Cofide: le onde di Elliott prospettano un test a 1,05 euro
Di FtaOnline
Cofide, la cassaforte di casa De Benedetti, è in forte rialzo a Piazza Affari (e con lei anche Cir e Sogefi (Milano: SGFI.MI - notizie - bacheca) ). Settimana scorsa Carlo De Benedetti ha acquisito 5 milioni di titoli Cofide sul mercato (lo 0.69% del capitale per 4 milioni 157 mila di euro), facendo risorgere voci di un possibile accorciamento della catena di controllo, con fusione di Cir in Cofide, argomento sul quale i mercati sono molto ricettivi dopo l'operazione orchestrata da Tronchetti per il gruppo Telecom. Non tutti sono pronti a scommettere sulla realizzazione di tale piano (in caso di fusione la famiglia De Benedetti avrebbe un peso nella nuova società ridotto al 14% circa), ma in ogni caso i meccanismi della speculazione si sono messi in moto. Un dato è invece certo: Cir ha vinto il lodo H3G, ed avrà quindi il diritto ad incassare una cifra che tra interessi e quota capitale si aggira sui 420 milioni di euro. Che poi questa somma venga impiegata per mettere a segno una operazione di accorciamento, per fornire a Cir le risorse necessarie per portare avanti il programma di investimenti nel settore dell'energia, o per una riorganizzazione del gruppo Cir - Cofide - Sogefi, magari con una operazione di delisting della stessa Sogefi (controllata per il 59.9% da Cir, a sua volta controllata per il 45.7% da Cofide) è una incognita ancora da risolvere. Sul grafico è comunque evidente come Cofide nella seduta del 3 dicembre abbia rotto gli indugi e superato di slancio il limite superiore della fascia laterale che era stata disegnata a partire dal 12 novembre, posto a 0.709 euro. Il titolo in poche sedute, tutte di segno positivo o neutrale fino a quella del 16 dicembre, quando si è registrato per la prima volta un calo, ha messo da parte un guadagno del 30% circa, lasciandosi alle spalle due vuoti nei prezzi (gap) di discreta ampiezza, sintomo di una dinamica rialzista in accelerazione. E' possibile ipotizzare un proseguimento dell'ascesa dopo un movimento di questa ampiezza ? Considerando il quadro di lungo termine la risposta può essere positiva: con la rottura di quota 0.70 circa le quotazioni non solo hanno superato il limite superiore della fase laterale che aveva caratterizzato l'andamento dei prezzi fin dai minimi del settembre 2001, ma si sono portate al di sopra anche del 50% di ritracciamento della discesa dai massimi dell'aprile 2001, candidandosi quindi ad un ritorno almeno su quei livelli, cioè intorno a quota 1.10/1.12 euro. In caso di raggiungimento dei quell'area si potrebbe giocare invece la partita relativa al futuro a lungo termine del titolo. In coincidenza con il top dell'aprile 2001 infatti si colloca il 23.6% (primo di Fibonacci) di ritracciamento dei tutta la discesa dai massimi del 2000. Superando quella soglia il titolo manifesterebbe l'intento di disegnare una vera correzione rispetto al ribasso dai massimi storici, mettendo nel mirino obiettivi molto lontani dai valori attuali, in area 1.60, che vengono citati quindi solo per completezza di analisi ma che non hanno alcuna valenza dal punto di vista operativo. Nel breve termine il primo target si colloca a 0.945. Il mancato superamento di questa area potrebbe dare luogo ad uno storno temporaneo volto alla ricopertura del gap rialzista lasciato il 13 dicembre, con base a 0.778, quota prossima al 38.2% di ritorno rispetto al rialzo dai minimi di agosto, quindi supporto che potrebbe sostenere la successiva realizzazione del quadro rialzista presentato. Solo discese al di sotto di 0.72/73 euro farebbero rientrare le prospettive di recupero delle quotazioni. Cosa dicono le onde di Elliott per questo titolo ? Il rialzo dai minimi del 9 agosto a 0.55 euro sembra avere caratteristiche impulsive. L'ipotesi è che fino al top del 5 ottobre si sia disegnata una onda 1, seguita da una onda 2 fino al minimo del 25 ottobre. Il rialzo successivo sarebbe quindi una onda 3, della quale per il momento si sarebbero disegnate la onda i (fino al 19/11), la ii (fino al 30/11), la iii (fino al 15/12), la iv (fino al 16/12) ed infine la v, fino al top di ieri 20 dicembre. Gli obiettivi per l'onda 3 calcolati dalla ampiezza di onda 1 sono posti a 0.987. Il target di onda v calcolato in base alla ampiezza di onda i è posto a 0.913. Tra 0.913 e 0.987 dovrebbe quindi concludersi l'onda 3 al rialzo per dare luogo ad una 4 ribassista o laterale (la due sembra essere stato uno zig zag, quindi la 4 potrebbe anche risolversi in una fase laterale). Il target per la onda 5 della serie, una volta terminata la 4, è invece a 1.04 euro. Cosa potremmo attenderci dopo ? Se ipotizziamo che dai minimi di marzo 2003 sia partita una fase di rialzo impulsiva, è possibile contare tutta l'ascesa fino al marzo 2004 come una onda 1, la successiva fase laterale fino ai minimi di agosto come una 2. Il rialzo attuale sarebbe quindi una onda 3 (di ordine superiore ovviamente a quella contata dai minimi dell'agosto 2004) con target minimo a 1.05.
Operativamente quindi si possono individuare due strategie: la prima di acquisto sulla forza, oltre 0.915 per il test di 0.98 ed eventualmente di 1.04/05, dove andare neutrali. In alternativa comprare in caso di discese in area 0.85 con stop sotto 0.77 (lo stop ampio a causa della elevata volatilità suggerirebbe di entrare con posizioni solo parziali, da incrementare poi sul rialzo).