Come hanno fatto le Poste a risanare il bilancio?

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Vendendo roba del genere di Programma Dinamico - Tripla Forza e Posta Presente Plus, ovvio.

"Programma Dinamico - Tripla Forza" (soliti nomi che impressionano...) è un tipico prodotto strutturato che al cliente offre il contentino del "capitale garantito" a scadenza (e non prima) mentre all'emittente Poste Vita ed al venditore Poste offre lo "stra-guadagno garantito" ed immediato, senza dover attendere la scadenza. Allo scadere della polizza, dopo sette anni, si ottiene un guadagno minimo dell'11% lordo oppure, se maggiore, la rivalutazione dell'indice MUICP (inflazione UE) oppure il 60% del guadagno dell'indice azionario Eurostoxx50 in base media di rilevazioni periodiche. Il meccanismo della media è utilizzato apposta per evitare picchi al rialzo troppo favorevoli all'investitore ed in questo caso, come se non bastasse, viene preso in considerazione solo il 60% della media. Oltre ad un costo fisso di 26 euro, il caricamento implicito dichiarato è di "circa il 5%", nemmeno preciso. Come sempre si hanno i soldi bloccati a lungo e se si esce prima si perde (prima ancora di iniziare si è già a - 5%, del resto).

La polizza Posta Presente Plus, senza scadenza predefinita, ha costi altissimi. All'atto del versamento si pagano 26 euro fissi più una percentuale del capitale versato variabile in base all'importo investito.
3.25% fino a 50mila euro, 2.75% fino a 130mila, 1.50% fino a 260mila, oltre 0.5%
Inoltre, il fondo interno (gestione separata) che produce il rendimento (...si fa per dire...) ha le sue commissioni di gestione che gravano sul fondo e quindi sul sottoscrittore della polizza, ed ecco un altro 1.10% annuo prelevato mensilmente. Ecco perché le polizze sono tanto spinte dai venditori: il cliente non riesce a rendersi conto di quanto effettivamente costino. Solo alla scadenza si accorge di aver regalato il proprio danaro alla compagnia assicurativa.

Altro mezzuccio usato per vendere: il riscatto senza pagare alcuna penale. Ci cascano in tanti. Ma ciò non vuol dire che si rientra del capitale versato ma solo che non si applicano penali al valore di riscatto, che però è dato dal valore netto corrente del sottostante in quel momento. E coi caricamenti iniziali, poi, il percorso è in handicap.

A meno di non avere reali esigenze di impignorabilità, insequestrabilità o di esclusione dall'asse ereditario non esiste un solo valido motivo per sottoscrivere polizze assicurative di natura finanziaria.

Di questi prodotti sono pieni i portafogli degli investitori ma, guarda la combinazione, nessuna banca o assicurazione li detiene per sé. Segno che conviene venderli e non comprarli. Ed allora perché comprarli?
 

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