ciao Run in realtà un mercato telematico dove scambiare merci c'è, questo è un articolo del 2000 ma alcuni link sono ancora attuali
Il Sole 24 ore - New Economy 12/07/2000
L'agricoltura scopre il commercio elettronico
Il commercio elettronico di beni agricoli, le cosiddette "soft commodity" è partito con minore velocità rispetto ad altri settori, ma sta rapidamente recuperando il tempo perduto. I motivi del ritardo sono imputabili al fatto che si tratta di prodotti non standardizzati e deperibili che impongono speciali modalità di consegna. Tuttavia sono ormai numerosi, anche in Europa, i mercati telematici su Internet dove vengono scambiati ogni giorno grandi quantità di frutta fresca, caucciù, cereali, cacao, zucchero e caffè. Nella Rete si moltiplicano i mercati digitali dedicati alla compravendita di soft commodity. L'agricoltura all'assalto di Internet. Scambiate quotidianamente sul Web grandi quantità di zucchero, cacao, cereali, cotone, soia, caucciù e perfino frutta. E' partito più lentamente che in altri settori, ma ora il commercio via Internet di soft commodity sta recuperando terreno. I primi siti per la commercializzazione sul Web di prodotti agricoli sono nati negli Usa, mentre in Europa, forse complici problemi legati alle differenze linguistiche, hanno stentato a prendere piede. Tuttavia, secondo Jacques Dunsterville, direttore dl sito
www.agrinews-online.com, nel giro di qualche anno anche in questo comparto il business-to-business diventerà indispensabile. Alla base del ritardo dello sviluppo dell'e-commerce in questo settore è il fatto che le soft commodity, a differenza ad esempio dei metalli (già ampiamente scambiati sul Web), sono merci poco standardizzate e devono rispondere a specifiche esigenze quali particolari qualità o modalità di consegna. Inoltre, ha sottolineato Celsius Lodder, presidente dell'International Coffee Organisation, la cosa fondamentale nel commercio di materie prime agricole, e in particolare di caffè, è la conoscenza tra le parti; si deve sapere tutto del fornitore per essere sicuri della qualità del prodotto, della puntualità delle consegne, del rispetto delle modalità contrattuali. Al riguardo gli analisti della F.O.Licht hanno ricordato che negli ultimi anni il rischio legato a questi elementi è aumentato; quindi nonostante i grandi cambiamenti in atto il vecchio adagio "conosci il tuo cliente" continua ad assumere un'importanza elevata. Dopo un avvio in sordina, l'e-commerce ha cominciato a crescere velocemente anche in questo settore e da qualche mese si stanno moltiplicando le iniziative per creare grandi mercati per gli approvviggionamenti per le imprese o vere e proprie Borse elettroniche. Ad aprire definitivamente la strada è stata l'inglese Comdaq, che in settembre ha dato il via al commercio di zucchero sul proprio sito
www.comdaq.com (tra ottobre e giugno sono state trattate 300mila tonnellate). Successivamente è partita la vendita di cacao e caffè; per quest'ultimo si è raggiunto un volume di scambio giornaliero di 70-90mila sacchi da 60 Kg. Dopo la Comdaq, a poco a poco si sono affacciate sul Web parecchie altre società e ora è possibile acquistare o vendere elettronicamente molte altre merci: cereali, soia, cotone, cellulosa, prodotti forestali, caucciù e perfino frutta fresca. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: aumentare l'efficienza, potenziare l'informazione, abbattere le barriere geografiche, risparmiare tempi e costi, ottimizzare la gestione del magazzino. Per avere un'idea dell'interesse che l'e-commerce sta riscuotendo in questo settore basti pensare che moltissimi big del settore hanno messo a punto, o stanno per farlo, mercati via Internet. Sta per diventare operativo Commodinet, un grande mercato online per caucciù. Cargill, il maggior gruppo privato USA, assieme a Dupont e Cenex Harvest Cooperatives, vuole dare il via a
www.rooster.com, per sviluppare il commercio agricolo online. In Europa, la Glencore Grain sta per presentare un portale (
www.grainman.co.uk) dove i produttori potranno avere accesso ai mercati internazionali. Gli agricoltori francesi da febbraio possono collegarsi a
www.agrifirst.com. L'olandese rabobank, mediante il suo sito specializzato sull'agri-business vuole realizzare scambi per 400milioni di dollari già quest'anno. Nel comparto ortofrutticolo è presente
www.vfm.net, piattaforma per businnes-to-businnes, operativa in 16 Paesi, tra cui l'Italia. Il settore si sta sviluppando anche nel nostro Paese. Il sito
www.agricompass.com vuole diventare il punto di riferimento degli operatori europei attivi nel settore mezzi per l'agricoltura. A Milano, in settembre, diventerà operativo
www.meteoraspa.com , la prima Borsa italiana sul Web per prodotti agricoli, quali cereali e olio d'oliva.