Che problema ha la società con il culo?

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che problema ha la società con il culo? perché è così profondamente tabù? - Cronache



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13 feb 2016 18:07
1. CHE PROBLEMA HA LA SOCIETÀ CON IL CULO? PERCHÉ È COSÌ PROFONDAMENTE TABÙ?
2. SECONDO UNO STUDIO, IL SESSO ANALE E’ ANCHE PIÙ EFFICACE DEL CUNNILINGUS NEL FAR RAGGIUNGERE L’ORGASMO A UNA DONNA. EPPURE NON SE NE PARLA MAI. FIGURIAMOCI SE L’ARGOMENTO VIENE AFFRONTATO AL MASCHILE: E' SUBITO SFOTTO' SU OMOSESSUALITA' REPRESSA, BISESSUALITA' LATENTE O CHISSA' QUALE ALTRA PERVERSIONE DA ESORCIZZARE
3. INVECE IL PIACERE ANALE MASCHILE NON È AD ESCLUSIVO APPANNAGGIO DEI GAY. PURTROPPO AMMETTERLO, INCALZATI DALLE CONCENZIONI SOCIALI, È DIVENTATO UN ATTACCO ALLA MASCOLINITÀ. TRA L’ALTRO I BENEFICI DEL MASSAGGIO ALLA PROSTATA SONO MOLTI...


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Amelia Abraham per “Dazed Digital
amber rose sedere da biliardo

Il sesso anale è tabù, e come tutti i tabù, vive la sua contraddizione. In privato è piacevole, secondo un recente studio è più efficace del cunnilingus nel fare raggiungere l’orgasmo ad una donna, eppure non se ne parla. Figurarsi trattare l’argomento al maschile.

Questa settimana la stripper e modella Amber Rose ha rivelato l’abitudine sessuale dell’ex Kanye West (pare che intimamente gli piaccia sentire il dito nell’ano) e il web si è scatenato, su “Etsy” già si vendono magliette che rimandano al caso. Eppure regna il pudore. Che problema abbiamo con il culo?

Dal sessuologo Alfred Kinsey, che per primo fece emergere il numero alto di coppie che avevano rapporti anali, allo psicanalista Sigmund Freud, che descrisse l’ano come la zona erogena per eccellenza, un tempo sembrava più facile tesserne le lodi. Ora divide.
lubrificante

Da una parte è desiderabile (reso tale anche il bombardamento tergale di Nicki Minaj, Jennifer Lopez e Kim Kardashian, da varie canzoni dedicate e dalla moda del “belfie”), dall’altro disgustoso. Quando si tratta del sedere delle donne, può essere una celebrazione o una oggettificazione.

Rifiutare la sua forma e misura può diventare un atto di razzismo. Quando si parla di sedere di uomini invece si finisce subito ad equivocare: se ti piace farti toccare l’ano, sei sicuramente omosessuale o bisessuale. Sbagliato. Il piacere anale maschile non è appannaggio gay. Purtroppo ammetterlo è diventato un attacco alla mascolinità. Perché? Forse ci ricorda il periodo della strage di AIDS, dove culo faceva rima con tomba?

kanye west amante del massaggio psostatico
Ricordiamoci che l’ano ci unisce, non ci divide. Ce l’hanno maschi e femmine, e non si può dire lo stesso per il resto dei genitali. Tra l’altro i benefici del massaggio alla prostata sono molti, infatti è da tempo immemore praticato in Oriente, dove si pensava servisse a potenziare le capacità sessuali (i sultani se lo facevano fare spesso e volentieri). La prostata, nell’uomo, equivale al punto G della donna, quindi una sua stimolazione, interna o esterna, può regalare all’uomo un piacere profondo, se non addirittura un orgasmo. Un paio di accortezze però: tenete le unghie corte e lubrificate il dito.

il sesso anale va fatto con relax statua anal taboo
 
Elogio del culo

Gli uomini, com'è noto, si dividono in due categorie: quelli che preferiscono il seno (bosomen) e quelli che preferiscono il culo (bottomen). I primi appartengono, in genere, a culture rozze, poco smaliziate, infantilmente pragmatiste, primitive, matriarcali, fortemente legate all'immagine della donna-madre e comunque troppo giovani per avere avuto il tempo di sviluppare adeguate attitudini speculative.
Bosomen sono, per esempio, gli americani. L'Europa, culla della civiltà, è invece bottomen. Venere Callipigia nacque in Grecia, nella prima metà del n secolo avanti Cristo, insieme alla grande filosofìa e alle matematiche. E "pour cause". Perché il culo è innanzitutto una categoria metafisica. Possiede la perfezione geometrica delle figure astratte. E infatti, come forma, si apparenta alla sfera che è la figura geometrica perfetta. Ma la supera perché ha una simmetricità che manca alla sfera. Come la sfera, è un corpo finito e infinito allo stesso tempo e, poiché è curvo, il culo è vicinissimo all'essenza stessa della verità («Ogni verità è curva» dice Nietzsche).
C'è, racchiuso nel culo, l'enigma del rapporto finito/infinito, spazio/tempo, che è l'enigma dell'universo. Non a caso Salvador Dalì a qualcuno che gli chiedeva come immaginasse l'universo rispose: «Un continuum a quattro natiche».
Come questo inquietante apotema, così carico di significati simbolici, sia finito in fondo alla schiena dell'uomo e, peggio ancora, della donna, è un mistero. Ma qui ritorna la grande ambiguità del culo, la sua finita infinitezza. Disumano per l'esattezza e la perfezione delle sue proporzioni, il culo è anche molto umano. Mentre la perfezione è, per ciò stesso, inespressiva, il culo è la parte più eloquente del corpo.
Quando Moravia ne “La vita interiore” ha scritto che «il sedere manca di espressione» non sapeva quello che si diceva. Il culo segnala non solo il carattere, ma spesso anche l'appartenenza di classe di una persona. C'è il culo diffidente e avaro (che è a mele strette come hanno, in genere, i toscani), il culo fiducioso e pieno di speranza (tondo, grasso e a natiche leggermente dischiuse), il culo aggressivo (sodo e massiccio come una catena montuosa), il culo volitivo (piccolo e muscoloso), il culo colloquiale (elastico e malleabile), il culo nobile (alto, lungo e appena rilevato), il culo popolare (basso e largo), il culo burocratico (grasso e informe), il culo proletario (largo ma alto), il culo militare (stretto e muscoloso), il culo meschino e timoroso (che è quello magro senza essere ossuto), il culo indifferente (piccolo e raccolto), il culo ridanciano (largo e piatto), il culo impertinente (tondo, a scalino e sussultorio). Infine c'è il culo remissivo, che è quello che ha due tenere pieghe fra la natica e l'attaccatura della gamba ed è tondo senza essere eccessivo. Questo è il vero culo. Il culo dei culi. Perché possiede, al massimo grado, le due caratteristiche che, pur variamente mascherate, sono proprie di ogni culo: l'essere indifeso e ridicolo («L'ilare impotenza del deretano» la chiama Sartre che se ne intende). Il culo infatti è impotente. Perché, come Polifemo, è cieco nonostante possegga un occhio. E in condizione di palese inferiorità: non può guardare ma solo essere guardato.
È inoffensivo perché non ha spigoli. Poco o punto muscoloso non si può difendere e chiunque può oltraggiarlo. E nudo ed esposto poiché non ha peli. Ed infine è ridicolo come tutti gli esseri grandi e grossi ma imbelli. Per questo connubio di impotenza e di ridicolo, il culo è la parte preferita dal sadico. Nessuno le busca come il culo. C'è da dire che, quasi sempre, il culo fa di tutto per meritarsele. Provoca. A volte infatti si presenta con un'aria di falsa innocenza, altre con impertinenza, altre ancora con arroganza. In altri casi si isola, fa finta di niente, come se ignorasse di essere un culo. Atteggiamenti, tutti, che attirano una adeguata punizione. Che del resto il culo, dopo una prima resistenza di pura parata e, diciamo così, di bandiera, accetta volentieri, arcuandosi, protendendosi, aprendosi, offrendosi. Perché il culo è profondamente, intimamente masochista.
Ma c'è un altro elemento, nel culo, che attira il sadico: la perfezione. È la perfezione ad accendere il desiderio della profanazione. Solo ciò che è perfetto merita di essere sconciato, sciupato, oltraggiato, vilipeso e quindi, alla fine, reso imperfetto. E anche questa è una dimostrazione dell'enorme superiorità del culo sul seno. Il seno si accarezza, si vezzeggia, si mordicchia affettuosamente. Per consolarlo della sua pochezza, di essere solo un seno. Nella perfezione del culo c'è un orgoglio luciferino che va abbattuto e degradato.

Da “Dizionario erotico” di Massimo Fini
 

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Elogio del culo

Gli uomini, com'è noto, si dividono in due categorie: quelli che preferiscono il seno (bosomen) e quelli che preferiscono il culo (bottomen). I primi appartengono, in genere, a culture rozze, poco smaliziate, infantilmente pragmatiste, primitive, matriarcali, fortemente legate all'immagine della donna-madre e comunque troppo giovani per avere avuto il tempo di sviluppare adeguate attitudini speculative.
Bosomen sono, per esempio, gli americani. L'Europa, culla della civiltà, è invece bottomen. Venere Callipigia nacque in Grecia, nella prima metà del n secolo avanti Cristo, insieme alla grande filosofìa e alle matematiche. E "pour cause". Perché il culo è innanzitutto una categoria metafisica. Possiede la perfezione geometrica delle figure astratte. E infatti, come forma, si apparenta alla sfera che è la figura geometrica perfetta. Ma la supera perché ha una simmetricità che manca alla sfera. Come la sfera, è un corpo finito e infinito allo stesso tempo e, poiché è curvo, il culo è vicinissimo all'essenza stessa della verità («Ogni verità è curva» dice Nietzsche).
C'è, racchiuso nel culo, l'enigma del rapporto finito/infinito, spazio/tempo, che è l'enigma dell'universo. Non a caso Salvador Dalì a qualcuno che gli chiedeva come immaginasse l'universo rispose: «Un continuum a quattro natiche».
Come questo inquietante apotema, così carico di significati simbolici, sia finito in fondo alla schiena dell'uomo e, peggio ancora, della donna, è un mistero. Ma qui ritorna la grande ambiguità del culo, la sua finita infinitezza. Disumano per l'esattezza e la perfezione delle sue proporzioni, il culo è anche molto umano. Mentre la perfezione è, per ciò stesso, inespressiva, il culo è la parte più eloquente del corpo.
Quando Moravia ne “La vita interiore” ha scritto che «il sedere manca di espressione» non sapeva quello che si diceva. Il culo segnala non solo il carattere, ma spesso anche l'appartenenza di classe di una persona. C'è il culo diffidente e avaro (che è a mele strette come hanno, in genere, i toscani), il culo fiducioso e pieno di speranza (tondo, grasso e a natiche leggermente dischiuse), il culo aggressivo (sodo e massiccio come una catena montuosa), il culo volitivo (piccolo e muscoloso), il culo colloquiale (elastico e malleabile), il culo nobile (alto, lungo e appena rilevato), il culo popolare (basso e largo), il culo burocratico (grasso e informe), il culo proletario (largo ma alto), il culo militare (stretto e muscoloso), il culo meschino e timoroso (che è quello magro senza essere ossuto), il culo indifferente (piccolo e raccolto), il culo ridanciano (largo e piatto), il culo impertinente (tondo, a scalino e sussultorio). Infine c'è il culo remissivo, che è quello che ha due tenere pieghe fra la natica e l'attaccatura della gamba ed è tondo senza essere eccessivo. Questo è il vero culo. Il culo dei culi. Perché possiede, al massimo grado, le due caratteristiche che, pur variamente mascherate, sono proprie di ogni culo: l'essere indifeso e ridicolo («L'ilare impotenza del deretano» la chiama Sartre che se ne intende). Il culo infatti è impotente. Perché, come Polifemo, è cieco nonostante possegga un occhio. E in condizione di palese inferiorità: non può guardare ma solo essere guardato.
È inoffensivo perché non ha spigoli. Poco o punto muscoloso non si può difendere e chiunque può oltraggiarlo. E nudo ed esposto poiché non ha peli. Ed infine è ridicolo come tutti gli esseri grandi e grossi ma imbelli. Per questo connubio di impotenza e di ridicolo, il culo è la parte preferita dal sadico. Nessuno le busca come il culo. C'è da dire che, quasi sempre, il culo fa di tutto per meritarsele. Provoca. A volte infatti si presenta con un'aria di falsa innocenza, altre con impertinenza, altre ancora con arroganza. In altri casi si isola, fa finta di niente, come se ignorasse di essere un culo. Atteggiamenti, tutti, che attirano una adeguata punizione. Che del resto il culo, dopo una prima resistenza di pura parata e, diciamo così, di bandiera, accetta volentieri, arcuandosi, protendendosi, aprendosi, offrendosi. Perché il culo è profondamente, intimamente masochista.
Ma c'è un altro elemento, nel culo, che attira il sadico: la perfezione. È la perfezione ad accendere il desiderio della profanazione. Solo ciò che è perfetto merita di essere sconciato, sciupato, oltraggiato, vilipeso e quindi, alla fine, reso imperfetto. E anche questa è una dimostrazione dell'enorme superiorità del culo sul seno. Il seno si accarezza, si vezzeggia, si mordicchia affettuosamente. Per consolarlo della sua pochezza, di essere solo un seno. Nella perfezione del culo c'è un orgoglio luciferino che va abbattuto e degradato.

Da “Dizionario erotico” di Massimo Fini

Io non sono bosoman :-o
 

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