Capitalia (CAP) Colaninno e Geronzi CONDANNATI (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
2006-12-08 11:23
Crac Italcase: big condannati
4 anni a Colaninno e Marcegaglia, 1 anno e 8 mesi a Geronzi
(ANSA) - BRESCIA, 8 DIC - Sono stati condannati per bancarotta preferenziale alcuni dei big della finanza coinvolti nel crac Italcase. Il Tribunale di Brescia ha inflitto, tra gli altri, 4 anni e 1 mese a Roberto Colaninno e Steno Marcegaglia; 1 anno e 8 mesi a Cesare Geronzi, Divo Gronchi e Ivano Sacchetti. 13 anni a Mario Bertelli, fondatore del gruppo Italcase. L'11 dicembre il Cda di Capitalia esaminera' la sospensione del presidente Cesare Geronzi e del consigliere Roberto Colaninno.
 

tontolina

Forumer storico
naturalmente usufruiranno del decreto legge sull'INDULTO


da tempo abbiamo capito che il centro destra ha votato questa legge solo per evitare la galera agli amici
 

secoli

Utente Senior
tontolina ha scritto:
naturalmente usufruiranno del decreto legge sull'INDULTO


da tempo abbiamo capito che il centro destra ha votato questa legge solo per evitare la galera agli amici

Sveglia tontolina, oramai si danno la mano sia dx ke sx per favorire i reciproci amici, compagni e camerati, credo ke sia oramai palese a tutti ke tra di loro si fanno gli sgambetti di girno e di notte se la ridono alle ns spalle.

Vediamo, lo dice uno ke a sx a sempre votato, cosa faranno di buono prodi & c, dal 2007 in la, vediamo se riescano a raddrizzare un po il sistema degli sprechi a go go.

Vatti a vedere repert e anno zero, x citare i + conosciuti ed è palese ke cambiano gli orchestrali ma la musica e sempre la stessa.

saluti
 

tontolina

Forumer storico
tontolina ha scritto:
naturalmente usufruiranno del decreto legge sull'INDULTO


da tempo abbiamo capito che il centro destra ha votato questa legge solo per evitare la galera agli amici
grazie naturalmente a quello "spendido" Mastella e compagni di merende



Comunque i nomi sono i soliti
http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_28256.html
UN BAGAGLINO PIENO DI GUAI PER LOR SIGNORI: QUATTRO ANNI A COLANINNO, MARCEGAGLIA E LONATI. VENTI MESI A GERONZI, GRONCHI E SACCHETTI - E ADESSO PER IL PRESIDENTE DI CAPITALIA, DI NUOVO AZZOPPATO, RIPARTE IL RISIKO: ABN AMRO O UNICREDIT?...





Luigi Ferrarella per il Corriere della Sera

Tredici anni all'imprenditore Mario Bertelli, individuato (dopo 250 udienze in due anni di dibattimento a Brescia) come il principale artefice del crac della sua holding immobiliare turistico-alberghiera «Italcase», inghiottita nel novembre 2000 da un «buco» di 600 milioni di euro (circa 1200 miliardi di lire).

Ma se il castello societario di Bertelli (a lungo legato al marchio «Bagaglino») è crollato sotto il peso di questa spaventoso sbilancio, non è stato soltanto perché al piano terra operavano appunto Bertelli e la decina di suoi amministratori ora pure condannati per associazione a delinquere finalizzata a bancarotta, falso in bilancio, evasione fiscale e emissione (secondo il capo di imputazione) di 1138 miliardi di lire di fatture per operazioni inesistenti tra il 1995 e il 1998.

È stato, invece, anche perché al piano superiore, quello teoricamente più nobile, quello degli istituti di credito finanziatori del gruppo come Banca di Roma (oggi Capitalia), Banca Agricola Mantovana (controllata dal Monte dei Paschi di Siena) e Banca Nazionale dell'Agricoltura (incorporata in Antonveneta), i banchieri avrebbero cercato di fare gli interessi dei propri istituti ai danni di quelli degli altri creditori.

Per questo ieri a notte fonda — dopo una camera di consiglio iniziata 8 giorni fa, e con una sentenza-thrilling prima prevista per martedì, poi rinviata a ieri pomeriggio, quindi annunciata per le 21, e infine letta soltanto a mezzanotte —, il Tribunale di Brescia, tra i 63 imputati e i vari consiglieri d'amministrazione delle tre banche all'epoca, ha ritenuto colpevoli del reato di «bancarotta semplice» anche il presidente della Banca di Roma e oggi di Capitalia, Cesare Geronzi (pur assolto dalla bancarotta preferenziale), condannato a 1 anno e 8 mesi, più la sanzione accessoria dell'incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualunque impresa per due anni; l'amministratore delegato della Banca Popolare Italiana, Divo Gronchi, stesse pene (e analoga assoluzione parziale); il presidente della Piaggio, Roberto Colaninno, 4 anni e 1 mese, più interdizione dai pubblici uffici per 5 anni; l'industriale Steno Marcegaglia, stessa pena come il finanziere Ettore Lonati; l'ex vicepresidente Unipol, Ivano Sacchetti, 1 anno e 8 mesi, come l'ex direttore general Mps, Pierluigi Fabrizi. Cinque anni ai consulenti della «Lab», Carlo Maria Colombo e Mario Santaroni; 4 anni e 6 mesi all' ex amministratore delegato de I viaggi del Ventaglio, Marco Maria Colombo.

Nella ricostruzione proposta dal pm Silvia Bonardi al Tribunale presieduto dal giudice Enrico Fischietti, su 40 miliardi di lire concessi a Italcase nel luglio 1998 dal pool di banche per avviare un piano di risanamento secondo il progetto predisposto dai consulenti della «Lab», 36 miliardi sarebbero andati a ripianare proprio le esposizioni delle banche. Che, in più, avrebbero richiesto garanzie ipotecarie pari a quasi la totalità del patrimonio del gruppo e a oltre il 400% della somma fra precedenti prestiti e nuovi impegni. Così, pur essendo già consapevoli nel 1998 dello stato di insolvenza del gruppo, ne avrebbero prolungato artificialmente il collasso per trasformarsi e da creditori chirografari in creditori privilegiati e consolidare le ipoteche a scapito degli altri creditori. Specialmente delle decine di fornitori e piccole imprese sarde incaricate, ad esempio, della costruzione (500 ville e 6mila posti letto) del «Country Village» a Stintino.

Le tre banche, che nel corso del processo hanno raggiunto transazioni per 50 milioni di euro con il curatore fallimentare e i creditori, si sono difese ritenendo «indiscriminata» una imputazione a loro avviso basata «su elementi erronei e contrastanti con precisi dati documentali», e per la quale «non si comprende come la condotta del ceto bancario abbia potuto ledere la par condicio dei creditori». E ieri notte l'unico a commentare a caldo la condanna è stato Colaninno, «molto amareggiato poiché ritengo il mio comportamento, quale consigliere di amministrazione non esecutivo della Bam, sia sempre stato orientato, in completa buona fede, a una positiva soluzione che garantisse i fornitori e i creditori in generale. Convinto della correttezza e regolarità delle decisioni a cui ho partecipato in base a informazioni e proposte presentate al consiglio dagli organi esecutivi della banca, confido in una assoluzione in appello».

Tra sospensione condizionale delle pene (anche accessorie), indulto e prescrizione già a metà dell'anno prossimo, per i condannati che oggi nelle banche siano amministratori o sindaci o direttori generali la sentenza rischia di pesare, più ancora che per le pene, per gli effetti legati al regolamento del ministero del Tesoro che individua i «requisiti di onorabilità e professionalità» dei vertici delle banche e «le relative cause di sospensione».
Tra esse c'è proprio il caso di condanna non definitiva (come questa di primo grado): i consigli di amministrazioni di Capitalia e Bpi (azioniste anche di Rcs) dovranno prenderne atto rispetto a Geronzi e Gronchi, in attesa che le assemblee dei soci decidano poi se confermare o revocare la fiducia ai vertici.


Dagospia 08 Dicembre 2006
 

paper2006

Forumer attivo
la sx fa le riforme che vanno bene alla dx: w l'ecumenismo

ciao a tutti... :) Le riforme che sta facendo il centro-centro sinistra sono delle riforme coraggiose a mio (modestissimo avviso).Esse sono,effettivamente, liberiste in modo tale da fare rabbrividire il pavido (centro) destra destra:es. le liberizzazione delle professioni,la privatizzazione (finalmente) di alitalia dopo anni di inettudine politica, and so on.
E' proprio vero che delle ottime riforme liberiste le possono fare solo quelli del centro-centro sinistra.
Assomigliano queste riforme a quelle del decennio di blair: riforme liberiste che i tories se le sognano ancora.
tanto al centro destra destra rimmangono i gioghini da bambini come quei bellissimi gagliardetti del vntennio e i coretti (da brivido) "duce duce"
Non è un mondo upside down?
da un sincero burlone della sx extraparlamentare
 

tontolina

Forumer storico
Re: la sx fa le riforme che vanno bene alla dx: w l'ecumenis

paper2006 ha scritto:
ciao a tutti... :) Le riforme che sta facendo il centro-centro sinistra sono delle riforme coraggiose a mio (modestissimo avviso).Esse sono,effettivamente, liberiste in modo tale da fare rabbrividire il pavido (centro) destra destra:es. le liberizzazione delle professioni,la privatizzazione (finalmente) di alitalia dopo anni di inettudine politica, and so on.
E' proprio vero che delle ottime riforme liberiste le possono fare solo quelli del centro-centro sinistra.
Assomigliano queste riforme a quelle del decennio di blair: riforme liberiste che i tories se le sognano ancora.
tanto al centro destra destra rimmangono i gioghini da bambini come quei bellissimi gagliardetti del vntennio e i coretti (da brivido) "duce duce"
Non è un mondo upside down?
da un sincero burlone della sx extraparlamentare
non è che sono coraggiose
ma cercano di giovare all'intera comunità
le riforme del centrodestra servivano solo a parare il qulo a berlusconi e alla banda bassotti (abbiamo visto porcherie a non finire... davvero disgustanti)

con questo non voglio osannare il centro sinistra in particolare mi ha dato davvero molto ma molto fastidio l'INDULTO che ritengo un INSULTO

e poi...che patata sentire tutta la lite sul nuovo partito... tanto io non lo voterò mai

ho capito che mi sento molto affine al pubblico ministero antonio di pietro che è pure stato l'unico ha votare contro l'indulto

e non mi frega una mazza se non ha l'eloquio forbito
claro
:V :V :V
 

b.i.n.

Nuovo forumer
Crack Italcase, condannati a Brescia banchieri e imprenditori
di Mara Monti

Nessun assolto tra i banchieri imputati nel processo Italcase-Bagaglino. La sentenza è arrivata ieri poco prima di mezzanotte dopo otto giorni di camera di consiglio della corte del Tribunale di Brescia presieduta dal giudice Enrico Fischetti. []Pene superiori a quelle chieste dal pm Silvia Bonardi che non era andata oltre i due anni per ciascuno dei 63 imputati. Come nel caso di Roberto Colaninno, Steno Marcegaglia ed Ettore Lonati ex consiglieri della Bam, condannati a 4 anni e un mese per il reato di bancarotta preferenziale. Tutti e tre sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. Beneficeranno però dell’indulto, con il condono di tre anni di pena. I giudici non hanno risparmiato nessuno dei big della finanza: dal presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, a Divo Gronchi attuale ad di Bpi ai tempi del crack direttore generale di Mps e Pierluigi Fabrizi ex presidente di Mps, a Ivano Sacchetti ex vicepresidente di Unipol, condannati a un anno e otto mesi per bancarotta semplice. I banchieri sono stati dichiarati inabilitati all’impresa commerciale e agli uffici direttivi per due anni, pena sospensa per la condizionale.
Nell’elenco anche gli ex banchieri della Bam, il presidente Piermaria Pacchioni e l’ex direttore generale Mario Petroni (5 anni) e per Bna l’ex presidente Paolo Accorinti, l'ex vicepresidente Giuseppe Mormile e Massimo Bianconi, già ad.
Per il fondatore del gruppo Mario Bertelli la condanna più pesante, 13 anni, con l'accusa di associazione per delinquere.Accolta anche la richiesta di risarcimento per 250 milioni di euro avanzata dal curatore fallimentare Carlo Catenaccio di cui 60 milioni di provvisionale.
Una vicenda quella del dissesto del Bagaglino che si trascina dal 2000 quando il Tribunale di Brescia dichiarò il fallimento del gruppo turistico bresciano con un passivo di 600 milioni di euro. Secondo l’accusa, gli istituti, pur in presenza di un conclamato stato di insolvenza, avrebbero continuato a finanziare il gruppo, provocando l’aggravamento del dissesto. Un perverso circuito già riscontrato nei casi Cirio e Parmalat con le banche mosse - sostiene l’accusa - dalla duplice finalità di estinguere i debiti pregressi e di dotarsi di adeguate garanzie in caso di fallimento del debitore. Per il Bagaglino quelle garanzie erano rappresentate dalle ipoteche immobiliari che avevano toccato il 408% delle somme erogate.
Che cosa succederà ora? Immediata la sospensione di Cesare Geronzi dalle cariche di presidente di Capitalia e di vicepresidente di Mediobanca, così come quella di Colaninno dal consiglio della banca capitolina: lunedì è prevista la riunione del cda di Capitalia chiamato a ratificare le cariche indicate dal patto di sindacato e dall’assemblea. Sarà il consiglio a convocare un’assise probabilmente il prossimo 18 gennaio: solo allora verrà decisa l’eventuale sfiducia al presidente. Sospeso dall’incarico di ad di Bpi anche Divo Gronchi impegnato in prima persona nella fusione con Bpvn.
Immediata la reazione di Roberto Colaninno: «Ritengo che il mio comportamento, quale consigliere non esecutivo di Banca Agricola Mantovana, sia sempre stato orientato, in completa buona fede, a una positiva soluzione che garantisse i fornitori e i creditori in generale».
8 dicembre 2006 Il Sole 24 Ore
 

tontolina

Forumer storico
a proposito del governo di centro sinistra eccovi un articolo che mette a fuoco i trocchi dei vari governi italioti
che riempiono gli italiani di falsi problemi per poi inculcarli sui quelli veri

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1631&parametro=
......
.....
La gente vuole risposte sull’immigrazione, sulla concorrenza cinese o polacca che ci fa perdere posti di lavoro, sugli emolumenti miliardari dei grand commis di Stato, sulla torchia fiscale eccessiva e ingiusta.
La gente vuol sapere perché ci rubano il TFR, perché le paghe italiane sono le più basse d’Europa mentre i grand commis sono i più pagati del mondo, e perché i nostri salari diminuiscono mentre il costo della vita sale.
Perché ci sono 7 milioni di poveri con meno di 700 euro al mese.
Questi sono i temi urgenti, per il popolo italiano.
Questi sono i problemi sociali che preoccupano tutti.
Ma beninteso, le cosiddette «sinistre» non sanno e non vogliono rispondere: hanno giù risposto alle lobby che li controllano o con cui sono in combutta.
E allora spostano il discorso pubblico su un tema falso per tenerci occupati in polemiche inutili.
.........
.........

gli operai di Mirafiori se ne sono accorti.
Hanno fischiato Epifani, il caporione della CGIL; hanno voluto risposte sul furto del TFR e non le hanno avute.
Hanno alzato uno striscione che dice: «No alla Finanziaria - non abbiamo governi amici»,
e ad Epifani hanno detto a muso duro: «Il sindacato deve incalzare il governo anche se è di sinistra».
 

tontolina

Forumer storico
i reati della Banda Bassotti

i reati della Banda Bassotti
e subito il governo di turno provvede a salvare gli amici

ma di noi?
proprio a nessuno interessa?
che siano di destra che siano di sinistra



2006-12-15 12:57
Finanziaria: aut aut Di Pietro
Dopo inserimento norma su prescrizione reati contabili
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - Italia dei Valori chiede un chiarimento dopo l'inserimento in Finanziaria di una norma sulla prescrizione dei reati contabili. Antonio Di Pietro lo ha definito 'improcrastinabile' per la presenza stessa di Idv nella maggioranza. Il ministro critica, in particolare, 'l'azione furbesca di qualcuno all'interno della maggioranza che ha inserito tra gli emendamenti un provvedimento disastroso per la credibilita' dell'Unione'. Il ministro Bersani ha auspicato che vi sia posto rimedio.
 

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