tzr ha scritto:
Da tempo ho notato che le informazioni economiche di "massa" sono, come dire, un po' opache.
Oggi c'e' questa: l'ultimo dato sul PIL, dell'ultimo trimestre, e' sceso (-0,3%) e questa e' una notizia tragica per noi italiani.
Ma perche' i titoli sono "Il PIL salito del 1,1%" ?
Sono io che sbaglio a pensare male ?
con i numeri ci si può fare di tutto
A parte le battute, è corretto dire che il PIL è salito del 1,1%... su base annua... ed è corretto dire che è sceso del 0,3% rispetto al trimestre precedente, di sicuro c'è poco da essere allegri
Qui forse è più chiaro (da Repubblica.it):
Nell'ultima parte dell'anno diminuzione congiunturale dello 0,3%
Opposizione e sindacati: "Quasi recessione. L'Italia cresce poco"
Istat, il Pil 2004 cresce dell'1,1%
Siniscalco: "Non è una buona notizia"
Nel 2004 la produzione industriale è salita dello 0,7%
Lo stesso dato, corretto per i giorni lavorativi, è -0,4%
Il calo dell'industria ha favorito la dimuzione congiunturale del Pil nel quarto trimestre 2004
ROMA - Secondo le stime preliminari pubblicate oggi dall'Istat, il Pil nel 2004 è cresciuto dell'1,1 per cento, uno 0,1 per cento in meno rispetto alle stime del governo, che erano per una crescita dell'1,2 per cento. L'Istat ha comunque precisato che tale stima potrebbe essere rivista l'1 marzo 2005, quando saranno diffuse informazioni più complete insieme ai dati grezzi: rispetto al 2003 e lo scorso anno ha infatti goduto di 5 giorni lavorativi in più. Tuttavia si tratta di una crescita bassa, alla quale si aggiunge un risultato negativo per il terzo trimestre (-0,3% rispetto al trimestre precedente). L'economia non mostra certo segni di salute, sottolineano esponenti dell'opposizione e sindacati. Ma soprattutto lo ammette lo stesso ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco: "Il dato sul Pil mi ha sorpreso sfavorevolmente, sicuramente non è una buona notizia", ha detto Siniscalco, aggiungendo che si tratta di "un dato trainato dal cattivo andamento della produzione industriale". Il ministro tuttavia si è detto fiducioso sul fatto che, quando l'Istat avrà pubblicato il dato grezzo (senza la correzione sui giorni lavorativi), la crescita del Pil per il 2004 si attesterà tra l'1,3 e l'1,4 per cento. Ha comunque escluso categoricamente la possibilità di una manovra aggiuntiva.
Meno fiduciosi su una correzione al rialzo sindacati e opposizione. Il responsabile economico dei DS, Pierluigi Bersani, ha detto che quelli sul Pil "sono i dati peggiori in Europa mentre nel 2000 avevamo i dati migliori".
Per il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, l'economia italiana "invece di andare avanti, purtroppo, sta andando indietro". "Mi pare di capire che nell'ultimo trimestre del 2004 l'economia italiana si è fermata. Se si vede, sia la produzione industriale che il Pil, ci si accorge che siamo tra gli ultimi, se non gli ultimi in Europa", ha aggiunto Epifani. E per il segretario della Uil, Luigi Angeletti, i dati Istat sul Pil nazionale "dimostrano che l'Italia è un paese che sta crescendo troppo poco". Il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, osserva infine che "I dati non fanno altro
che confermare quello che noi diciamo da tempo: il Paese è fermo ed è già un eufemismo dire fermo". "E' un Paese - ha aggiunto Pezzotta - che non ha stimoli".
Negativo anche il giudizio della Confcommercio: "E' un'economia in difficoltà che, per uscire dalla crisi, non sembra disporre oggi né di vele né di motori".
Nel quarto trimestre, sempre secondo i dati Istat, il prodotto interno lordo è cresciuto dell'1 per cento rispetto al periodo corrispondente del 2003, ed è diminuito dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente. Il risultato congiunturale del Pil è la sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura, di una sostanziale stazionarietà dei servizi e di una diminuzione della produzione industriale.
Il segno meno non si registrava dal secondo trimestre del 2003 (-0,1 per cento). Dal terzo trimestre del 2003, le variazioni infatti sono sempre state positive (ad esempio nel secondo e terzo trimestre dell'anno scorso, l'incremento è stato dello 0,4 per cento). Inoltre se si guarda alla serie storiche della crescita trimestrale, la contrazione di -0,3 per cento è la peggiore registrata dal quarto trimestre del 1998, quando il Pil precipitò a -0,5 per cento.
L'Istat ha diffuso oggi anche i dati annui della produzione industriale, che ha registrato nel 2004 un aumento medio dello 0,7 per cento tendenziale, il miglior risultato dal 2000. Tuttavia, ha precisato l'Istituto nazionale di statistica, secondo i dati corretti per i giorni lavorativi, c'è stato un calo dello 0,4 per cento su anno. Quanto al mese di dicembre, si è registrato un incremento dell'1,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2003, se si guarda al dato grezzo; correggendo per i giorni lavorativi (che sono stati 22 contro i 20 del dicembre 2003), c'è stato un calo tendenziale del 3,1 per cento.
(15 febbraio 2005)