COME MOSE',STO'SOLCANDO LE ONDE DEL MAR ROSSO PER PORTARE iL MIO POPOLO...... (1 Viewer)

ninjaxx

amico del maestro...
li ho chiusi quelli aperti da 1300 di sp...e nei pressi di 10800 di dow.
li riapro su segnale.

se i segamericani si inventano un Q3 con ruote chiodate ti fanno un cost to cost da -500 pt a +500 pt..

lasciami sereno
 

ninjaxx

amico del maestro...
Flat

ora osservo
noto ripresina del dax ma timida e dow che non ne vuole sapere di tornare sopra 11.000
 

Platano

Büs del Gnao trader
questo lo riportiamo perchè Pilu è distratto.......:D:D:D


I politici che stanno guidando i destini del carrozzone fallito della UE e dei singoli stati che compongono la nascente Unione delle Repubbliche Socialiste Europee non si rendono conto di essere come degli elefanti in un negozio di cristalli. Come si muovono fanno danni. Tantomeno se ne rendono conto i boccaloni che li ascoltano e continuano a dargli credito.

Ieri si sono presentati davanti ai microfoni i due capi di stato più importanti dell'Unione dei trasferimenti offrendoci un discorso nel complesso inutile e patetico. Gli incartapesce ne hanno decantato le buone intenzioni, come quella di tassare le transazioni finanziarie e di armonizzare il regime fiscale. Pochi hanno capito la sostanza dietro tanto fumo, e cioè che stanno continuando a compiere ulteriori e decisivi passo verso la sovietizzazione dell'Europa.

Con il loro intervento verbale hanno inflitto un altro duro colpo sia per l'economia sia per i mercati dei paesi della UE. Complimenti, non potevano fare di peggio. A questo punto solo altre indecenti manipolazioni di prezzo possono impedire un nuovo crollo dei mercati che, alla luce delle ultime intense attività dei regulators e dei politici, meritano come minimo un'altra caduta del 25-30%.

Ieri abbiamo visto in azione anche l'elefante italiano. I cocci sono stati immediati. La proposta dell'addizionale IRES sulle aziende energetiche, con l'obiettivo di racimolare qualche centinaio di milioni di nuove tasse, ha obliterato in un giorno solo qualcosa come 5 miliardi di capitalizzazione su aziende considerate stabili e sicure (Enel, Enel Green Power, Snam, Terna), di sicuro presenti nei portafogli di tanti soggetti avversi al rischio. Una mossa davvero geniale!

Tanto casino tra finti guasti e divieto di vendite per tirare su la nostra borsetta azionaria, e loro che ti combinano? Te la ributtano giù andando a tassare aziende che ovviamente, nonostante tutti i divieti, in qualche maniera trasferiranno i nuovi costi ai clienti (avete mai letto una bolletta? il 25% sono consumi, il rimanente 75% boh, chi lo capisce è bravo!). Senza contare che lo Stato, in qualità di azionista di queste aziende, ha già perso, tra valore della partecipazione e dei futuri utili, più di quello che mira a incassare. Chiamarli idioti è un complimento.

Al di là di queste inezie quotidiane, il problema vero è che quel circolo virtuoso andato avanti per oltre una decade, causato da un prolungato ribasso artificiale dei tassi di interesse (come spiegato nel libro La Tragedia dell'Euro), è terminato con la crisi dei debiti sovrani. Burocrati e politici avrebbero dovuto approfittare della bonanza di quegli anni per risanare i conti e le economie disastrate dell'Europa. Invece da buoni parassiti che sono hanno approfittato delle distrazioni indotte dalla generale euforia del boom per continuare a dilapidare ricchezza e scavare nelle tasche dei cittadini.

Adesso il circolo vizioso che si è messo in moto non lascerà loro scampo. Esso proseguirà inesorabile in un braccio di ferro tra i loro tentativi sempre più perversi di sovietizzare l'Europa e distruggere i mercati finanziari, che hanno come effetto quello di devastare ulterioremente il tessuto economico e sociale, e le forze del mercato, non solo quello finanziario, tese a riequilibrare prezzi e situazioni insostenibili.

In sostanza, le bolle fondate su trilioni di debiti e carta finanziaria, che in questi ultimi tre lustri hanno regalato illusioni di benessere, sono destinate a sgonfiarsi, e questo avverrà nonostante tutti i tentativi politici di mantenerle artificialmente gonfie. Anzi il processo verrà persino accelerato da tutti i danni che compieranno muovendosi goffamente come elefanti in un negozio di cristalli. Alterare il funzionamento dei mercati o tassarne le transazioni finirà solo con l'incriccarli. Manipolare al rialzo i prezzi degli asset finanziari a partire dai valori dei titoli di debito e dei prezzi azionari finirà solo per scatenare nuove orde di spacculatori, alla ricerca di strategie sempre più disperate per sfuggire alla più grande confisca inflazionistica di tutti i tempi.

Il fixing operato dalle banche centrali genera peraltro ulteriori distorsioni che impediscono la corretta allocazione del risparmio e quindi dei capitali. Tradotto sempre meno capacità di generare benessere. Se a ciò aggiungiamo la necessità inderogabile di tosare le pecore per provare a rimettere a posto i conti pubblici, il circolo vizioso, la spirale negativa, è presto fatta. Da essa non si uscirà se non dopo essere passati attraverso una grande nuova depressione economica, ben peggiore di quella del 1929. Nel frattempo avranno rovinato come minimo quattro generazioni di persone, togliendogli futuro e speranze, e poi ci si meraviglia che da qualche parte i giovani incazzati stiano cominciando a spaccare tutto quanto!

Però state tranquilli, non allarmatevi. Per adesso, con certezza, possiamo dire di essere entrati solo nella seconda tappa del Crack Up Boom, prima parte. La seconda parte della seconda tappa comincerà quando, per salvare davvero borse e obbligazioni dalla prossima devastante caduta, le banche centrali spareranno in vena al sistema due tre volte le cifre utilizzate nella crisi del 2008. Lì si, davvero, la situazione comincerà a farsi davvero interessante. Stay Tuned on USEMLAB.
 

jhn1966

Nuovo forumer
questo lo riportiamo perchè Pilu è distratto.......:D:D:D


I politici che stanno guidando i destini del carrozzone fallito della UE e dei singoli stati che compongono la nascente Unione delle Repubbliche Socialiste Europee non si rendono conto di essere come degli elefanti in un negozio di cristalli. Come si muovono fanno danni. Tantomeno se ne rendono conto i boccaloni che li ascoltano e continuano a dargli credito.

Ieri si sono presentati davanti ai microfoni i due capi di stato più importanti dell'Unione dei trasferimenti offrendoci un discorso nel complesso inutile e patetico. Gli incartapesce ne hanno decantato le buone intenzioni, come quella di tassare le transazioni finanziarie e di armonizzare il regime fiscale. Pochi hanno capito la sostanza dietro tanto fumo, e cioè che stanno continuando a compiere ulteriori e decisivi passo verso la sovietizzazione dell'Europa.

Con il loro intervento verbale hanno inflitto un altro duro colpo sia per l'economia sia per i mercati dei paesi della UE. Complimenti, non potevano fare di peggio. A questo punto solo altre indecenti manipolazioni di prezzo possono impedire un nuovo crollo dei mercati che, alla luce delle ultime intense attività dei regulators e dei politici, meritano come minimo un'altra caduta del 25-30%.

Ieri abbiamo visto in azione anche l'elefante italiano. I cocci sono stati immediati. La proposta dell'addizionale IRES sulle aziende energetiche, con l'obiettivo di racimolare qualche centinaio di milioni di nuove tasse, ha obliterato in un giorno solo qualcosa come 5 miliardi di capitalizzazione su aziende considerate stabili e sicure (Enel, Enel Green Power, Snam, Terna), di sicuro presenti nei portafogli di tanti soggetti avversi al rischio. Una mossa davvero geniale!

Tanto casino tra finti guasti e divieto di vendite per tirare su la nostra borsetta azionaria, e loro che ti combinano? Te la ributtano giù andando a tassare aziende che ovviamente, nonostante tutti i divieti, in qualche maniera trasferiranno i nuovi costi ai clienti (avete mai letto una bolletta? il 25% sono consumi, il rimanente 75% boh, chi lo capisce è bravo!). Senza contare che lo Stato, in qualità di azionista di queste aziende, ha già perso, tra valore della partecipazione e dei futuri utili, più di quello che mira a incassare. Chiamarli idioti è un complimento.

Al di là di queste inezie quotidiane, il problema vero è che quel circolo virtuoso andato avanti per oltre una decade, causato da un prolungato ribasso artificiale dei tassi di interesse (come spiegato nel libro La Tragedia dell'Euro), è terminato con la crisi dei debiti sovrani. Burocrati e politici avrebbero dovuto approfittare della bonanza di quegli anni per risanare i conti e le economie disastrate dell'Europa. Invece da buoni parassiti che sono hanno approfittato delle distrazioni indotte dalla generale euforia del boom per continuare a dilapidare ricchezza e scavare nelle tasche dei cittadini.

Adesso il circolo vizioso che si è messo in moto non lascerà loro scampo. Esso proseguirà inesorabile in un braccio di ferro tra i loro tentativi sempre più perversi di sovietizzare l'Europa e distruggere i mercati finanziari, che hanno come effetto quello di devastare ulterioremente il tessuto economico e sociale, e le forze del mercato, non solo quello finanziario, tese a riequilibrare prezzi e situazioni insostenibili.

In sostanza, le bolle fondate su trilioni di debiti e carta finanziaria, che in questi ultimi tre lustri hanno regalato illusioni di benessere, sono destinate a sgonfiarsi, e questo avverrà nonostante tutti i tentativi politici di mantenerle artificialmente gonfie. Anzi il processo verrà persino accelerato da tutti i danni che compieranno muovendosi goffamente come elefanti in un negozio di cristalli. Alterare il funzionamento dei mercati o tassarne le transazioni finirà solo con l'incriccarli. Manipolare al rialzo i prezzi degli asset finanziari a partire dai valori dei titoli di debito e dei prezzi azionari finirà solo per scatenare nuove orde di spacculatori, alla ricerca di strategie sempre più disperate per sfuggire alla più grande confisca inflazionistica di tutti i tempi.

Il fixing operato dalle banche centrali genera peraltro ulteriori distorsioni che impediscono la corretta allocazione del risparmio e quindi dei capitali. Tradotto sempre meno capacità di generare benessere. Se a ciò aggiungiamo la necessità inderogabile di tosare le pecore per provare a rimettere a posto i conti pubblici, il circolo vizioso, la spirale negativa, è presto fatta. Da essa non si uscirà se non dopo essere passati attraverso una grande nuova depressione economica, ben peggiore di quella del 1929. Nel frattempo avranno rovinato come minimo quattro generazioni di persone, togliendogli futuro e speranze, e poi ci si meraviglia che da qualche parte i giovani incazzati stiano cominciando a spaccare tutto quanto!

Però state tranquilli, non allarmatevi. Per adesso, con certezza, possiamo dire di essere entrati solo nella seconda tappa del Crack Up Boom, prima parte. La seconda parte della seconda tappa comincerà quando, per salvare davvero borse e obbligazioni dalla prossima devastante caduta, le banche centrali spareranno in vena al sistema due tre volte le cifre utilizzate nella crisi del 2008. Lì si, davvero, la situazione comincerà a farsi davvero interessante. Stay Tuned on USEMLAB.


NON HO CAPITO PERCHE' BISOGNA STARE TRANQUILLI.....:titanic:
 

diomede

Buongiorno
io l'oceano con una marea di pesce qui fuori casa cellò'......

una canna con mulinello e artificiale costa poco......

legna da ardere quante ne voglio......:D

magnare magno.....:D

non ho l'oceano, solo un lago, ma la canna cellò già.

7 hettari di boschi dovrebbero bastare per passare qualche inverno......

magno anch'io
 

diomede

Buongiorno
non si son bevuti il minimo, ma ci siamo vicini.

1313710814mairetecnimont.png
 

diomede

Buongiorno
questa è andata oltre ogni previsione di ieri .....
e con una chiusura del genere .....attendo ancora prima di metterci un soldino

1313711046landirenzo.png
 

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