Telecom Italia (TIT) Capire i fondamentali di una società (1 Viewer)

mazinga

Nuovo forumer
Oggi alla radio ho sentito parlare di Telecom e del motivo dell suo poco appeal:
"dopo risultati molto buoni si sono guardati ai fondamentali con maggio dettaglio e si è scoperto che questi erano migliori delle attese. Confrontati con le altre società telefoniche europee si è visto però che TIT ha maggiore difficolta a creare cassa."

Dove posso venire a conoscienza delle basi di queste informazioni per poter agire di conseguenza e muovermi nel mercato azionario stando un po di piu con i piedi per terra? ... cioò senza prendere fregature?


... infatti l'altra settimana sono entrato in F.SAI e tornato dal lavoro ieri mi sono ritrovato con un bel -7%.

Saperte dirmi come affrontare questa situazioni?

Salute a tutti.
 

Run the Park

Forumer storico
mazinga ha scritto:
... infatti l'altra settimana sono entrato in F.SAI e tornato dal lavoro ieri mi sono ritrovato con un bel -7%.

Saperte dirmi come affrontare questa situazioni?

Magari un stop loss..?
 

tontolina

Forumer storico
Tlc/ Roaming fatale per Tronchetti. Giù il target-price di TelecomVenerdí 31.03.2006 13:49
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/telecomdc.html

Occhi del mercato puntati sul colosso telefonico. Una tegola dopo l'altra si sta abbattendo sullla galassia Telecom: prima le defezioni da Olimpia delle maggiori banche Italiane. Questa settimana, infatti, sia Banca Intesa sia Unicredit, esercitando la put sul 4,77% del capitale del gruppo che detiene circa il 18% di Telecom Italia, hanno annunciato l'uscita dall'azionariato, incassando, ciascuna, 585 milioni di euro.

Poi le svalutazioni, ultima quella in Holinvest, che hanno mandato in rosso i conti 2005 di Olimpia, per quasi 1,1 miliardi di euro. Rettifiche che hanno spinto la principale agenzia di rating, Standard&Poor's, giovedì, a rivedere l'outlook di Telecom Italia da stabile a negativo.

Ultima, quella caduta dalla banca d'affari americana Morgan Stanley che ha appena ridotto il suo target-price su Telecom Italia a 2,5 euro da 2,7. L'istituto di credito a stelle e strisce ha valutato gli effetti del probabile taglio delle tariffe di roaming internazionale sulle società del settore
Morgan Stanley ritiene che il colosso telefonico italiano sia fra le società più colpite dal provvedimento assieme a Bouygues, Belgacom e Cosmote. Anche se Telecom riuscirà ad attenuare gli effetti del taglio roaming Ue grazie alla sua diversificazione geografica, con una esposizione nella telefonia mobile alla America Latina.

In più, motiva la sua scelta, rendendo noto di "aver rivisto al ribasso le nostre stime su Telecom Italia come risultato di un minore Arpu in 2006 e nel 2007 che ha, comunque, un impatto maggiore del roaming".

All'inizio di questa settimana, Bruxelles ha annunciato di voler tagliare i prezzi delle telefonate internazionali eliminando i costi del roaming: le chiamate via cellulare avranno gli stessi costi e le stesse condizioni di quelle interne allo Stato. I dettagli, però, saranno resi noti martedì prossimo dal commissario Ue alla Società dell'informazione e dei media, Viviane Reding.

Insomma non è uno dei momenti più felici per Tronchetti Provera che è ora alle prese con la grana Hopa. Il manager, infatti, dovrà fronteggiare anche l'uscita dal capitale di Olimpia anche della finanziaria bresciana di Emilio Gnutti. Quota che sembra dovrà essere acquistata dai Benetton tramite Edizione Holding.

(Articolo in fase di aggiornamento)
 

tontolina

Forumer storico
e se Deutsche Telekom avesse ragione?
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/tiscalisssa.html?pg=1
In ripresa/ Fardello Germania per Tiscali, ma funziona la cura Pompei
Venerdí 31.03.2006 14:00
Tiscali valuta la possibilità di cedere le attività in Germania, un Paese che sta dando poche soddisfazioni al gruppo italiano: negli ultimi tre mesi dell’anno ha registrato una crescita negativa dei ricavi del 3% contro il +32% dell’Italia e il +33% della Gran Bretagna e il 2005 si è chiuso con un contrazione del giro d’affari (–6%).

In Germania le attività languono e come se non bastasse, per gli operatori alternativi quali Tiscali, la vita potrebbe farsi più dura: Deutsche Telekom, con il convinto appoggio del governo di Angela Merkel sta cercando di ottenere dall’Ue, il permesso di non affittare la nuova rete adsl super veloce da 50 megabits al secondo che sta posando in questi mesi.
L’ex monopolista tedesco chiede di essere esentato da una pratica imposta dalle norme per la liberalizzazione del mercato, perché afferma che si tratta di una nuova infrastruttura: non deve, quindi, sottostare alle regole sull’apertura alla competizione. La commissaria Ue per le tlc, Vivianne Reding, si oppone a una richiesta, che rappresenterebbe un precedente pericoloso per il processo di liberalizzazione del mercato, ma dall’altra parte Berlino sembra intenzionato ad andare fino in fondo:
il governo ha presentato una proposta di legge che va in questa direzione e ha incontrato il favore di buona parte delle forze politiche. Il provvedimento dovrebbe arrivare in Parlamento per la conversione il prossimo mese.
Messa alle corde dalla sempre più aggressiva concorrenza degli operatori entranti, Deutsche Telekom, che perde 100mila abbonati al mese nella telefonia fissa, ha deciso di reagire con energia: ha minacciato di cancellare l’investimento ed è arrivata a paventare licenziamenti.

Tiscali, già in difficoltà in Germania, rischia di trovarsi ancora più ai margini perché grazie alla nuova rete superveloce, Deutsche Telekom può riuscire a invertire il trend in declino degli ultimi mesi e portare il suo triplo servizio (Internet, telefonia e Tv) nelle case dei tedeschi: con questa super offerta tecnologicamente d’avanguardia, può mettere alle corde, almeno per qualche tempo, gli altri operatori più lenti.

L’a.d. Tommaso Pompei potrebbe, quindi, pensare di vendere, un’operazione che riduce il giro d’affari (la Germania vale il 12% dei ricavi 2005) ma che porta un modesto contributo in termini di profitto. Il Paese vale soltanto il 5% dell’intero Ebitda del gruppo fondato da Renato Soru. Per finire, la cessione potrebbe essere la mossa giusta perché ha associato in questo momento dei vantaggi fiscali e libererebbe risorse da destinare alla crescita impetuosa che il gruppo sta registrando soprattutto in Gran Bretagna (ricavi +28% nel 2005).
L'Internet provider sardo ha presentato a Cagliari i conti completi del 2005. Il gruppo ha chiuso l'ultimo esercizio di bilancio ancora con una perdita netta di 12,8 milioni di euro, ma in netto miglioramento comunque rispetto ai -134,2 milioni di euro del precedente esercizio di bilancio. I ricavi sono stati di 736,2 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2004 (655,1 milioni), mentre l'ebitda è stato di 117,1 milioni di euro (+51%).

"A fine dicembre 2005 - ha spiegato la società- il gruppo può contare su disponibilità liquide per 30 milioni, a fronte di una posizione finanziaria netta negativa per 290 milioni (420,1 milioni a fine dicembre 2004)". In relazione al prestito obbligazionario Equity Linked Bond di 209,5 milioni in scadenza nel prossimo settembre, Tiscali informa che "per il rimborso dello stesso sono attualmente disponibili 100 milioni derivanti dalla seconda tranche del finanziamento ottenuto dall'americana Silver Point Finance".

Il gruppo non ha comunque escluso "il ricorso ad altre operazioni di carattere finanziario che si riterranno opportune coerentemente con le scelte industriali di carattere strategico che verranno presentate al mercato nel nuovo piano industriale 2006-2008".
La società è in salute, visto l'IP fondanto da Renato Soru ha comunicato di avere 4,7 milioni di utenti attivi. Di cui circa 1,85 milioni sono a banda larga e 360mila in unbundling, ossia non ricevono più la bolletta da Telecom Italia ma hanno solo Tiscali come fornitore di servizi telefonici.
 

tontolina

Forumer storico
Telecom, taglio prezzi fisso-mobile
Nuove tariffe per tutti i clienti Tim, Vodafone e Wind
(ANSA) - ROMA, 3 apr - Lieve sforbiciata ai prezzi delle chiamate da telefono fisso a mobile da parte di Telecom Italia. A partire dal 7 maggio, infatti, entrera' in vigore la nuova manovra tariffaria che prevede riduzioni dei prezzi al minuto delle conversazioni per le telefonate ai clienti Tim, Vodafone e Wind, e un leggero aggravio per chi chiama un telefonino H3g. Le riduzioni riguardano sia le famiglie che la clientela affari.
 

fo64

Forumer storico
Il buon Beppe Grillo torna - dal suo blog - ad occuparsi del suo manager preferito... Tronchetti Provera :D :D

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Gli ultimi saranno i primi

E poi dicono che siamo sempre ultimi...
Quando si tratta di costo del lavoro siamo imbattibili. I manager italiani guadagnano infatti più di tutti in Europa, forse perchè sono i più bravi.
Nelle telecomunicazioni il distacco inflitto dal tronchetto dell’infelicità ai più importanti manager del settore è impressionante.
Il tronchetto ha incassato 8 milioni di euro nel 2005 da Telecom Italia, Arun Sarin della Vodafone, secondo in classifica, ha percepito 4,7 milioni di euro.
Non si capisce perchè un manager così ben remunerato sia stato abbandonato da Banca Intesa e Unicredito che lo avevano sostenuto nell’acquisto di Telecom Italia.

Le banche sono uscite incassando 585 milioni di euro a testa, la stessa cifra che avevano impegnato nel 2001. Non hanno guadagnato un euro, se avessero comprato Bot e Cct gli sarebbe andata senz’altro meglio.
Le banche hanno incassato al prezzo di acquisto del 2001, che è quasi il doppio del valore del titolo attuale, solo grazie ad un accordo firmato allora.

Un comune azionista che, entusiasmato dall’arrivo del tronchetto, avesse comprato le azioni Telecom nel 2001 si ritroverebbe oggi con un valore pari alla metà.
Olimpia, la società che controlla Telecom, ha ancora in carico le azioni a 4,2 euro, mentre in borsa il loro valore è di circa 2,4 euro. Non capisco come questo sia possibile. Perchè gli organismi di controllo non la costringono a svalutare il valore del titolo?

Il debito di Telecom Italia valutato da Standard & Poor’s è ormai ai confini della comprensione umana: 56,7 miliardi di euro includendo garanzie, obblighi previdenziali, operazioni di leasing e cartolarizzazione.
E l’agenzia Fitch con un linguaggio sublime afferma che "la flessibilità finanziaria di Telecom Italia sia stata ridotta dagli incrementi di dividendo annunciati il 7 e 8 marzo".
Invece di ridurre il debito si distribuiscono i dividendi della gestione e si strapagano gli stipendi.
E’ come usare un secchio d’acqua per farsi una doccia quando la casa brucia.

Come uscirà da questa situazione la Telecom?
Sembra che mastrolindo stia arrivando in soccorso del tronchetto, un duo da circo.
Infatti si dice in giro che Mediaset e Telecom Italia stiano per fondersi, il tronchetto sanerebbe i suoi debiti, mastrolindo avrebbe il controllo della Rete.
 

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