CIR-SOGEFI. UP!!!!

willi

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HO LETTO SUL SOLE 24 ORE DI MOVIMENTI GROSSI DI DE BENEDETTI SULLA GALASSIA CIR ECC ECC...
CON IPOTESI DI VENDITA DI SOGEFI .
SCUSATE LA PRESSAPOCHEZZA DELLA NOTIZIA SARO' PIU' ESAURIENTE PIU' TARDI.
SE QUALCUNO DI VOI VUOLE INTEGRARE BEN VENGA!

CMQ PENSO DI ENTRARE SU SOGEFI A BREVE...
:)
 
willi ha scritto:
HO LETTO SUL SOLE 24 ORE DI MOVIMENTI GROSSI DI DE BENEDETTI SULLA GALASSIA CIR ECC ECC...
CON IPOTESI DI VENDITA DI SOGEFI .
SCUSATE LA PRESSAPOCHEZZA DELLA NOTIZIA SARO' PIU' ESAURIENTE PIU' TARDI.
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CMQ PENSO DI ENTRARE SU SOGEFI A BREVE...
:)


dentro a 3.57. stop loss rigido...
 
Cir: verso fusione con Cdb Web Tech? (Mf)

ROMA (MF-DJ)--Carlo De Benedetti starebbe "lavorando attorno all'idea di un'Opa fra Cir e Cdb Web Tech". E' quanto scrive Mf, secondo il quale la fusione fra le due societa' della galassia dell'imprenditore sarebbe "la strada piu' efficiente" per "ottimizzare gli aspetti fiscali dei due lati separati del suo impero". Sembra invece da escludere la fusione fra Cir e l'altra societa' che fa capo all'ingegner De Benedetti, Cofide: troppo alto il rischio di scalata, attuabile con circa "2.000 miliardi di vecchie lire".
 
caso del giorno: Cofide
Di FtaOnline

Il netto progresso di Cofide nelle ultime settimane è legato ai rumors che indicano come probabile una riorganizzazione del gruppo controllato dalla famiglia De Benedetti, riorganizzazione che comprenderebbe anche Cir (controllata al 45.7% da Cofide) e Sogefi (di cui il 59.9% fa capo alla stessa Cir), a loro volta in forte rialzo in borsa. In particolare si parla di un possibile delisting di Sogefi, soprattutto a seguito della sentenza arbitrale della scorsa settimana a seguito della quale H3g è stata costretta ad un risarcimento di circa 420 milioni di euro verso Cirtel International (che fa parte del gruppo): nonostante le smentite di rito da parte dei soggetti interessati l'andamento del grafico delle tre società parla chiaro. Il mercato ritiene che la liquidità incassata possa essere utilizzata per lanciare un'opa, un'opportunità speculativa su cui gli operatori stanno scommettendo con decisione.
 
Cofide: le onde di Elliott prospettano un test a 1,05 euro
Di FtaOnline

Cofide, la cassaforte di casa De Benedetti, è in forte rialzo a Piazza Affari (e con lei anche Cir e Sogefi (Milano: SGFI.MI - notizie - bacheca) ). Settimana scorsa Carlo De Benedetti ha acquisito 5 milioni di titoli Cofide sul mercato (lo 0.69% del capitale per 4 milioni 157 mila di euro), facendo risorgere voci di un possibile accorciamento della catena di controllo, con fusione di Cir in Cofide, argomento sul quale i mercati sono molto ricettivi dopo l'operazione orchestrata da Tronchetti per il gruppo Telecom. Non tutti sono pronti a scommettere sulla realizzazione di tale piano (in caso di fusione la famiglia De Benedetti avrebbe un peso nella nuova società ridotto al 14% circa), ma in ogni caso i meccanismi della speculazione si sono messi in moto. Un dato è invece certo: Cir ha vinto il lodo H3G, ed avrà quindi il diritto ad incassare una cifra che tra interessi e quota capitale si aggira sui 420 milioni di euro. Che poi questa somma venga impiegata per mettere a segno una operazione di accorciamento, per fornire a Cir le risorse necessarie per portare avanti il programma di investimenti nel settore dell'energia, o per una riorganizzazione del gruppo Cir - Cofide - Sogefi, magari con una operazione di delisting della stessa Sogefi (controllata per il 59.9% da Cir, a sua volta controllata per il 45.7% da Cofide) è una incognita ancora da risolvere. Sul grafico è comunque evidente come Cofide nella seduta del 3 dicembre abbia rotto gli indugi e superato di slancio il limite superiore della fascia laterale che era stata disegnata a partire dal 12 novembre, posto a 0.709 euro. Il titolo in poche sedute, tutte di segno positivo o neutrale fino a quella del 16 dicembre, quando si è registrato per la prima volta un calo, ha messo da parte un guadagno del 30% circa, lasciandosi alle spalle due vuoti nei prezzi (gap) di discreta ampiezza, sintomo di una dinamica rialzista in accelerazione. E' possibile ipotizzare un proseguimento dell'ascesa dopo un movimento di questa ampiezza ? Considerando il quadro di lungo termine la risposta può essere positiva: con la rottura di quota 0.70 circa le quotazioni non solo hanno superato il limite superiore della fase laterale che aveva caratterizzato l'andamento dei prezzi fin dai minimi del settembre 2001, ma si sono portate al di sopra anche del 50% di ritracciamento della discesa dai massimi dell'aprile 2001, candidandosi quindi ad un ritorno almeno su quei livelli, cioè intorno a quota 1.10/1.12 euro. In caso di raggiungimento dei quell'area si potrebbe giocare invece la partita relativa al futuro a lungo termine del titolo. In coincidenza con il top dell'aprile 2001 infatti si colloca il 23.6% (primo di Fibonacci) di ritracciamento dei tutta la discesa dai massimi del 2000. Superando quella soglia il titolo manifesterebbe l'intento di disegnare una vera correzione rispetto al ribasso dai massimi storici, mettendo nel mirino obiettivi molto lontani dai valori attuali, in area 1.60, che vengono citati quindi solo per completezza di analisi ma che non hanno alcuna valenza dal punto di vista operativo. Nel breve termine il primo target si colloca a 0.945. Il mancato superamento di questa area potrebbe dare luogo ad uno storno temporaneo volto alla ricopertura del gap rialzista lasciato il 13 dicembre, con base a 0.778, quota prossima al 38.2% di ritorno rispetto al rialzo dai minimi di agosto, quindi supporto che potrebbe sostenere la successiva realizzazione del quadro rialzista presentato. Solo discese al di sotto di 0.72/73 euro farebbero rientrare le prospettive di recupero delle quotazioni. Cosa dicono le onde di Elliott per questo titolo ? Il rialzo dai minimi del 9 agosto a 0.55 euro sembra avere caratteristiche impulsive. L'ipotesi è che fino al top del 5 ottobre si sia disegnata una onda 1, seguita da una onda 2 fino al minimo del 25 ottobre. Il rialzo successivo sarebbe quindi una onda 3, della quale per il momento si sarebbero disegnate la onda i (fino al 19/11), la ii (fino al 30/11), la iii (fino al 15/12), la iv (fino al 16/12) ed infine la v, fino al top di ieri 20 dicembre. Gli obiettivi per l'onda 3 calcolati dalla ampiezza di onda 1 sono posti a 0.987. Il target di onda v calcolato in base alla ampiezza di onda i è posto a 0.913. Tra 0.913 e 0.987 dovrebbe quindi concludersi l'onda 3 al rialzo per dare luogo ad una 4 ribassista o laterale (la due sembra essere stato uno zig zag, quindi la 4 potrebbe anche risolversi in una fase laterale). Il target per la onda 5 della serie, una volta terminata la 4, è invece a 1.04 euro. Cosa potremmo attenderci dopo ? Se ipotizziamo che dai minimi di marzo 2003 sia partita una fase di rialzo impulsiva, è possibile contare tutta l'ascesa fino al marzo 2004 come una onda 1, la successiva fase laterale fino ai minimi di agosto come una 2. Il rialzo attuale sarebbe quindi una onda 3 (di ordine superiore ovviamente a quella contata dai minimi dell'agosto 2004) con target minimo a 1.05.
Operativamente quindi si possono individuare due strategie: la prima di acquisto sulla forza, oltre 0.915 per il test di 0.98 ed eventualmente di 1.04/05, dove andare neutrali. In alternativa comprare in caso di discese in area 0.85 con stop sotto 0.77 (lo stop ampio a causa della elevata volatilità suggerirebbe di entrare con posizioni solo parziali, da incrementare poi sul rialzo).
 
dal sole 24 ore di sabato:
"l'impressione che in casa de benedetti si stia preparando un'operazione è condivisa da alcuni banchieri. fonti del gruppo osservano che ogni scenario è pura fantasia e non esiste nessun progetto. nemmeno quello di rilevare una quota in edison? nemmeno questo ribadiscono le fonti ufficiali. tuttavia gli secenari in discussione hanno una logica, spiegano i banchieri d'affari. specie se pensa che edf avrebbe bisogno di una cordata di imprenditori italiani per gestire insieme a loro la edison. resta comunque l'impressione che qualcosa si stia muovendo anche in sogefi i cui titoli sono saliti del 6% in 4 gg con scambi pari al 4% del capitale. sogefi è sottovalutata spiegano fonti del gruppo. hanno ragione: capitalizza 2.7 volte il mol 2004, 11.5 volte gli utili attesi e apppena il 40% del fatturato. de benedetti la controlla con oltre il 61%; un altro 10% è in mano ad azionisti fidati. con poco più di 100 milioni la cir potrebbe acquistare le quote di minoranza. magari per rivendere poi l'intera azienda a qualcuno disposto a valutarla meglio di quanto stia facendo piazza affari. e si dice che trai pretendenti via sia un'azienda Usa e un fondo di private equity"...
 
direi che le varie fonti vanno tutte nella stessa direzione....
è verosimile ipotizzare una opa su sogefi con conseguente delisting...
che ne pensate?

:-D
 
Cir, accordo con Hutchison, cede quota per 469,6 mln

23-12-2004

ACCORDO CIR-HUTCHISON


CIR RAGGIUNGE L’ACCORDO CON IL GRUPPO HUTCHISON
CEDE LA SUA INTERA QUOTA IN HUTCHISON 3G ITALIA
PER COMPLESSIVI 469,6 MILIONI DI EURO

CIR SpA comunica che, a seguito dell’esito dell’arbitrato che ha opposto la propria controllata Cirtel International SA a Hutchison 3G Italia SpA e a Hutchison International Ltd, relativamente ai finanziamenti concessi da Cirtel a Hutchison 3G Italia nel Novembre 2000 per un importo di 373,3 milioni di Euro, Cirtel, Hutchison 3G Italia e Hutchison International hanno raggiunto un accordo che risolve in modo definitivo tutti i loro rapporti.

L’accordo prevede la corresponsione di 469,6 milioni di Euro da parte del gruppo Hutchison a favore di Cirtel a fronte dei propri crediti, interessi maturati compresi, e della cessione al gruppo Hutchison della propria intera partecipazione dell’1,6 % nel capitale di Hutchison 3G Italia (in carico a Cirtel per 53,4 milioni di Euro).

Il pagamento a Cirtel avviene oggi, contestualmente alla cessione delle azioni e dei crediti, fatta eccezione per 5,3 milioni di Euro, che saranno regolati successivamente.

L’Amministratore Delegato di CIR, Rodolfo De Benedetti, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto del raggiungimento di questo accordo, che dota il Gruppo CIR di rilevanti risorse finanziarie che verranno impiegate nello sviluppo delle nostre aziende operative, in particolar modo a sostegno dell’ambizioso piano di investimenti di Energia, e nella ricerca di altre opportunità finalizzate alla creazione di valore per i nostri azionisti”.

Milano, 23 dicembre 2004

si sapeva da un po'...
:-D
 

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