canone RAI, tassa indebita

Cip1

Forumer storico
una legge comunitaria europea impedisce alle emittenti di far pubblicità e contemporaneamente di farsi sostenere pubblicamente da un canone ovvero o si fa pubblicità (tv commerciale) o si fa pagare un canone (tv pubblica), le due cose non possono coesistere

la Rai per quanto già oggetto di numerose ingiunzioni UE in materia, sta prendendendo in giro ed alla grande tutti i cittadini e contribuenti italiani

ma i cojones sono i cittadini in questo caso
che continuano a pagare il canone

nonostante l'evidente inadempienza italiana
 
ed ovviamente lo sipendio stramilionario di euro ai vari Santoro e Gabanelli (sua moglie) ed Annunziata ed al giullare Floris

vorrei ricordarvi che per quanto la Rai sia lotizzata (e lo sappiamo) e per quanto governi si siano mai succeduti, il PCI (ora PD) non ha mai perso il controllo su RAI 3, suo incontestabile kingdom

se la sinistra vuole una propria "emittenza" perché non se la paga con soldi propri?
ma poi dove sta scritto che RAI 3 (canale pubblico) debba essere di controllo (che a sti punti definirei indebita proprietà ) esclusivo della sinistra?

che li caccino fuori le Coop (i soldi) che dato che non pagano tasse .....o i sindacati che nemmeno sono tenuti a certificare (e robe da pazzi) i bilanci

della serie " o i comunisti si schiodano da Rai 3 o se la pagano con soldi propri"
 
Qualcosa davvero non mi quadra in quello scritto e da te linkato

se davvero il canone Rai é tassa sulla proprietà del televisore, come mai é caduto in disuso, da decenni, l'obbligo di denuncia di possesso alla rai all'atto dell'acquisto del televisore, con multe anche per il comerciante inadempiente?..e come mai si possono "possedere" diversi televisori (uno nella casa di campagna, una in quella al mare, uno nella camera dei figli, uno in salotto, uno in cucina) ed essere tenuti a corrispondere UN SOLO canone?

E come mai eventualmente la RAI potrebbe piombare solo i canali RAi, lasciando libertà di visione su reti Mediaset, private ecc. ecc.

E come mai la Rai si é messa in testa di farlo pagare anche ai pc e videotelefonini?

Davvero é tassa sulla proprietà..?

:rolleyes:
 
LO SAPEVI CHE LA RAI CHIEDE IL CANONE ANCHE PER PC E CELLULARI? TI E' STATO DETTO CHE LA RAI PRETENDE L'AUMENTO DEL CANONE ALLA FAMIGLIE MA NON VUOLE RISCUOTERE UN MILIARDO DI EURO DALLE IMPRESE?



LA LEGGE E LA SUA STORIA -

La legge che istituisce il cosiddetto canone Rai, il Regio decreto-legge 2 febbraio 1938 n. 246, fu emanata dal Governo di Benito Mussolini per finanziare la macchina propagandistica del regime. All'epoca il televisore era stato recentemente inventato, ma in Italia non si sarebbe diffuso fino agli anni '50, quando iniziarono le prime regolari trasmissioni in VHF.

Questa legge prevede ancora oggi il pagamento del canone a chiunque sia in possesso di apparecchi "atti o adattabili" alla ricezione delle radiotrasmissioni. Nel 1938 il canone era richiesto fondamentalmente per il possesso della radio, e dagli anni '50 del televisore. Ma da allora la tecnologia si e' evoluta oltre ogni immaginazione, contrariamente al canone Rai. Oltre al televisore, sono ormai moltissimi gli apparecchi elettronici che potrebbero rientrare nella indeterminata categoria degli "atti o adattabili" soggetti al canone: videoregistratore, registratore dvd, computer (con o senza scheda Tv e/o connessione Internet), videofonino, cellulari di nuova generazione, iPod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a se' stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale, etc. Infatti, per alcuni di questi la Rai ha gia' cominciato ad esigere il canone.

LE NOSTRE INDAGINI -

Per questo abbiamo svolto una prima indagine per capire quali apparecchi sono effettivamente soggetti al pagamento del canone. Quello che e' emerso e' la totale incertezza da parte delle autorita' preposte alla riscossione di questa tassa: dalla Rai all'Agenzia delle Entrate, dalla Guardia di Finanza al ministero dell'Economia e delle Finanze fino a quello delle Telecomunicazioni, nessuno ci ha saputo dare una risposta precisa, ma anzi tante risposte contraddittorie. E' del tutto evidente che la legge e' inadeguata al 21mo secolo. Da qui abbiamo svolto altre indagini da cui e' emersa la totale ed arbitraria inapplicabilita' di questa norma fascista:

Il canone Rai anche per un videocitofono?
Anche i turisti stranieri devono pagare il canone Rai?
Anche uffici e negozi con un computer pagano il canone?
Le Poste italiane evadono il canone Rai?
Intorno al miliardo di euro l'anno l'evasione del canone speciale

LE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI -

A seguito delle nostre indagini, sono state depositate alla Camera alcune interrogazioni parlamentari (1, 2, 3) rivolte ai ministeri competenti affinche' chiariscano quegli aspetti della legge che oggi fanno di milioni di cittadini dei potenziali evasori fiscali o impongono il canone anche laddove non e' dovuto. Fino ad oggi queste interrogazioni sono state ignorate, cosi' come le nostre richieste di chiarimento.

ESPOSTO-DENUNCIA ALLA CORTE DEI CONTI -

Da tempo la Rai lamenta una grave evasione del canone d'abbonamento, a cui ricollega anche la crisi finanziaria che ogni anno spinge gli amministratori a chiedere un aumento degli importi, ben oltre il tasso di inflazione, e la riscossione indiscriminata tramite bolletta dell'elettricita' al fine di sanare il deficit. Per questo, e' nei propositi della Rai combattere l'evasione fiscale del canone d'abbonamento, effettuando richieste e accertamenti porta a porta, tramite proprio e anche a mezzo di Guardia di Finanza nei confronti di tutti i nuclei familiari risultanti negli elenchi anagrafici di tutti i Comuni d'Italia ma non ancora abbonati (oltre il 25%).

Per contro, l'ente concessionario non fa altrettanto per i canoni speciali, dovuti per il possesso di tali apparecchi fuori dall'ambito familiare. Tali notizie trovano conferma nelle statistiche sulla densita' dei canoni speciali di abbonamento sul territorio italiano. A fronte di oltre 4 milioni di imprese dotate di connessione Internet (e quindi anche di computer), i canoni speciali di abbonamento nel 2006 risultano essere solo 171.554, poco piu' del 4% dei canoni dovuti dalle sole imprese. Se a queste si aggiungono i lavoratori indipendenti che non risultano come imprese (oltre due milioni), banche e ogni loro filiale, uffici postali, enti locali, enti pubblici e loro sedi distaccate, tribunali e procure con relative sedi distaccate e sedi regionali, associazioni, stazioni ferroviarie, ecc., presumibilmente quasi tutti dotati di un computer o monitor, e' evidente che l'evasione del canone speciale e' pressoche' totale, risultando un danno erariale di svariate centinaia di milioni di euro l'anno.
Infine, del tutto assente risulta l'accertamento e la riscossione del canone temporaneo ("Licenza Temporanea di Importazione" di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni) ad opera dell'Ufficio Dogane dell'Agenzia delle Entrate.
Nel novembre 2007 abbiamo presentato per questo un esposto-denuncia a tutte le procure regionali e alla Procura Generale della Corte dei Conti, ipotizzando un ingente danno erariale risultante dal comportamento omissivo dei dirigenti Rai e dell'Agenzia delle Entrate.

IL PERCHE' DELLE NOSTRE INIZIATIVE

Da sempre ci battiamo per l'abolizione del canone Rai, e questo vorremmo. Ma fino a quando esiste questa legge, non e' tollerabile che venga applicata in maniera arbitraria e cialtrona, forse perche' si ha il timore che applicandola fino in fondo emerga ancor piu' la sua inadeguatezza e sproporzione. In uno stato di diritto quando una legge e' insensata non la si ignora, la si cambia.
Inoltre, con l'evolversi della tecnologia, e' evidente che il canone Rai potrebbe essere richiesto per un crescente numero di tipologie di apparecchi, anche quando acquistati ed utilizzati per funzioni completamente estranee alla tv. Affidarsi al buon cuore della Rai nel riscuotere "ragionevolmente" il canone -disapplicando qua e la' la legge- e' una follia, oltre che poco lungimirante. Da una parte significa accettare quella diffusa cultura di illegalita' di cui lo Stato rimane il primo promotore; dall'altra significa esporsi al libero arbitrio della Rai a seconda delle sue esigenze finanziarie.
Per questo ci auguriamo che queste nostre iniziative possano spingere il Parlamento a rivedere, se non ad abolire del tutto una legge dimostrabilmente inapplicabile e inapplicata.

LA PETIZIONE PER L'ABOLIZIONE

- E' una necessita' civica che si perde nel tempo, da quando nel nostro etere, negli anni '70 del secolo scorso, non siamo piu' stati costretti a vedere e ascoltare la radio e la tv di un solo gestore. Quando l'etere comincio' a liberarsi, chi non e' stato coinvolto in quello spirito che aleggiava nella canzone di Eugenio Finardi "se una radio e' libera, ma libera veramente, io l'amo ancor di piu' perche' libera la mente…."? Ma era una sensazione d'animo che ha dovuto confrontarsi con un mastodonte: la Rai. Proprio perche' non piu' unica fonte di informazione, spettacolo, sport e cultura via etere, essa e' diventata sempre piu' terra di conquista di chi ci ha governato, un potente strumento attraverso il quale condizionare la vita civica, economica, politica e culturale di intere generazioni.
Ma non ci rassegniamo, e soprattutto non vogliamo continuare a finanziare questa Rai. Ci piacerebbe un servizio pubblico privatizzato, assegnato a diverse emittenti tramite gare d'appalto, una per settore tematico. Ma siamo consapevoli che questo non accadra' per molto, molto tempo. Per ora ci accontenteremmo di non dover essere costretti a pagare per una tv che fa concorrenza sleale ad altri soggetti privati, la cui unica fonte di reddito e' la pubblicita'.
Per questo proviamo a far sentire la nostra voce attraverso questa petizione, gia' sottoscritta da oltre 200mila persone, li' dove -in Parlamento- le cose potrebbero e dovrebbero cambiare. Diamoci una mano!

firmato ADUC

http://www.aduc.it/dyn/rai/index.php
 
devo dire che sei un po' disinformata.... con i tuoi post...

allora

il cosidetto canone rai, e' diventato tassa di proprieta' da diversi anni, quindi non esiste piu' che ti fai "piombare" i canali rai e guardi solo mediaset.

se dici di non avere un televisore in casa ( ovviamente non ci crede nessuno).

se non sei ancora un abbonato rai, ma risiedi in una abitazione , si presume che tu abbia la tv.

nessuno della rai puo' venire dentro a casa tua per verificare, ma possono ( come hanno fatto a me :D ) dopo 3 anni che avevo fatto la casa nuova, e sopratutto dopo il censimento, venire a casa tua, vedere le antenne e lasciarti il bollettino, dicendoti che nell'eventualita' che non paghi , segnaleranno alla gdf , che e' l'unica autorizzata a venirti in casa.
dopo decidi tu... cosa fare,.... io sono diventato un abbonato con posto in prima fila....


riguardo al discorso che se una tv fa pubblicita' non puo' avere il canone, ti faccio presente che in europa l'unica che non fa pubblicita' e' la BBC.
peccato che in inghilterra il canone costi 350 euro.... e non 99 come in italia.

vedi tu.. se non vuoi la pubblicita' il canone diventa come quello inglese......
 
Albatros ha scritto:
devo dire che sei un po' disinformata.... con i tuoi post...

allora

il cosidetto canone rai, e' diventato tassa di proprieta' da diversi anni, quindi non esiste piu' che ti fai "piombare" i canali rai e guardi solo mediaset.
un po' come il bollo auto, anche se non giri lo paghi lo stesso.

se dici di non avere un televisore in casa ( ovviamente non ci crede nessuno).

se non sei ancora un abbonato rai, ma risiedi in una abitazione , si presume che tu abbia la tv.

nessuno della rai puo' venire dentro a casa tua per verificare, ma possono ( come hanno fatto a me :D ) dopo 3 anni che avevo fatto la casa nuova, e sopratutto dopo il censimento, venire a casa tua, vedere le antenne e lasciarti il bollettino, dicendoti che nell'eventualita' che non paghi , segnaleranno alla gdf , che e' l'unica autorizzata a venirti in casa.
dopo decidi tu... cosa fare,.... io sono diventato un abbonato con posto in prima fila....


riguardo al discorso che se una tv fa pubblicita' non puo' avere il canone, ti faccio presente che in europa l'unica che non fa pubblicita' e' la BBC.
peccato che in inghilterra il canone costi 350 euro.... e non 99 come in italia.

vedi tu.. se non vuoi la pubblicita' il canone diventa come quello inglese......
 
da Punto Informatico

Canone RAI? Lo riscuotono così


Roma - Molti sono gli utenti che si lamentano di aver ricevuto quella che ritengono una comunicazione indebita, una lettera che ormai da molto tempo viene spedita a tanti italiani in cui si intima loro di pagare il canone radiotelevisivo. Ora ADUC segnala che sono migliaia le segnalazioni di chi descrive "metodi intimidatori e talvolta truffaldini con cui la RAI cerca di costringere i cittadini a pagare il canone/tassa anche quando non si è in possesso di un apparecchio tv".

"Secondo la RAI - insiste l'associazione degli utenti e dei consumatori - non è credibile che vi siano cittadini senza la televisione, ma solo cittadini che evadono le tasse". Per informare sulla questione, ADUC ha predisposto una sorta di vademecum con "i metodi più comuni con cui, talvolta, si è anche costretti a pagare malgrado non si possegga la tv".

Ecco di seguito le fattispecie come descritte da ADUC:

I. Visita a domicilio di un funzionario RAI

Questi chiede di entrare in casa per controllare se esistono apparecchi televisivi. Alla fine della visita consegna un cedolino per il pagamento del canone/tassa e chiede una firma per ricevuta. Ma attenzione: quella firma non è per ricevuta del cedolino, ma una vera e propria dichiarazione in cui si ammette di avere una Tv.
Sulla base di questa firma, la RAI intimerà il pagamento del canone, con minaccia di pignoramenti, fermi amministrativi, ecc.

Come difendersi
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1. il funzionario RAI non ha alcun diritto di entrare in casa di un privato cittadino. Lo possono fare solo le forze dell'ordine su mandato dell'autorità giudiziaria. Pertanto, si potrà invitare il funzionario RAI ad andarsene. Se insistesse, chiamare il 113.

2. Non firmare MAI tutto cio' che è offerto da un funzionario RAI. Ritirare eventualmente il cedolino, qualora il funzionario insistesse, e farne l'uso che si crede (segnalibro, carta da riciclare, ecc.).

3. Per i cittadini più indignati. Se possibile, invitare un testimone ad assistere alla conversazione con il funzionario. Quando e se chiederà la firma "per ricevuta" del cedolino (nascondendo il fatto che in realtà vi spinge con l'inganno a firmare un'autodichiarazione di colpevolezza), fare un esposto alla Procura della Repubblica (il testimone potrà corroborare questa versione dei fatti).

II. Invio annuale del cedolino per il pagamento del canone/tassa

Per posta, con tanto di lettera intimidatoria, nonostante si sia già inviata in passato una lettera raccomandata (o una diffida) in cui si è dichiarato di non avere la tv. Se ogni anno non si risponde per raccomandata, cominciano ad arrivare lettere della RAI sempre più intimidatorie, come la minaccia di un fermo amministrativo dell'auto se non si paga il canone entro 20 giorni.

Come difendersi
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1. Inviare alla RAI la diffida "Non ho la tv e non vi pago"

2. Ogni successiva missiva della RAI, se consegnata per posta ordinaria, puo' essere ignorata.

3. Se vi fosse recapitata una ulteriore richiesta di pagamento del canone/tassa per raccomandata, rispondere subito con una diffida come sopra. In questa sede, formulare anche una richiesta di risarcimento del danno (costi della raccomandata, perdite di tempo, ecc.).

III. La RAI contrattacca

Dopo aver risposto per lettera raccomandata o con una diffida alle richieste di pagamento del canone/tassa, la RAI contrattacca facendo richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con cui si dovrebbe dichiarare di "non essere in possesso di alcun apparecchio atto od adattabile alla ricezione di programmi televisivi, compresi personal computer, decoder digitali ed altri apparati multimediali".

Come difendersi
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1. Prima di tutto, non è necessaria alcuna dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Basta una lettera raccomandata in cui si dichiara di non avere la tv. Quello della RAI è solo un tentativo di sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza.

2. Contrariamente a cio' che dice la RAI, il canone/tassa lo si deve pagare solo per il possesso della televisione o di un computer con scheda Tv (ovvero, dove vi sia una scheda che permette l'allaccio diretto dell'antenna tv al computer). Ignorare pertanto la richiesta per il possesso di un computer solo perchè connesso ad internet, di un videofonino, et similia.

3. Se la lettera della RAI è stata recapitata per posta ordinaria, si puo' ignorarla.

4. Se la richiesta dell'atto di notorietà giungesse per raccomandata, rispondere con una diffida.

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1882562
 
http://liberopensiero.blogosfere.it...e-il-canone-rai-neppure-il-governo-lo-sa.html


interrogazione parlamentare dell'On. Poretti, Rosa nel pugno

Chi deve pagare il canone RAI? neppure il governo lo sa.

Riporto qui sotto l'intervento dell'On. Poretti, che per la quinta volta cerca di capire chi deve pagare il canone RAI. Una situazione assurda:

(.........)

Da una quarta indagine risulta che Poste italiane, con 14.000 uffici dovrebbero pagare il canone, per un totale di circa 13.018.880 Euro. Le Poste probabilmente sono i maggiori evasori di questa tassa (5). Infine da una quinta indagine, presi per buoni i criteri di alcuni operatori Rai su chi debba pagare, risulterebbe per il 2006 un'evasione di centinaia di migliaia di euro.

(.....)

:rolleyes:
 

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