commentiamo un pò il discorso di Mario Draghi (1 Viewer)

Bagna cauda

Nuovo forumer
questo è il discorso completo

http://www.bancaditalia.it/interventi/integov/2007/cf/cf06/cf06_considerazioni_finali.pdf

vediamo di estrapolare i tratti + salienti

La finanza ha dato un contributo fondamentale alla crescita economica
degli ultimi anni: consentendo una mobilità dei capitali senza precedenti e
favorendone l’effciente allocazione; fi nanziando in modo ordinato squilibri
che in altre epoche sarebbero stati dirompenti. L’innovazione fi nanziaria ha
conferito liquidità ai mercati, ne ha ridotto la volatilità


mi viene in mente paradosso di lucas

Resta cruciale la dimensione delle imprese. Occorre una scala dimensionale
adeguata per aff rontare gli alti costi fi ssi dell’innovazione continua e della
presenza attiva su mercati lontani; ancor più che negli impianti di produzione,
la scala conta negli apparati che innovano il prodotto, che alimentano
la visibilità e la reputazione del marchio, che organizzano la produzione. Le
indagini sul campo mostrano l’esistenza di ostacoli alla crescita. Nella nostra
ricerca, il 40 per cento delle imprese che giudicano troppo piccola la propria
dimensione ha mancato concrete occasioni di ampliamento, per acquisizione
o fusione, nell’ultimo decennio.
Un ritardo da colmare
La trasformazione produttiva è ostacolata da un contesto istituzionale
che rimane carente, anche se alcuni progressi non vanno taciuti. La riduzione
della disoccupazione è l’unico, importante, aspetto che vede l’Italia in linea


vero verissimo, ma qui in italia si tende a mantenere la proprietà rimanendo anche piccoli e poco competitivi se questo è il costo


Pesa il ritardo nello sviluppo di un efficace sistema di valutazione delle scuole...... L’allocazione dei fondi pubblici dovrebbe privilegiare il finanziamento diretto degli studenti meritevoli e meno abbienti. Gli atenei dovrebbero potersi fare concorrenza, nell’attrarre studenti e fondi pubblici, con la qualità dei loro docenti e ricercatori, selezionati in base alla reputazione e remunerati di conseguenza.

oh bella :rolleyes: accadrà mai, figuriamoci ....vediamo come opererà l' Anvur di mussi

. Nel settore energetico la liberalizzazione è stata finora esitante. Nonostante la dinamica contenuta degli ultimi anni, il prezzo dell’energia elettrica per usi industriali in Italia, al netto delle imposte, è ancora tra i più alti d’Europa, maggiore del 20 per cento circa rispetto alla media. Puntare sulle liberalizzazioni dei mercati dei servizi, come si è iniziato a fare, è essenziale per recuperare competitività e crescita. L’obiettivo va perseguito anche per le ricadute sul benessere dei consumatori, non da ultimo in termini distributivi

siamo sicuri che in Italia la concorrenza può favorire la competitività e la crescita ? Io ho vissuto parecchi anni in svizzera e quasi 2 a Londra, sinceramente quando ritornai in Italia e dovetti x la prima volta confrontarmi con la vita quotidiana trovai non solo il prezzo dell' energia esorbitante rispetto da dove arrivavo ma anche dei servizi pubblici elementari come spazzatura acqua ecc ecc., mi domando se una vera concorrenza ( potrà mai esserci?) sia la panacea d' un paese che si basa su asimmentrie strutturali evidenti


La qualità dei servizi forniti deve divenire il cardine per la valutazione delle amministrazioni pubbliche e dell’azione dei suoi dirigenti. Gli obiettivi devono essere chiari e verificabili. Un trattamento economico differenziato, in parte fondato sulla produttività individuale, valutata in maniera omogenea e trasparente, aiuterebbe a raggiungerli.

pura fantasia se non si limitano i poteri e l' ingerenza sindacale, altrimenti è più facile vedere volare gli asini


È solo riducendo stabilmente la spesa corrente che si può comprimere il disavanzo e abbattere il debito senza aggravare ancora il carico fiscale.


finalmente si tocca il cuore del problema : sanità e previdenza !!!!!!!

Anche le politiche redistributive andrebbero valutate confrontando i risultati con i costi

questa è la chicca che riservo ai comunisti + sfegatati ed una bellissima stilettata al governo almeno si conclude qui con la sterile discussione sul tesoretto !!!!!!!!!
COsti Costi Costi tutto ha un prezzo !!!!!!!!!!!!!!!!! ed alla fine i poveri sono sempre quelli che pagano quando queste politiche sul lungo risultano inefficenti, a loro non gliene frega un tubo tanto manco ci saranno + in carica !!!!!!!!!!! Attenti agli specchietti x le allodole


Un riequilibrio duraturo richiede un intervento sul sistema previdenziale.
La speranza di vita continua a crescere, il numero di italiani in
età lavorativa a diminuire; il tasso di occupazione è il più basso dell’area
dell’euro. È necessario accrescere nel tempo l’età media eff ettiva di pensionamento,
anche per mantenere un livello adeguato dei trattamenti. Si deve
applicare l’impianto del regime introdotto nel 1995: lo stretto collegamento
sul piano individuale fra contributi e prestazioni riduce le distorsioni del
prelievo e le diff erenze di trattamento fra categorie di lavoratori; permette
fl essibilità nella scelta dell’età di pensionamento.


parole sante , ma gli squilibri che si sono venuti a creare fino ad ora ? chi se ne deve fare carico ?


Le strategie del risparmio gestito restano ancora in gran parte subordinate
a quelle delle società controllanti: la riduzione del confl itto di interessi insito
nell’intreccio azionario con banche e assicurazioni, la concentrazione degli asset
managers sono vitali per la crescita del settore. Come ho già avuto modo
di osservare, architettura aperta, netta separazione societaria, fi nanche nella
proprietà, sono di benefi cio per gli azionisti delle banche, per i clienti dei
fondi.


impietosa analisi di cos' è l' Italia, un paese che si basa su un intreccio d' interessi senza soluzione di continuità non può avere uno sviluppo crescente, manca la contendibilità di sistema


In un contesto internazionale in rapida evoluzione, restano non defi nite
le strategie che Borsa Italiana intende intraprendere: un chiarimento degli
azionisti è necessario. La concentrazione tra società di gestione dei mercati
internazionali è in corso; l’integrazione delle infrastrutture tecniche sta
subendo una forte accelerazione. È un processo che off re grandi prospettive
di sviluppo a chi vi si inserisce, ma apre interrogativi sul destino a lungo
termine di chi ne resta ai margini.


altra impietosa analisi


Le aziende quotate italiane ricorrono di frequente a strutture organizzative
complesse. Rispetto ad altre modalità per separare la proprietà dal
controllo, una struttura a piramide può accentuare la diffi coltà di vagliare
adeguatamente le operazioni all’interno dei gruppi, aumentandone l’opacità.


grande grandissimo, ma a chi interessa modificare le normative sulla corporate governance :-? e ci riallaqcciamo così con il pezzo sopra sugli intrecci societari e commistioni varie


I tempi perché le sinergie che sono all’origine del consolidamento si traducano
in maggior valore per gli azionisti e maggiore effi cienza a servizio dei
clienti si sono però drammaticamente ristretti. La creazione della moneta unica,
lo sviluppo dell’industria dei servizi fi nanziari, la stessa globalizzazione hanno
oggi creato un mercato europeo e mondiale della proprietà e del controllo delle
banche. Né le ampie dimensioni, né le difese nazionalistiche off rono protezione
a quelle aziende che, pur sane, non perseguano costantemente l’aumento
del valore; occorre perciò che il mercato, superate le fasi più complesse dei
processi di aggregazione, veda rapidamente i frutti del consolidamento in atto.
La concentrazione dell’off erta non si deve tradurre in un indebolimento della
concorrenza; i clienti dovranno trarre pieno benefi cio dalle economie di scala.


sull' ultimo concetto dubito fortemente, anzi i clienti finanzieranno le ristrutturazioni e i turnaround


alla fine come discorso mi piace ha elementi innovativi rispetto solo ad alcuni anni fa, impietoso nei giudizi in alcuni passaggi :up:
 

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