Cattive Notizie e prezzi disastrosi .... che fare?

tontolina

Forumer storico
in passato avevo salvato degli articoli che sono molto di attualità
faccio un copia incolla in modo che li possiate leggere
sono molto di attualità dopo il caso Parmalat
 
Cattive notizie e prezzi disastrosi:

Cattive notizie e prezzi disastrosi: evitare, rispondere, reagire
di Donald L. Cassidy
traduzione di Manuela Tagliani -
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In tanti anni di consulenza ho fornito agli investitori privati una formula per identificare il rischio di una perdita improvvisa:
+ alta tecnologia
+ alto P/E (or High PEG)
+ alta crescita
+ alte aspettative
+ alta proprietà istituzionale
= Alto rischio di perdita improvvisa

L'importanza delle varie componenti sembra essere diversa nel corso del tempo:

da marzo a maggio 2000 i titoli tecnologici (inclusi quelli legati alle biotecnologie) sono quelli che hanno subito le perdite più consistenti. Ma anche se non possedevate i tecnologici non avete dormito sonni tranquilli: Edison International, Amazon, Starbucks, Dillard's, AT&T, e altre decine di società, hanno subito forti perdite in poco tempo;
la proprietà istituzionale (cioè il fatto che pacchetti consistenti di azioni di una società siano in mano a investitori istituzionali) rimane un fattore di rischio costante e in continua crescita;
con i recenti segni di un rallentamento nell'economia la combinazione tra alta crescita e aspettative particolarmente alte diventerà probabilmente un fattore di rischio più frequente dato che questo fa aumentare la probabilità di sorprese negative sugli utili per azione.
In questo articolo vorrei analizzare le cause e le dinamiche delle reazioni alle brutte notizie, discutere strategie e tattiche per evitare questo tipo di evento, ed esaminare le vie da seguire per rispondere e far fronte a queste situazioni quando il disastro è ormai avvenuto.
Reazioni alle brutte notizie

Come evitare debacle improvvise

Analizzare la situazione e reagire


Conclusioni

Il meccanismo di risposta più importante consiste nel cambiare il comportamento di investimento in risposta a una lezione imparata a caro prezzo. Il successo di un investimento richiede un'azione opportuna sia per quanto riguarda lo strumento (azioni, obbligazioni o fondi), sia per quanto riguarda il suo possessore (voi). Perciò è importante guardare realisticamente alla propria forza emotiva in caso di avversità: fate fatica ad ammettere gli errori?

Dovreste anche considerare in modo critico il vostro portafoglio. Quante altre situazioni a rischio avete? Potreste sostenerle, emotivamente o finanziariamente se un altro fulmine vi colpisse?

Vagliate bene i vostri investimenti. La sventura che vi ha colpito non è stata un episodio isolato; di solito si presenta là dove il rischio è alto, in base alla mia formula. Forse doveste possedere più fondi d'investimento e meno azioni individuali, riducendo le possibilità di incorrere in un'altra dolorosa esperienza.

In breve, approfittate dei vostri errori. Sarebbe un peccato pagare lo scotto e non aver imparato nulla.
 
Le reazioni alle brutte notizie

Le reazioni alle brutte notizie



Di Donald L. Cassidy
Traduzione e adattamento di Manuela Tagliani

In qualsiasi settore della nostra vita, tanto più è alta l'aspettativa, tanto più cocente sarà la delusione in caso di fallimento.

Il Business Week ha pubblicato recentemente un editoriale definendo il comportamento degli analisti "la macchina delle esagerazioni"; il Wall Street Journal ha pubblicato in un articolo la sequenza dei target price per Cisco, annunciati volta per volta da un analista, senza che nuove stime sui fondamentali dessero elementi di fatto per indicare obiettivi al rialzo.

Sovente, le previsioni e le "soffiate" riguardanti il consenso sull'utile per azione sfuggono al controllo, e rischiano di avere l'unico scopo di giustificare i passati aumenti di prezzo. Questo gioco è uno dei principali responsabili di potenziali collassi del prezzo.

Le migliori società, anche quelle leader, non sono automaticamente un buon affare a qualunque prezzo. Visti e considerati la complessità dei business e i loro coefficienti di crescita come si potrebbe giustificare di dover pagare 40 volte gli utili per la Procter & Gamble, o 60 volte gli utili per la Starbucks, con il rischio che prima o poi un piccolo cedimento rispetto alle attese si manifesti?

È dal 1991 che non avviene una recessione; le aspettative escludono ampiamente una possibilità simile e milioni di investitori più giovani come pratica di mercato non ne hanno mai conosciuto una.

Gli esperimenti degli psicologi e le attuali reazioni del prezzo di mercato dimostrano che la paura di perdere è molto più forte del desiderio di guadagnare. La divulgazione e la ricezione immediata di notizie in tutto il mondo (e le conseguenti opinioni) hanno compresso il tempo di reazione del mercato e probabilmente hanno accentuato le perdite negli ultimi anni. Vertiginose cadute di prezzo, da sole, causano vendite aggiuntive.

Una volta che le brutte notizie hanno causato una brusca caduta del prezzo, la repentinità della caduta causa ulteriore paura, provocando l'uscita dal mercato azionario. Qualsiasi modesta ripresa trova venditori che cercano di ridurre almeno marginalmente le perdite e il panico. Eventuali riprese fallite, poi, inducono altri investitori impauriti a vendere.

In un mercato che vive di aspettative, le azioni danneggiate diventano "off limits" per i professionisti per molto tempo. L'azienda ha bisogno di tempo per riconquistare una fiducia che in realtà non ha mai tradito.

Di conseguenza il grafico di quel titolo diventa simile a una "L", con una lunga asta orizzontale che segue il giorno del collasso. Questo schema tipico implica certe misure che saranno discusse in seguito.
 
Come evitare debacle improvvise

Come evitare debacle improvvise



Di Donald L. Cassidy
Traduzione e adattamento di Manuela Tagliani

Non è possibile prevedere tutte le possibili situazioni di mercato, ma ci sono alcune misure preventive che possono limitare la diffidenza e ridurre la paura.

I segni di un rallentamento della congiuntura o di un peggioramento economico fanno aumentare la possibilità di deludere le aspettative sull'andamento societario.

Inoltre la volatilità dei prezzi è alta nell'era delle informazioni-reazioni immediate e probabilmente rimarrà tale almeno fino a quando un mercato al ribasso non spazzerà via i segni della speculazione. Non sto assolutamente prevedendo un mercato al ribasso, sto semplicemente fornendo una previsione dei comportamenti basati sulla volatilità, almeno fino a quando avviene in questo modo.

Quanto sono volatili le azioni? Prendendo in considerazione solo un gruppo di azioni relativamente stabile del valore superiore ai 5 dollari al New York Stock Exchange, (escludendo i circa 400 fondi chiusi qui quotati), nel periodo che va dal 1990 al 1999 tali azioni hanno avuto una crescita media di rendimento dell'11% annuo (benché non regolare!), ma hanno avuto un range annuale di prezzi dal minimo al massimo del 65%. Quindi, le emozioni hanno mosso le azioni 6 volte più ampiamente rispetto a quello giustificato dai fondamentali. La maggior parte degli investitori di solito sottovaluta la violenza del movimento dei prezzi.

Se è vero che un rifiuto della Food and Drug Administration (ad esempio per le società farmaceutiche), le svalutazioni post-fusione, i ritardi nella produzione e, occasionalmente, le frodi amministrative possono portare a una vertiginosa caduta dei prezzi delle azioni, tuttavia il principale responsabile di tale evento è un utile inferiore alle attese.

Il secondo è il warning (avvertimento) sugli utili e sulla crescita del fatturato, e quindi gli azionisti devono sapere in quale data saranno comunicati gli utili per azione. I warning arrivano nell'ultimo mese del trimestre fiscale o appena dopo la chiusura, per cui queste date sono zone pericolose del calendario.

Un'altra cosa che è fondamentale conoscere è la percentuale delle azioni o del flottante posseduta dalle istituzioni. Tanto è più alta, tanto più alto sarà il rischio del prezzo in caso di errore.

Se sono particolarmente cauto, non terrò un'azione con un'alta esposizione degli istituzionali durante il periodo in cui verranno annunciati i dati sull'utile per azione e sul warning.

Tuttavia questo consiglio va evidentemente contro il principio di "comprare e mantenere" e aumenterà di sicuro i costi di transazione. Penso tuttavia che il rischio sia semplicemente troppo grande e dato che con i trader online le commissioni sono veramente ridotte, uscire temporaneamente da un titolo è una decisione di buon senso. Le sorprese positive sono poche e generano solo una minima ricompensa positiva, mentre la delusione, di solito, porta con sé una perdita del 25%-50% da un giorno all'altro.

Se siete brillanti o abbastanza fortunati da possedere un'azione che è salita dopo l'annuncio di un'acquisizione, sarete anche saggi da non tenerla per ottenere il massimo guadagno possibile. Se la fusione pianificata fallisce, la perdita dimostrerà che il rapporto rischio/rendimento era semplicemente troppo alto. Worldcom/Sprint ne è un esempio recente. Finanziare il fallimento del progetto di buyout della UAL nel 1987 è stato citato come una molla psicologica che avrebbe portato, o avrebbe potuto accelerare, il tracollo di Ottobre. Come in ogni aspetto dell'investimento, venite ricompensati per avere anticipato, più che per aver saputo reagire dopo.

Dovreste anche essere consci di alcuni meccanismi di mercato che possono amplificare il declino dei prezzi, e che spesso limitano una ripresa.

I grandi ribassi di prezzo causano un'integrazione dei margini di garanzia (margin call), e questa eventualità negativa viene aggravata dai ribassi del prezzo nel secondo giorno e nei giorni successivi. Allo stesso modo se un titolo scende sotto il prezzo di IPO gli azionisti si faranno prendere dal panico e aggraveranno la pressione al ribasso su quel titolo. Queste situazioni dovrebbero aiutarvi a sfrondare la lista delle azioni a rischio, o per lo meno, a farvi considerare di utilizzare stop-loss (=perdita massima sostenibile) (ma non stop-limit, limite alla perdita).

Se utilizzate uno stop order (ordine di vendita a prezzo prefissato), usate solo degli stop regolari, e siate ben coscienti delle loro limitazioni. Vi aiuteranno solo se la cattiva notizia e il collasso del prezzo iniziano durante le contrattazioni; se l'evento negativo è annunciato dopo la chiusura e porta a un'apertura con un gap al ribasso, non vi salveranno il giorno successivo. Per esempio, se l'azione chiude a 60, il vostro stop era a 58, e la cattiva notizia arriva dopo la chiusura, e l'azione riapre a 40, non prenderete 58 ma 40. Quindi dovete sapere quando verrà data la notizia sull'utile per azione e dovete controllare tutti gli ordini di stop della seduta. Il prezzo d'apertura dopo una notizia scioccante non è, di solito, il migliore della giornata.
 
Analizzare la situazione e agire

Analizzare la situazione e agire



Di Donald L. Cassidy
Traduzione e adattamento di Manuela Tagliani

Dopo una caduta del prezzo, potete almeno cercare di evitare ulteriori perdite grazie ad alcuni accorgimenti.

Prima di tutto bisogna analizzare la natura della cattiva notizia e il suo contesto sul mercato. La risposta indicherà la direzione futura del prezzo. La chiave per prendere una decisione sul mantenimento o sulla vendita è analizzare la notizia in termini di vera importanza, non solo quindi considerando il suo impatto scioccante sul prezzo.

Esistono diversi tipi di cattive notizie, e queste hanno diversi gradi di effetto sui prezzi:

le notizie che minano la credibilità della società (e specialmente la sua solvibilità) causano un'erosione continua del prezzo e necessitano di un lungo periodo di riparazione. Gli scandali amministrativi (tipo Cendant) ne sono degli esempi. In queste situazioni è sempre meglio uscire prima;
il fallimento di un prodotto che implica una debolezza tecnologica, o una perdita di competitività porta con sé gravi implicazioni a lungo termine.
Un utile minore risulta essere meno critico, specialmente se causato da un fattore che si verifica una sola volta - gli affari a rilento nel primo trimestre del 2000 dopo un 1999 passato a fare scorte per paura del Millennium Bug ne sono un esempio. Tuttavia registrare cattivi utili, in un periodo prospero per i concorrenti, sarebbe un segnale pericoloso.
Un'altro punto importante è stabilire se le cattive notizie siano solo l'inizio di una sequenza. Sono passati molti mesi da quando Washington ha mandato a Microsoft le carte per l'anti-trust fino al momento in cui il caso è stato dibattuto. Ricordatevi, il mercato odia l'incertezza.

Inoltre, anche se le vostre analisi indicano un problema banale e transitorio, il clima del mercato è un fattore importante. Nel corso di tutto il 1998 le azioni di società con cattive notizie e gap di prezzo tendevano a riprendersi entro i 6 mesi nell'80% dei casi. Al contrario, sin dall'inizio del 1999, è stato raro che ci fosse un rapido "perdono". In un mercato al ribasso, quello che potrebbe sembrare un buon affare dal punto di vista dei fondamentali potrebbe rimanere tale per un lungo periodo, dato che gli investitori cercano una situazione ideale in cui investire a basso rischio.

Cosa fare

Valutando che misure adottare, cercate di essere freddi e distaccati, anche se doveste essere stati colpiti da una grave perdita finanziaria. Chiedetevi se, in caso non foste già coinvolti, comprereste veramente quest'azione credendo nella possibilità di un rimbalzo. Se la risposta fosse no, è molto probabile che anche la maggioranza la pensi così, e quindi l'azione probabilmente non migliorerà per un certo periodo di tempo.

La scelta che dovrete affrontare è: tenere, vendere o eventualmente addirittura acquistare ancora.

Se la vostra analisi indica che la cosa più prudente da fare è vendere, aspettate qualche giorno per ottenere prezzi migliori. Da uno studio che ho condotto nel 1998, in cui prendevo in considerazione circa 200 gap al ribasso, si evinceva che meno del 30% delle cadute avevano toccato il minimo nel 1° giorno, mentre il 91% aveva raggiunto il minimo il 5° giorno. Quindi, a meno che non sospettiate una frode o una bancarotta, cercate di tenere un'azione per più di una settimana, e probabilmente otterrete prezzi migliori. Il primo giorno di solito porta con sé la più alta percentuale di perdita.

Se decidete di tenere l'azione ricordatevi che migliaia di altre persone probabilmente avranno fatto la stessa scelta. Non aspettatevi una ripresa ulteriore, poiché un miglioramento dei prezzi attirerà i venditori.

Infine, se il vostro impulso vi spinge a comprare ancora, dati i prezzi favorevoli, armatevi di tanta pazienza e aspettate. Un antico adagio di Wall Street recita che il primo problema di solito non è l'ultimo. Inoltre non c'è veramente fretta, perché prima che torni a esserci una forte corrente di acquisti, il mercato deve ritrovare la fiducia su quel titolo.

Quando cercate di decidere cosa fare tenete d'occhio il calendario. Se la fine del trimestre si sta avvicinando siate particolarmente pazienti: la cosmesi di bilancio, il "window-dressing", terrà l'azione sulle liste della vendita e fuori da quelle di acquisto urgenti.
 
Grazie tontolina :)
me ne leggerò uno al giorno e poi lo metto come articolo da qualche parte, categoria "psicologia e mercati".
Ciao lina :)
 

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