono complessivamente 0,876 euro per azione. Se da un lato il settore dell´editoria (quella che fa fatturato e margini) può sembrare caro in rapporto alla capitalizzazione (p/e di 30x) non si può dire lo stesso per il resto delle attività. La sola somma della posizione finanziaria netta e delle partecipazioni supera abbondantemente la capitalizzazione attuale (318,2 milioni di euro pari a 2,54 euro per azione). Come mai il titolo è così apparentemente sottovalutato? Sicuramente la limitata visibilità e la scarsa attenzione al piccolo investitore giocano un ruolo fondamentale. La galassia Caltagirone pur rappresentativa a Piazza Affari (Caltagirone Ord, Vianini Industria, Vianini Lavori, Caltagirone Edit e Cementir) non gode di coperture adeguate da parte degli analisti anche perché il gruppo fa ben poco per meritarsele (niente presentazioni e poche interviste). Inoltre la società non sembra disponibile a ridurre la sottovalutazione del titolo attraverso programmi di buy back. L´autorizzazione all´acquisto di azioni proprie del 2010 (mai utilizzata in pratica) non è stata confermata nel 2011. Va detto infine che maggio per Ced dal 2005 in poi non è mai stato un mese positivo. Il titolo a causa anche della distribuzione del dividendo, ha sempre chiuso in ribasso. Però maggio 2011 per gli azionisti di Caltagirone Editore sarà ricordato come il quinto mese dell´anno peggiore di sempre (-20,5%).
(e son stime leggermente per difetto poichè Patrimonio e PFN risultano in miglioramento al 31/03/11)
Caltagirone Editore: cassa e partecipazioni ma poca visibilità
di FtaOnline News,
La discesa sotto i minimi storici da parte di Caltagirone Editore è un fatto tanto inspiegabile (almeno al momento) quanto curioso. Il gruppo infatti ai prezzi di chiusura di ieri (1,361 euro) capitalizza 170,1 milioni di euro. Fin qui nulla di strano se si guarda il conto economico 2010: fatturato 248,3 milioni di euro, ebitda di 27,4 mln di euro ed un utile netto di 5,6 mln di euro. Ma Caltagirone Ed. non è solo editoria, è anche partecipazioni finanziarie e disponibilità liquide. Queste ultime al 31/12/2010 ammontano a 208,8 mln di euro mentre il patrimonio netto consolidato è pari a 761,9 mln di euro. Ced ha poi 5,7 milioni di azioni Generali e 26 milioni di azioni Monte dei Paschi di Siena iscritte a bilancio rispettivamente a 80,9 mln di euro (14,21 euro per azione) e 22,1 mln di euro (0,851 euro per azione. Ragionando su ogni azione (125 milioni le azioni in circolazione) possiamo dire che le disponibilità liquide nette valgono 1,67 euro per azione, il patrimonio netto per azione è pari a 6,09 euro per azione mentre le partecipazioni in società quotate (Generali ed Mps) ai valori di mercato (ai prezzi di chiusura di ieri) valgono complessivamente 0,876 euro per azione. Se da un lato il settore dell´editoria (quella che fa fatturato e margini) può sembrare caro in rapporto alla capitalizzazione (p/e di 30x) non si può dire lo stesso per il resto delle attività. La sola somma della posizione finanziaria netta e delle partecipazioni supera abbondantemente la capitalizzazione attuale (318,2 milioni di euro pari a 2,54 euro per azione). Come mai il titolo è così apparentemente sottovalutato? Sicuramente la limitata visibilità e la scarsa attenzione al piccolo investitore giocano un ruolo fondamentale. La galassia Caltagirone pur rappresentativa a Piazza Affari (Caltagirone Ord, Vianini Industria, Vianini Lavori, Caltagirone Edit e Cementir) non gode di coperture adeguate da parte degli analisti anche perché il gruppo fa ben poco per meritarsele (niente presentazioni e poche interviste). Inoltre la società non sembra disponibile a ridurre la sottovalutazione del titolo attraverso programmi di buy back. L´autorizzazione all´acquisto di azioni proprie del 2010 (mai utilizzata in pratica) non è stata confermata nel 2011. Va detto infine che maggio per Ced dal 2005 in poi non è mai stato un mese positivo. Il titolo a causa anche della distribuzione del dividendo, ha sempre chiuso in ribasso. Però maggio 2011 per gli azionisti di Caltagirone Editore sarà ricordato come il quinto mese dell´anno peggiore di sempre (-20,5%).