ma dai... i gaswagen... credi anche agli elefanti che volano???
cito Mattogno:
A differenza di tutti gli altri campi menzionati sopra, a Chełmno, stranamente, non sarebbero state impiegate a scopo di sterminio camere a gas fisse, bensì “autocarri di gasazione”, “Gaswagen”, in cui le vittime, si dice, venivano uccise in un cassone chiuso ermeticamente dai gas di scarico del motore.
Tale termine però non appare nei documenti olocaustici (che parlano di “autocarri speciali”: Sonder-Wagen, Sonderfahrzeugen, Spezialwagen, SWagen), essendo infatti la contrazione di Generatorgaswagen, autocarri a gasogeno, che circolarono comunemente negli anni Trenta e Quaranta non solo in Germania, ma anche in Italia. Questi veicoli erano dotati di un gasogeno a carbone o a legna in cui si produceva una miscela gassosa di ossido di carbonio molto ricca, tra il 18 e il 35%, mentre un motore a benzina, con un’opportuna manomissione del carburatore, poteva arrivare al 12%. Perciò i Generatorgaswagen sarebbero stati un’arma perfetta. Data la quantità e l’accuratezza degli studi tecnici che esistevano in Germania sull’argomento, queste erano conoscenze elementari. Tuttavia l’Istituto tecnico-criminale (das Kriminaltechnische Institut o KTI) nell’Ufficio centrale di sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauptamt), presuntamente incaricato della progettazione dei “Gaswagen”, non avrebbe preso neppure in considerazione questa soluzione tecnica facile ed efficace.
Ma si sa i Tedeschi erano dei perfetti imbecilli.