fo64
Forumer storico
Copio da Repubblica e mi scuso se il tema è assolutamente OT, ma credo che possa interessare molti e qui su Piazza Affari ha sicuramente maggiore visibilità
Fo64
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Da luglio è attiva la banca dati che blocca i cellulari
Un successo: già oltre 2500 i telefonini disabilitati
Cellulari rubati? Inutilizzabili
"La Black list ferma i ladri"
I gestori: "Questo tipo di furto è destinato a scomparire"
di SANDRO FOSCHI
In Italia vengono rubati un milione di cellulari all'anno. Ma nelle ultime due settimane i ladri hanno avuto una brutta sorpresa: il telefonino non funziona più, con nessuna scheda telefonica. Un bottino inutile, da buttare. Perché dal primo luglio è attiva la "Black list", la banca dati dove vengono inseriti i codici dei telefonini rubati o smarriti, che vengono quindi bloccati. Uno scherzetto ai ladri che ha trovato subito tanti aderenti: in due settimane sono stati bloccati oltre 2.500 apparecchi. I gestori delle linee telefoniche mobili già si sbilanciano: "Presto nessun cellulare verrà più rubato".
E pensare che la soluzione al problema in parte esisteva già. Tutti i cellulari infatti hanno sempre avuto una "carta d'identità": un numero identificativo di 15 cifre, chiamato codice Imei, che si trova al loro interno, in genere nella batteria. Appare nel display digitando *#06#. I gestori hanno creato una banca dati che, una volta inserito quel codice, impedisce al rispettivo telefonino di riconoscere qualunque scheda Sim di Tim, Vodafone, Wind e 3.
Basta recarsi nella sede più vicina del gestore, comunicare il numero Imei, riempire un modulo e, nel caso di furto, presentare la denuncia. Chi non conosce il codice deve comunicare i 4 numeri telefonici più chiamati per permettere al gestore di ritrovarlo. A quel punto il telefonino entrerà nella "Black list" e diventerà inutilizzabile. Certo, in quel modo si blocca solo il cellulare, non lo si recupera. Presto questo tipo di furto scomparirà. Lo dicono i gestori commentando i numeri dei blocchi da loro effettuati dal primo luglio.
Tim. 625 cellulari bloccati. "Abbiamo lavorato per due anni intorno a questo progetto e il risultato è sicuramente positivo. E' una iniziativa utile socialmente".
Vodafone. 1640 cellulari bloccati. "Numeri gratificanti, perché questa iniziativa per noi era partita già dal 2000, ma i telefonini venivano bloccati solo per le nostre schede. Certo dal primo luglio ci sono molti più blocchi. Gradualmente questi furti verranno meno".
Wind. 323 cellulari bloccati. "Abbiamo sempre contribuito affinché si arrivasse alla creazione della black list. E' un'iniziativa utile per salvaguardare gli interessi dei consumatori".
3. 24 telefoni bloccati. "Questa iniziativa è sicuramente un deterrente contro il furto, un passo importante per contrastare la micro-criminalità. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione e trovare altre soluzioni".
(15 luglio 2004)

Fo64
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Da luglio è attiva la banca dati che blocca i cellulari
Un successo: già oltre 2500 i telefonini disabilitati
Cellulari rubati? Inutilizzabili
"La Black list ferma i ladri"
I gestori: "Questo tipo di furto è destinato a scomparire"
di SANDRO FOSCHI
In Italia vengono rubati un milione di cellulari all'anno. Ma nelle ultime due settimane i ladri hanno avuto una brutta sorpresa: il telefonino non funziona più, con nessuna scheda telefonica. Un bottino inutile, da buttare. Perché dal primo luglio è attiva la "Black list", la banca dati dove vengono inseriti i codici dei telefonini rubati o smarriti, che vengono quindi bloccati. Uno scherzetto ai ladri che ha trovato subito tanti aderenti: in due settimane sono stati bloccati oltre 2.500 apparecchi. I gestori delle linee telefoniche mobili già si sbilanciano: "Presto nessun cellulare verrà più rubato".
E pensare che la soluzione al problema in parte esisteva già. Tutti i cellulari infatti hanno sempre avuto una "carta d'identità": un numero identificativo di 15 cifre, chiamato codice Imei, che si trova al loro interno, in genere nella batteria. Appare nel display digitando *#06#. I gestori hanno creato una banca dati che, una volta inserito quel codice, impedisce al rispettivo telefonino di riconoscere qualunque scheda Sim di Tim, Vodafone, Wind e 3.
Basta recarsi nella sede più vicina del gestore, comunicare il numero Imei, riempire un modulo e, nel caso di furto, presentare la denuncia. Chi non conosce il codice deve comunicare i 4 numeri telefonici più chiamati per permettere al gestore di ritrovarlo. A quel punto il telefonino entrerà nella "Black list" e diventerà inutilizzabile. Certo, in quel modo si blocca solo il cellulare, non lo si recupera. Presto questo tipo di furto scomparirà. Lo dicono i gestori commentando i numeri dei blocchi da loro effettuati dal primo luglio.
Tim. 625 cellulari bloccati. "Abbiamo lavorato per due anni intorno a questo progetto e il risultato è sicuramente positivo. E' una iniziativa utile socialmente".
Vodafone. 1640 cellulari bloccati. "Numeri gratificanti, perché questa iniziativa per noi era partita già dal 2000, ma i telefonini venivano bloccati solo per le nostre schede. Certo dal primo luglio ci sono molti più blocchi. Gradualmente questi furti verranno meno".
Wind. 323 cellulari bloccati. "Abbiamo sempre contribuito affinché si arrivasse alla creazione della black list. E' un'iniziativa utile per salvaguardare gli interessi dei consumatori".
3. 24 telefoni bloccati. "Questa iniziativa è sicuramente un deterrente contro il furto, un passo importante per contrastare la micro-criminalità. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione e trovare altre soluzioni".
(15 luglio 2004)