Cointegrazione e stagionalità delle commodities

Di questo devi fartene una ragione, è il principio della community online. Se il valore aggiunto ricavato non supera il tempo speso (= i costi), dopo un po' si smette.
Oppure la comunità diventa più ristretta e la divulgazione di informazioni più controllata.
:)

PS Spero davvero che tu non smetta... :up:
PPS E va già bene che "spuntano" i funghi, sapessi quanti lurkers non vogliono nemmeno mostrare di esistere.


Per quanto riguarda la capacita' di rimettere in discussione le nostre affezionate abitudini cercando di mettere a fuoco e vagliare degli argomenti nuovi (nel ns. caso di trading, investimento, etc.) non e' impresa facile, perche' noi tutti, indistintamente, tendiamo ad agire sulla sorta di un'inerzia mentale che ci porta a perfezionare la conoscenza dei sentieri vecchi che percorriamo e ad avere diffidenza nell'affrontarne di nuovi.

Poi c'e' il problema della scala di difficolta' esponenziale dell'apprendimento, per cui anche se riesci in poco tempo ad imparare l'80% dello scibile necessario per padroneggiare l'argomento devi poi lavorare molto duramente per raggiungere l'altro 20% che manca e spesso e' proprio quella la parte decisiva la cui conoscenza porta al successo. Questa legge di Pareto poi non e' sempre consolidata nel rapporto descritto, perche' con l'avanzare dell'eta' ed il diminuire degli stimoli l'80% dell'apprendimento non e' nemmeno cosi' accessibile con poca fatica, come riteneva invece fosse l'economista franco-italiano in molte attivita' umane. :)


Credimi, pur ritenendomi abbastanza esperto di cointegrazione (in passato scrissi la parte introduttiva di un libro) sull'argomento della stagionalita' delle commodities non ne so praticamente nulla, anche se lo trovo decisamente affascinante in un'ottica Tobin Tax e quindi di diversificazione orizzontale delle future strategie.

Ciao
 
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